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Al supermercarto con il contenitore per alimenti portato da casa, a Modena si sperimenta

Al supermercarto con il contenitore per alimenti portato da casa, a Modena si sperimenta
Al supermercarto con il contenitore per alimenti portato da casa, a Modena si sperimenta
Sei punti vendita si attrezzano per dare la possibilità ai clienti di acquistare gli alimenti freschi nei loro contenitori, riducendo così il consumo dei monouso: "Ma il sistema italiano non aiuta"











Al supermercarto con il contenitore per alimenti portato da casa, a Modena si sperimenta
Come sarebbe se potessimo utilizzare i nostri contenitori portati da casa per comprare i prodotti venduti al supermercato ai banchi di gastronomia, panetteria, macelleria e pescheria? È quello che sta succedendo in otto punti vendita dislocati tra Bologna e la provincia di Modena - sei della catena Sigma, uno di Ecu e uno di Economy-  che ora permettono ai loro clienti di acquistare prodotti freschi con i propri contenitori riutilizzabili. 
È una delle vittorie della campagna "Porta la Sporta", progetto di educazione e sensibilizzazione ambientale dell'associazione Comuni Virtuosi, nato dieci anni fa per promuovere un percorso di abbandono dell'usa e getta. "Questa modalità di acquisto offre una risposta alla necessità sempre piu' forte di ridurre i rifiuti, che nel nostro paese stanno tornando a crescere- affermano i promotori della campagna- Il nostro messaggio è chiaro: sono i piccoli gesti quotidiani di tanti individui che possono fare la differenza, trasmettendo nuovi valori, modelli e stili di vita alternativi a quelli consumistici. Anche se paragonabile a una goccia nel mare, oggi si apre una discussione importante sulle procedure che garantiscono la sicurezza alimentare nel nostro paese. La circolare del ministero della salute che impedisce l'uso di sacchetti riutilizzabili nel settore ortofrutta è un esempio di come le norme per l'igiene vengano interpretate in modo restrittivo, al punto che si arriva a confondere il livello di igiene necessario in una sala operatoria con quello di un banco di un supermercato".
Nel frattempo, in altri paesi già da anni diverse catene di supermercati si erano mosse per ridurre il consumo di plastica monouso: è il caso di Marks and Spencer, Morrisons e Waitrose nel Regno Unito e di Carrefour in Spagna e in Francia. In Italia, per rispettare la normativa Haccp, i supermercati che hanno aderito all'iniziativa seguono alcune semplici procedure: il contenitore portato dal cliente deve essere in materiale trasparente, avere una forma e un coperchio tali da essere facilmente igienizzato, e deve essere consegnato perfettamente pulito e asciutto. L'addetto al banco si riserva il diritto di controllare, ed eventualmente rifiutare, i contenitori non ritenuti idonei, e in ogni contenitore puo' essere inserito un solo tipo di prodotto. 
"Il sistema italiano, costruito sull'utilizzo prevalente del monouso, rema contro qualsiasi iniziativa basata sul riuso- dichiarano gli organizzatori- Quando non sono le stesse legislazioni a complicare le cose, si mettono in mezzo altri fattori: l'eccessiva solerzia dei responsabili della sicurezza alimentare e il timore degli stessi esercenti nel prendersi la responsabilità, la mancanza di obblighi di legge per le aziende a investire nella riduzione del proprio impatto ambientale, e la mancanza di incentivi che premino le imprese che non solo riducono i rifiuti, ma che permettono anche ai propri clienti di farlo. Eppure questo è un cambiamento importante e necessario: è fondamentale che questa iniziativa si estenda anche nel resto del paese".

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fonte: https://www.modenatoday.it

A Bruxelles è vietato impacchettare frutta e verdura in sacchetti non degradabili

Il divieto di confezionare frutta e verdura in sacchetti di plastica non degradabili è entrato in vigore oggi a Bruxelles. I clienti di supermercati e negozi dovranno portarsi dietro sacchetti di carta o di tela.














Su ordine delle autorità di Bruxelles, dal primo settembre in tutti i negozi della città, le merci vendute a peso non potranno più essere confezionate in sacchetti di plastica usa e getta. I cambiamenti riguardano non solo i prodotti alimentari, come verdure, frutta, carne, pesce, ma anche i beni di qualsiasi categoria venduti a peso.
Tuttavia, fino al 2020, come misura transitoria, i negozi metteranno a disposizione degli acquirenti dei sacchetti di plastica completamente riciclabili.
Un anno fa, i negozi di Bruxelles hanno smesso di fornire buste di plastica alle casse. Le misure sono state prese su iniziativa delle autorità cittadine per ridurre il volume di rifiuti di plastica e ridurre l'impatto sull'ambiente.
"Ogni anno in Europa si utilizzato fino a 800 tonnellate di sacchetti di plastica usa e getta. Dato che la durata di tali sacchetti è spesso di un paio di minuti, mentre il periodo di decomposizione vanno dai 100 ai 400 anni, essi rappresentano un'enorme porzione dei rifiuti, per non parlare del danno ambientale alla flora e la fauna", si legge in una dichiarazione della Bruxelles Environnement.
I negozi di Bruxelles hanno iniziato a prepararsi per soddisfare i requisiti del decreto alcuni mesi prima dell'entrata in vigore del medesimo. La catena Delhaize ha sostituito i sacchetti di plastica con sacchetti di carta, mentre la catena Colryut ha fornito i reparti frutta e verdura di sacchetti di plastica biodegradabili. Sono anche in vendita dei sacchetti di tela.
"Mi sembra che adesso bisogna porsi un'altra domanda, ovvero qual'è l'esatta composizione dei sacchetti di plastica biodegradabili e il loro impatto sull'agricoltura, nonché i rischi per la salute associati", ha detto a Sputnik un esperto dell'istituto di ecologia belga Urban Ecology.
L'organizzazione no-profit Zero Waste Europe spiega che il processo di decomposizione del sacchetto biodegradabile in realtà può richiedere fino a un anno, quindi il problema può essere risolto solo promuovendo tra i consumatori l'utilizzo di materiali riutilizzabili per il confezionamento.    
fonte: https://it.sputniknews.com

Reloop: Video realizzato per la promozione dell’Economia Circolare

Come funziona il deposito su cauzione per i contenitori di bevande e quali sono i vantaggi del sistema per l'ambiente e l'economia. Video realizzato da RELOOP una piattaforma europea multi-stakeholder per la promozione dell’Economia Circolare. L'Associazione Comuni Virtuosi è per ora l’unica organizzazione italiana ad aver aderito a Reloop.





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