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Earthday 2019, torna il Villaggio per la Terra: concerti e talk nel cuore verde di Roma

Si parte il 22 Aprile con il concertone nella Terrazza del Pincio per la Giornata mondiale della Terra: dal 25 al 29 Aprile oltre 600 iniziative nel Villaggio che sorgerà al Galoppatoio di Villa Borghese.




















In occasione dell’Earthday 2019, dal 25 al 29 Aprile, Roma ospiterà il Villaggio per la Terra: oltre 600 eventi, un grande concerto, talk con esperti, laboratori per i più giovani e tanto altre iniziative per promuovere e celebrare la Tutela del Pianeta a tutto tondo.

Due le location, entrambe immerse nel polmone verde della città eterna, Villa Borghese: sulla Terrazza del Pincio verrà allestito un palco attivo già il 22 Aprile quando, in occasione della Giornata mondiale della Terra istituita dalle Nazioni Unite, si esibiranno Carmen Consoli, Marina Rei, Paolo Benvegnù, Eva Pevarello e Mirkoeilcane nel tradizionale Concerto per la Terra; al Galoppatoio (circa 500 metri dal Pincio) sorgerà invece il Villaggio per la Terra che ospiterà al suo interno il Villaggio dello Sport, quello dei bambini e quello dei ragazzi.

Una 6 giorni di festa e confronto: i visitatori del Villaggio troveranno disseminate tra il Pincio e il Galoppatoio 17 piazze multimediali dove si terranno talk focalizzati sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e sulle 5 P della sostenibilità (Peace, Prosperity, Partnership, Planet e People).


Diversi punti di vista per parlare dei temi “caldi” che riguardano la nostra casa Terra: dall’approccio istituzionale d’incontri come il talk R-Innovare lo sviluppo, organizzato venerdì 26 aprile dalle 15 alle 18 nella Tensostruttura del Galoppatoio, che vedrà gl’interventi di relatori come Vito Cozzoli, Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, Dario Dongo, fondatore di WIISE e cofondatore del Fatto Alimentare e l’onorevole Andrea Orlando, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati, oppure ricreativi e ludici come RinnovArti, l’evento organizzato da Rinnovabili.it, che porterà sul palco del Pincio musicisti armati di strumenti realizzati solo con materiali riciclati.

E ancora, grande attenzione alle giovani generazioni, con il Festival Educazione alla Sostenibilità, che il 26 e il 29 Aprile dedicherà due incontri rispettivamente destinati a ricercatori universitari e agli studenti delle scuole superiori; ma anche verso un tema di grande attualità come la violenza di genere, con il lancio della campagna di sensibilizzazione #4women4earth.

Il Villaggio per la Terra 2019 è organizzato in collaborazione con il Movimento dei Focolari di Roma, le Agenzie delle Nazioni Unite, il MIUR e il Ministero dell’Ambiente: sul sito dell’evento è possibile consultare il programma completo delle iniziative.

fonte: www.rinnovabili.it

Obiettivo Terra, al via la decima edizione del concorso fotografico

Il contest è dedicato alle bellezze dei Parchi e delle Aree Marine Protette. Ci si può iscrivere fino al 21 marzo 2019. In palio per il vincitore un premio di 1000 euro e una gigantografia in una delle splendide piazze di Roma



















Torna “Obiettivo Terra”, il concorso, giunto ormai alla decima edizione, di fotografia geografico-ambientale promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana Onlus, dedicato alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali dei Parchi Nazionali, Regionali, Interregionali e dalle Aree Marine Protette d’Italia e permettere la diffusione di un modello di turismo ecosostenibile e responsabile. La cerimonia di premiazione si terrà a Roma il 19 aprile 2019 per celebrare, in anticipo di qualche giorno, la 49a Giornata Mondiale della Terra.
L’edizione 2019 di “Obiettivo Terra” continua a rivolgersi, come negli scorsi anni, ai fotoamatori, chiamati a immortalare i patrimoni paesaggistici, faunistici e le ricchezze della penisola. L’obiettivo del concorso è di aprire gli occhi alle bellezze che la biodiversità ci offre e soprattutto di sostenere il lavoro dei Parchi e delle Aree Marine Protette nel loro impegno quotidiano di tutela dei nostri gioielli ambientali.
Nel dettaglio, “Obiettivo Terra” è aperto a tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti o domiciliati in Italia che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 21 marzo 2019. Dal 21 dicembre 2018 al 21 marzo 2019, i partecipanti al concorso possono inviare un’immagine scattata in un Parco Nazionale, Regionale, Interregionale o in un’Area Marina Protetta. La partecipazione è totalmente gratuita, basta registrarsi sul portale www.obiettivoterra.eu e caricare una fotografia a colori, secondo le caratteristiche tecniche previste dal regolamento del concorso. Ogni partecipante può concorrere con una sola foto. Il vincitore di “Obiettivo Terra” 2019 si aggiudicherà un assegno di 1.000 euro, vedrà esposta al pubblico la gigantografia della propria foto, in una delle piazze centrali di Roma, e riceverà in dono una targa ricordo dai soggetti promotori.

Oltre al primo premio, tra le foto candidate, saranno selezionate anche le vincitrici delle Menzioni per ognuna delle seguenti categorie: Alberi e foreste; Animali; Area costiera; Fiumi e laghi; Paesaggio agricolo; Turismo sostenibile. Per questa edizione sono state istituite anche le Menzioni speciali: Borghi (alla più bella foto di un borgo all’interno di un parco italiano, in collaborazione con l’Associazione “I borghi più belli d’Italia”); Earth Day (allo scatto che meglio rappresenti l’accessibilità e la fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità in un parco, in collaborazione con FIABA Onlus); Matera: Capitale europea della Cultura 2019 (un premio alla più bella foto del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano per celebrare Matera, Capitale europea della Cultura 2019); Obiettivo Mare (alla migliore foto subacquea scattata in un’Area Marina Protetta, in collaborazione con Marevivo); Patrimonio geologico (un premio in collaborazione con la Società Italiana di Geologia Ambientale – SIGEA alla foto che meglio rappresenti il patrimonio e il paesaggio geologico: le opere potranno rappresentare il paesaggio geologico, i siti a valenza geologica dove gli elementi geologici o i singoli affioramenti hanno sviluppato forme di qualsiasi tipo o genere; possono essere candidate anche immagini di opere antropiche che si integrano nel contesto geologico o geomorfologico).
Sono inoltre istituiti i seguenti premi speciali, alle Aree Protette che si siano maggiormente distinte nel favorire la transizione alla mobilità elettrica e sostenibile (in collaborazione con Cobat) e l’accessibilità e la fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità (in collaborazione con FIABA Onlus).

fonte: www.rinnovabili.it

Earth – Un giorno straordinario, il documentario che ci mostra la Terra come se arrivassimo da un altro pianeta

"Earth – Un giorno straordinario" è un viaggio di 24 ore alla scoperta del nostro pianeta, in uscita nelle sale per la Giornata mondiale della Terra. È un documentario diverso dagli altri: il motivo lo abbiamo chiesto ai registi.


















“Ogni giorno è straordinario. In qualunque momento, in ogni parte del mondo, c’è qualcosa di incredibile che sta accadendo”: questo è il messaggio del documentario Earth – Un giorno straordinario, così riassunto dal regista Peter Webber, conosciuto per aver diretto pellicole come La ragazza con l’orecchino di perla e Hannibal Lecter – Le origini del male.
L’uscita nelle sale di Earth – Un giorno straordinario è prevista per il 22 aprile 2018, in occasione della Giornata mondiale della Terra. Prodotto dalla Bbc Earth films e distribuito da Koch media, il film è il tanto atteso seguito di Earth – La nostra terra e resterà al cinema soltanto fino al 24 aprile.
Lo spettatore viene catapultato su un pianeta a dir poco affascinante, il nostro, e ad accompagnarlo in un viaggio che dura dall’alba al tramonto – un singolo, indimenticabile giorno – è la voce di Diego Abatantuono. Grazie alla partnership con LifeGate Energy, LifeGate ha avuto la possibilità di intervistare i registi Peter Webber e Richard Dale in esclusiva.



Immaginate di “arrivare sulla Terra da un altro pianeta”…

“Questo documentario è ideato per persone che, come me, non pensano in continuazione al mondo che le circonda”, esordisce Richard Dale. “È un film che interrompe le tue attività quotidiane e ti mostra il mondo come se lo vedessi per la prima volta, come se arrivassi sulla Terra da un altro pianeta, ti guardassi intorno ed esclamassi: ‘Wow, che posto magnifico è questo’”. È la sensazione che si prova nell’osservare i narvali che nuotano leggiadri tra i ghiacci artici, eleganti come unicorni che sfrecciano tra gli alberi di una foresta incantata. È lo stesso sentimento che proviamo nel vedere un cucciolo di panda, una femmina, mentre esplora il mondo intorno a sé per la prima volta, incuriosita, timorosa, stupita – e maledettamente felice. Scene che non riguardano soltanto i panda, “ma noi stessi e il modo in cui i nostri figli scoprono la vita”, spiega Dale.

…e vi renderete conto di quanto sia straordinaria 

È davvero impossibile non rimanere affascinati, addirittura sconvolti, di fronte ad immagini tanto belle; viene quasi da piangere nel rendersi conto che viviamo in un posto così. Spesso non ci pensiamo, siamo preoccupati dalle nostre incombenze quotidiane, ma in questo preciso istante c’è una leonessa che sta galoppando sotto il sole della savana sollevando la polvere sotto di sé, una zebra che incita il suo cucciolo a non arrendersi di fronte alla corrente impetuosa del fiume nonostante le sue zampe siano ancora così fragili, un orso che si gratta la schiena contro un albero in un gesto tanto animalesco quanto umano. “Ad essere fuori dall’ordinario non sono soltanto gli animali esotici, come i panda, ma anche quelli più comuni, come i topi. Ogni giorno vivono delle vite straordinarie”, puntualizza Richard Dale. 
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Earth – Un giorno straordinario è nelle sale in occasione della Giornata mondiale della Terra © Koch media

Ci sono voluti 5 anni di riprese per realizzare il documentario Earth – Un giorno straordinario

Produrre la pellicola non è stato facile: ci sono voluti cinque anni di riprese, ma soprattutto un grandissimo lavoro di ricerca e di preparazione per scegliere quali animali filmare, quando e con che angolazione. Alcune scene sono tratte da altri documentari della Bbc. È un lavoro insolito per un regista, che di solito è abituato ad avere il controllo della situazione; in questo caso sono la natura e gli animali ad averlo. Ci sono eventi che accadono soltanto una volta all’anno, perciò serve essere nel posto giusto al momento giusto, o essere disposti ad attendere mesi per filmare di nuovo una singola scena. Realizzare quella che mostra la nascite delle iguane, ad esempio, ha richiesto parecchio tempo. Ogni anno, per tre anni consecutivi, la troupe è tornata sulle isole Galapagos per riprendere quell’istante irripetibile.

Il ruolo degli esseri umani 

L’uso delle luci è stato determinante, proprio perché è sul sole che si basa lo sviluppo della storia. “La luce ci è servita per definire la struttura del film: siccome ci si sposta da un luogo all’altro del mondo, serviva qualcosa che facesse da filo conduttore”, racconta Peter Webber. Ed è sempre attraverso le luci, quelle della città, che viene introdotta la presenza di un altro essere vivente: l’uomo. “Fino alla fine, non abbiamo voluto mostrare l’ambiente urbano. Ma ignorare la presenza umana sarebbe stata una sorta di menzogna: abbiamo invece voluto attrarre l’attenzione degli spettatori sull’importanza della loro interazione con la natura”, prosegue Webber. “Il mondo, del resto, è anche la nostra casa”, concorda Dale.
Interessante il fatto che non vengano mostrate popolazioni indigene. “Ho vissuto in Amazzonia per un mese e sono il primo a dire che i nativi siano essenziali alla custodia di alcune aree del pianeta, ma è una questione complessa, che va affrontata con attenzione”, chiarisce Webber. “Queste persone non vanno mostrate come selvaggi nello stesso modo in cui lo sono gli animali che vivono nella giungla”.
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Per realizzare il documentario ci sono voluti cinque anni di riprese. E un lunghissimo lavoro di ricerca e di preparazione © Koch media

Earth – Un giorno straordinario è un film che trasmette voglia di vivere e di uscire alla scoperta del mondo

L’irruzione del contesto urbano nel mondo naturale ci fa subito venire in mente una cosa: gli effetti delle attività umane sul pianeta. Secondo i registi, i cambiamenti climatici hanno resto tutto più imprevedibile; le abitudini degli animali si modificano, si adattano a nuovi scenari. Il lavoro di un documentarista, per questo, è diventato ancora più difficile. 
Tuttavia, non hanno voluto realizzare un film che lasciasse l’amaro in bocca, che denunciasse come l’uomo sta distruggendo il pianeta. Al contrario, hanno dato vita ad una “celebrazione del mondo naturale” nella speranza che “le persone capiscano che è un tesoro da proteggere”, spiega Webber. “Non vogliamo che la gente esca dal cinema sentendosi depressa perché stiamo rovinando la Terra, ma ottimista perché è un posto fantastico. Siamo davvero fortunati a viverci, viene voglia di uscire di casa e andarlo a vedere. È per questo che poi lo si vuole proteggere” – conclude Dale. 
Si tratta di un documentario adatto a tutti, dallo stile inusuale, ironico, capace di strappare un sorriso, una risata o di tenere col fiato sospeso. Dà tante emozioni ed è in grado di regalarci un giorno straordinario: per ricordarci che anche noi, come gli altri animali, su questo pianeta non abbiamo vite ordinarie.

fonte: https://www.lifegate.it

Giornata Mondiale della Terra: ECCO I PIÙ VERDI DEL REAME!


Giornata Mondiale della Terra: Eco-consigli per far bene alla terra grazie al compost

 © ANSA
Preferire vini con tappi di sughero a quelli in plastica, verificare la dicitura 'compostabile' sullo shopper e leggere etichette e confezioni per accertarsi che siano prodotti che possono "tornare alla terra senza causare inquinamento e aumento dei rifiuti". Sono alcuni degli 'Eco-consigli per una buona raccolta differenziata dell'umido e per far bene alla terra grazie al compost, fertilizzante organico' che il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) svela in occasione della Giornata Mondiale della Terra che si celebra il 22 aprile.

Infatti - come spiega Cic - oltre agli scarti di frutta e verdura, base per un ottimo compost, anche i tappi di sughero, resti di cibo secco degli animali, fiori appassiti o morti, carta usata di fazzolettini o tovaglioli possono essere compostati; le materie prime per la produzione del terriccio compostato sono tutti gli scarti, residui ed avanzi di ogni tipo organico biodegradabile. Vanno invece evitati rifiuti non biodegradabili, o contaminati da sostanze tossiche o nocive. L'impiego del compost - sottolinea il Cic - svolge nel terreno una triplice azione: reintegra la sostanza organica (carbonio) e gli elementi nutritivi (azoto, fosforo, potassio); aumenta la porosità, rendendolo più lavorabile; riavvia i cicli biologici favorendo la presenza di batteri e lombrichi. Come spiega Massimo Centemero, direttore del Cic, "l'Italia è leader in Europa nel compostaggio e in questo settore applica in pieno i principi della Circular Economy: studiare i modelli della natura per applicarli alle attività umane" e "trasformare gli scarti organici in compost è uno dei modi per contribuire all'uso sostenibile delle risorse".

Il compost - specifica il Cic - è un fertilizzante organico per l'orto, nella semina dei tappeti erbosi, nei trapianti di pomodori, zucchine ed altri ortaggi ma anche per le piante ornamentali e per piantare alberi e arbusti; si usa anche per la pacciamatura e quindi per il controllo della crescita delle erbe infestanti.

fonte: http://www.ansa.it

Concorso fotografico Obiettivo Terra

Concorso fotografico Obiettivo Terra














Per gli appassionati di fotografia. La Fondazione UniVerde e la Società Geografica Italiana Onlus hanno indetto la 7ª edizione del concorso fotografico nazionale di fotografia geografico - ambientale “Obiettivo Terra”, in occasione della Giornata Mondiale della Terra indetta dall’ONU nel 1970 e celebrata ogni 22 aprile. Il concorso, nato per la valorizzazione del patrimonio ambientale e delle singolarità contenute nei parchi nazionali e regionali italiani, è anche un’occasione per sostenere le attività delle aree protette, la promozione del turismo sostenibile e responsabile nonché la conservazione delle locali tradizioni agricole, artigianali, storico-culturali e di tutela ambientale.
Il concorso è aperto a tutti quelli che invieranno la propria immagine dal 10 gennaio al 21 marzo 2016. La partecipazione è totalmente gratuita, basta registrarsi sul portale www.obiettivoterra.eu/ o sui siti www.fondazioneuniverde.it, www.societageografica.it e caricare la propria fotografia. Al vincitore sarà assegnato un premio di € 1.000 (euro mille) e una targa premio dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana. La foto vincitrice sarà esposta su una maxi-affissione a Roma. Il riconoscimento sarà consegnato durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà a Roma il 22 aprile 2016.
Tra le foto pervenute saranno selezionate le vincitrici delle menzioni speciali per ognuna delle seguenti categorie: Alberi e foreste; Animali; Area costiera; Fiumi e laghi; Paesaggio agricolo e Turismo sostenibile. Inoltre, per l’anno 2016 sono state istituite le menzioni speciali: FAO - Legumi dai parchi (2016 Anno Internazionale ONU - FAO dei legumi); Madre Terra (2016 Anno Europeo della lotta alle violenze contro le donne) che sarà attribuita alla foto più bella scattata da una donna; ONU - Accordo di Parigi, per celebrare la cerimonia ufficiale di firma dell'accordo della COP21, che sarà conferita alla foto più bella scattata da uno straniero residente in Italia; Giubileo e via Francigena che sarà assegnata alla migliore foto scattata nei parchi percorsi dalla via Francigena. E’ inoltre prevista una menzione speciale fuori concorso per la migliore foto subacquea scattata in un’Area Marina Protetta italiana, in collaborazione con Marevivo.
I dati della scorsa edizione. 900 foto ricevute, i parchi regionali sono stati i più fotografati con un aumento di circa il 7% rispetto alla precedente edizione. I parchi nazionali più rappresentati sono stati: il Parco dei Monti Sibillini; il Parco Nazionale dello Stelvio, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e il Parco Nazionale Alta Murgia. Tra quelli regionali: il Parco del Delta del Po, il Parco Regionale dell’Appia Antica e il Parco dell’Etna.

fonte: http://www.oggigreen.it