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Sostenibilità: Ikea ricompra l’usato con il Buy Back

Nasce Buy Back, nuovo progetto di Ikea: ricompra i vecchi mobili garantendo nuova vita all'usato all'interno di un percorso di sostenibilità.




Un Black Friday davvero alternativo e all’insegna della sostenibilità quello lanciato da Ikea. contemporaneamente in 27 paesi, come Gran Bretagna, Australia, Canada, Francia, Germania, ovviamente Italia, Giappone e Russia. Le modalità saranno differenti in base al singolo paese ma il lancio sarà unico per tutti e prenderà il nome di Buy Friday. L’idea è quella di ricomprare dai clienti mobili e arredi usati ma in buone condizioni, offrendo in cambio una serie di buoni da spendere da Ikea pari al 30% e al 50% del valore del prezzo originale.


Un progetto davvero interessante che si inserisce perfettamente all’interno del nuovo percorso intrapreso da Ikea, che sta puntando tutto sulla sostenibilità. Per l’occasione è stata preparata una campagna pubblicitaria che prenderà il via durante il Black Friday. In questo modo i mobili riconsegnati potranno godere di una seconda opportunità, di una seconda vita perché verranno rivenduti negli spazi “As-Is” dei vari store. Mentre quelli non più rivendibili verranno riciclati o donati a progetti presenti nelle comunità locali.

Il progetto di Buy Friday nasce dall’esigenza di riciclare, di non sprecare ma di risultare il più sostenibili possibili, garantendo una nuova possibilità di vita a mobili ormai vecchi o che hanno fatto il loro corso. Permettendo a Ikea di migliorarsi ulteriormente grazie al percorso intrapreso per diventare un business circolare entro il 2030, sempre in favore dell’ambiente. Queste le parole di Pia Heidenmark Cook, Chief Sustainability Officer del Gruppo Ingka e partner di Ikea:


Essere circolari è un’ottima opportunità di business e, al tempo stesso, una responsabilità. La crisi climatica ci impone di ripensare radicalmente le nostre abitudini di consumo. Un’economia circolare si può raggiungere solo attraverso gli investimenti e la collaborazione con i clienti, le altre imprese, le comunità locali e i governi, in modo da azzerare i rifiuti e innescare un ciclo di riparazione, riutilizzo, riadattamento e riciclaggio.

Il valore del buono potrà variare in base alla condizione dei mobili. Per i soci di Ikea Family la cifra potrebbe raddoppiare proprio durante il periodo del Black Friday. Prima di rivendere i propri mobili è consigliabile consultare la sezione dedicata sul sito Ikea: “Dai una seconda vita ai tuoi mobili usati IKEA”.

fonte: www.greenstyle.it


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Pannolini usati: a Verona arrivano i primi smart bin, cassonetti automatizzati dedicati alla raccolta e al riciclo esclusivo

















I pannolini usati non sono più un problema e in Veneto tornano anzi a nuova vita. Se a Treviso è attivo già da un paio d’anni il primo impianto al mondo per il riciclo di pannolini e assorbenti, a Verona è partito dal 21 gennaio il primo programma di raccolta per il recupero e il riciclo totale proprio di questo tipo di prodotti.

Attraverso 8 cosiddetti “Smart Bin”, degli innovativi cassonetti automatizzati per la raccolta differenziata di prodotti assorbenti, prende infatti inizio per la prima volta in Italia un’attività di recupero appositamente dedicata ai pannolini usati.

E il materiale raccolto andrà a finire proprio alla società Contarina a Lovadina di Spresiano in provincia di Treviso, dove tramite un vero e proprio processo di riciclo, i prodotti assorbenti già utilizzati che prima finivano in discarica o in un inceneritore, vengono trasformati in stampelle, mollette, sedie di plastica, in cartoni da imballaggio industriali o anche in nuovi prodotti assorbenti.


“A Verona, per la prima volta in Italia – sottolinea il sindaco Federico Sboarina – entrerà in funzione fra pochi giorni l’unico sistema nazionale di raccolta dedicato ai pannolini usati per bambini. Un progetto pilota rivoluzionario, che è per noi non solo motivo di orgoglio ma anche un moderno servizio alle famiglie. Un nuovo processo che trasforma i pannolini da problema ambientale a risorsa per la creazione di nuovi materiali. Grazie ad una raccolta personalizzata, infatti, sarà finalmente possibile il totale riciclo di questo prodotto, fino ad oggi eliminato solo attraverso la discarica. Un sistema che avvantaggerà anche le famiglie coinvolte, con il riconoscimento di buoni sconto rispendibili per l’acquisto di nuovi pannolini”.

Ogni anno, a Verona, 3.500 tonnellate di assorbenti per persona usati finiscono nell’inceneritore, quasi 1 milione di tonnellate in Italia, 8.5 milioni di tonnellate in Europa e 30 milioni di tonnellate nel mondo. Nel momento in cui questo sistema diventerà operativo al 100%, con un regime di raccolta totale degli assorbenti usati prodotti sul territorio veronese, si andrà a risparmiare ogni anno una quantità di anidride carbonica prodotta pari all’attività di ossigenazione di un parco di 95 mila alberi.

Dove saranno gli Smart Bin e come funzionerà il servizio

Gli 8 SMART BIN, operativi dal 21 gennaio, saranno posizionati all’esterno di quattro asili nido comunali:
‘La Coccinella’ in via Centro a Borgo Roma
‘Il Quadrifoglio’ in via Sant’Euprepio a San Massimo
‘Il Girasole’ in via Don Sturzo allo Stadio
‘L’Albero Verde’ in via Trapani a Borgo Nuovo

E poi all’esterno dell’asilo statale ‘Principessa Jolanda’ in via Scuderlando a Borgo Roma e dei supermercati Esselunga di viale del Lavoro, Corso Milano e via Fincato.

Per quanto riguarda i quattro asili nido comunali, che accolgono complessivamente 216 bambini, si stima una raccolta giornaliera di circa 150 pannolini usati per struttura, pari ad un totale di 3mila pannolini usati raccolti ogni settimana.

Il servizio è dedicato ai pannolini per bambini di qualsiasi marca. Tutti i cittadini che desiderano prendere parte all’iniziativa potranno scaricare una apposita App e registrarsi al programma. A ogni asilo partecipante, inoltre, sarà riconosciuto un buono di mille euro per l’acquisto di libri o materiale didattico ed il libro ‘Lino il pannolino’, realizzato con la cellulosa recuperata dai pannolini usati, da consegnare alle famiglie.

fonte: www.greenme.it

Riciclaggio rifiuti: anche intorno all'"Urbe" nascono i fiori ("il caso Tivoli")














Come ben sappiamo, anche attraverso la cronaca quotidiana, l'ambito della gestione dei rifiuti è sicuramente quello sul quale si registra il maggior numero di ecoreati nel nostro paese. Nell'immaginario collettivo, quando si parla di malagestione dei rifiuti nelle grandi aree urbane, si pensa spesso alla "città eterna", alla travagliata ricerca di un modello di gestione integrata dei rifiuti che deve fare i conti con radicati e consolidati meccanismi perversi di speculazione.

Pur in un contesto così difficile come quello della "Città Eterna" assume un particolare significato il percorso che sta facendo a Tivoli, comune di circa 60.000 abitanti dove la nuova Amministrazione Comunale guidata da 8 liste civiche, sta sperimentando da circa due anni una strategia di gestione dei rifiuti davvero innovativa. dove l'economia circolare è diventata realtà e già alcuni cicli di produzione (artigianale e a piccola scala) si stanno chiudendo. Con questo concetto nella cittadina tiburtina, sono stati letteralmente sottratti ad una economia sommersa molto viva a Roma, come quella avviata e condotta dai Rom, materiale combustibile come legno di baracche e materia prima seconda come frigoriferi, lavatrici e altri RAEE e ingombranti, andando direttamente a intercettare questi flussi attraverso l'organizzazione di servizi di raccolta di piazza e a domicilio (anche incentivati), oltreché andando direttamente a "fregare" il ferro residuale dalle combustioni tossiche perpetrate ai danni della collettività da questi soggetti interessati unicamente alla vendita di questi metalli nel mercato nero.
E' da metà aprile 2016, giorno in cui è stato fatto il prelievo di ferro dopo l'ennesimo rogo, che i roghi nel campo rom abusivo di Tivoli non ci sono più.

In sostanza attraverso pratiche di ecologia applicata, nella cittadina laziale sono state avviate iniziative finalizzate a scontare adeguatamente l'acquisto di oggetti fatti in materiale da riuso il cui sconto pagato da ASA Tivoli SpA (Azienda Speciale Ambiente del Comune di Tivoli), è quantificato in base al peso del nuovo oggetto ricreato o rigenerato. Si tratta ad esempio dell'esperienza degli EcoArtigiani dell'associazione ESSA!, sostenuti dalla amministrazione comunale di Tivoli sostenuti con l'iniziativa del recupero degli oggetti non riciclabili di piccola dimensione, come le cassette VHS.
















In meno di due anni dall'avvio ed estensione del porta a porta in città, che oggi ha raggiunto circa il 50 % della popolazione, la percentuale media mensile  di raccolta differenziata, si è portata da meno del 10 % a circa il 51% del novembre 2016, con una riduzione della TARI di circa 2 milioni di euro. Si tratta di un risultato sicuramente da correlare con la nuova politica voluta dalla nuova Giunta e dall'Amministratore Unico scelto alla guida della municipalizzata ASA Tivoli SpA Francesco Girardi, tutta incentrata sulla riduzione della produzione di rifiuti e dei costi di smaltimento in favore delle logiche del riciclo e del riuso.
Proprio in questa specifica area di azione, molto significativo il progetto "TIVOLI MINIERA URBANA", che si presenta come la perla delle varie iniziative che ha risolto il problema dell'abbandono di rifiuti  ingombranti nelle campagne  e in città.
Allestiamo nei quartieri più lontani dall'isola ecologica, in piazza, una isola ecologica itinerante che ogni sabato mattina in 4 piazze diverse, gira e i cittadini vengono incentivati con Ecopunti (TIVOLI PREMIA) e buoni sconto nella Grande Distribuzione Organizzata (Unieuro ed Expert).

Questo ha consentito di passare da 2 kg per abitante anno raccolti di RAEE, a 4,7 nell'ultimo bimestre (ottobre-novembre 2016) superando la media nazionale e anche i dati ISPRA del 2016 per il Nord Italia.

Un riscontro altrettanto significativo si registra a Tivoli anche relativamente agli ingombranti, i quali passano da 3/4 kg/abitante/anno intercettati, a 11 kg per abitante anno ben al di sopra delle medie.
Un sistema che prevede ogni settimana la destinazione ai  cittadini di Tivoli, di migliaia di "ecopunti" spendibili nei circuiti del commercio locale aderenti alla iniziativa come già accennato.
Il progetto "Tivoli Miniera Urbana" è stato insignito, tra l'altro, dell'importante menzione tra le attività virtuose di Let's Clean Europe finalizzata ad aumentare la raccolta di rifiuti ingombranti e RAEE, fino ad oggi abbancati nelle periferie e nelle campagne cittadine.
 A seguire un documento video che ci  introduce al progetto "Tivoli Miniera Urbana" con alcuni testimoni dello stesso





fonte: http://www.ecquologia.com

Ecologicpoint e G-Tech Green Technologies

Da oggi Ecologicpoint collabora con la G-Tech Green Technologies per far conoscere a tutti i cittadini ternani un nuovo modo di "valorizzare" da subito, attraverso dei buoni spesa, la loro raccolta differenziata! Venite a provare da subito, basta semplicemente portare con se il codice fiscale e i contenitori di plastica (bottiglie di pet o quelli dei detersivi e/o le lattine di alluminio).


Oggi pomeriggio al Pianeta a Cospea (Terni) ‪#‎Ecologicpoint‬ vi spiegherà come ottenere lo sconto sulla spesa, dalla vostra raccolta differenziata di plastica e lattine di alluminio! 



Vi aspettiamo!

ecologicpoint