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#RifiutiZeroUmbria @RepairCafePerugia @Cru_rz - Torino 23-25 settembre 2020




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Verso il Futuro: a Torino una settimana all’insegna della circolarità

Verso Il Futuro è un cartellone di appuntamenti che a Torino, dal 13 al 23 novembre, metterà il riuso al centro dell’economia circolare, insieme a tutte le realtà e le figure professionali che in città si occupano di promuovere una nuova cultura improntata alla sostenibilità e diffondere buone pratiche.




Intorno a noi sono sempre più numerosi i progetti e le persone visionarie che hanno fatto della sostenibilità la loro missione e che stanno, a piccoli passi, costruendo un nuovo modello sociale, culturale e improntato all’ambiente, ma anche e soprattutto un nuovo modo di fare economia, più circolare e meno lineare, più collettivo e meno individuale. Ridurre gli sprechi significa diventare consapevoli della percezione che abbiamo di un oggetto usato, ripensare il valore di ciò che comunemente consideriamo scarto, portare la circolarità nelle nostre abitudini quotidiane, come riparare una lavatrice o un cellulare rotto al posto che sostituirlo o riconsiderare in chiave sostenibile gli abiti che non usiamo più.

Il “Tavolo del Riuso” nasce nel 2016 a Torino, su stimolo della Compagnia di San Paolo, per aggregare alcune tra le esperienze più significative dell’area metropolitana torinese che operano nell’ambito dell’economia circolare. Ne sono protagonisti associazioni culturali, cooperative sociali e soggetti no profit che si occupano di ambiente o che svolgono funzioni preziose nella sperimentazione di idee e soluzioni innovative a basso impatto.

Perché il riuso?
Come si legge sul sito del progetto, «delle “tre R” (Riduci, Riusa, Ricicla) il Tavolo ha scelto di lavorare sulla seconda, quella del Riuso, perché troppo spesso viene confusa, per errore o semplificazione, con quella del Riciclo. Eppure, il riuso è superiore nella “gerarchia dei rifiuti” europea e, grazie alle tecnologie digitali e a nuovi modelli culturali di socialità e di condivisione, è diventato oggi un settore economicamente rilevante, che può generare valore e posti di lavoro».
Un mondo, insomma, ancora poco esplorato ma dalle innumerevoli potenzialità per uno sviluppo economico ed occupazionale oltre che ambientale. «Il Riuso è dopo la Riduzione la R più importante, prolungare la vita delle cose significa portarne di meno in discarica, aiutare quello sviluppo sostenibile di cui tutti oggi parliamo ed essere al centro dell’economia circolare».




Verso il Futuro è un intenso programma che avrà luogo dal 13 al 23 novembre e dedicato ai grandi temi del riuso, ovvero «quelli che incontriamo nella nostra vita quotidiana, affrontati in modo semplice, per rispondere alle domande che tutti vorrebbero fare ma non sanno a chi indirizzare».
Alcuni esempi? Si parlerà di riciclo di apparecchi elettrici ed elettronici come nel caso di Astelav-Rigeneration, azienda che ripara e regala una seconda vita agli elettrodomestici spiegando, davanti ad una lavatrice, tutti i segreti del riuso o i Restart Café, progetti che promuovendo il diritto alla riparabilità e che si fanno portatori di buone pratiche per l’economia circolare.

Si potranno conoscere le esperienze del riuso nell’ambito tessile come racconterà il progetto RIcuciTÒ, che riunisce una rete di attori locali che uniscono le proprie competenze per recuperare jeans inutilizzabili per ottenere accessori 100% sostenibili e solidali, Nidò Project, il progetto di sartoria sociale e moda etica che vede protagoniste un gruppo di giovani donne nigeriane o ancora la sartoria Baobab Couture che insegnerà come riutilizzare i capi dismessi. La circolarità raggiungerà poi il cibo, grazie alle realtà che sul territorio promuovono il recupero e la lotta agli sprechi come il progetto C.A.R.O.T.A, Ecomori, Food PRIDE o Equoevento. Si parlerà di riuso legato alla mobilità sostenibile come nel caso di Triciclo e della Ciclofficina Popolare, che offrono in diversi momenti laboratori gratuiti di ciclomeccanica.

E ancora, si affronterà il tema dell’abitare sostenibile con l’associazione OffGrid, che a Torino sta creando un movimento di persone accomunate dal sogno di vivere in un mondo a basso impatto ambientale oppure ViviLibrun, che distribuirà i libri raccolti nelle Aree di Libero Scambio raccontando l’esperienza del recupero di volumi.





Queste e tante altre realtà sveleranno tutti i segreti del riuso, all’interno di un programma variegato di esperienze virtuose. «Verso il Futuro presenta “Spritz For Future”. L’aperitivo sarà sostenibile, realizzato con cibo recuperato».

Saranno cinque appuntamenti collocati negli spazi della Rete delle Case del Quartiere: ad ogni appuntamento partecipano una o più persone per condividere la loro esperienza sul tema o sotto forma di Restart Party, per regalare nuova vita ai beni durevoli.

«Verso Il Futuro continua con un convegno dal titolo “Economia circolare e Benessere Sociale”, che presenta una ricerca realizzata dal Tavolo del Riuso in collaborazione con il Politecnico di Torino e ragiona, apre tavoli, approfondisce temi sulla importante e proficua relazione tra riuso, cooperazione sociale, territorio, istituzioni. Seguirà “Party For Future”, una festa per celebrare il riuso nelle sue forme più divertenti: abiti, food, birra, musica, tutto sostenibile, tutto riutilizzato, tutto senza sprechi. Termineremo con una giornata di esperienze di riuso “Labs for Future”, un’occasione per grandi e piccini di attività pratiche di riparazione e costruzione».

fonte: http://www.italiachecambia.org/

Economia circolare e riuso dei rifiuti elettronici: con Ri-generation più di 3.000 elettrodomestici hanno trovato nuova vita

Il progetto di Astelav, società di Vinovo (TO) leader europeo nei ricambi per elettrodomestici, in due anni ha evitato quasi 200 tonnellate di RAEE rigenerando lavatrici e forni. La tutela dell’ambiente si unisce all’inclusione sociale


















Con una crescita costante del 30% ogni mese, in soli due anni ha gestito più di 3.000 elettrodomestici, evitando quasi 200 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il progetto Ri-generation, avviato nel 2017 dalla torinese Astelav, ha dato nuova vita a lavatrici, forni, lavastoviglie e frigoriferi ormai destinati alla discarica, facendo bene all’ambiente e creando lavoro e inclusione. Gli elettrodomestici rigenerati sono stati messi in vendita ad un prezzo mediamente inferiore del 50% rispetto al nuovo e si è creato un circuito dove anche le persone socialmente svantaggiate hanno una seconda possibilità.

«Siamo partiti con due persone impiegate in questo progetto. Oggi ne contiamo 11», premette Ernesto Bertolino referente marketing di Ri-generation e amministratore di Astelav società di Vinovo (TO) leader nel settore dei ricambi per gli elettrodomestici con alle spalle quasi 60 anni storia e una presenza in 80 Paesi nel mondo. «Abbiamo messo la nostra conoscenza degli elettrodomestici e la disponibilità dei ricambi al servizio dell’economia circolare, uscendo da quella mentalità dell’usa e getta che è sempre più diffusa. Nel contempo, abbiamo dato valore ad importanti risvolti sociali offrendo, in collaborazione con il Sermig (Servizio Missionario Giovani), una seconda possibilità a quanti sono stati emarginati dal mondo del lavoro e trasferendo competenze a giovani provenienti da contesti sociali difficili». Il risultato è un laboratorio che alimenta una rete vendita composta dal sito e-commerce www.ri-generation.com e due negozi (a Torino, in via Mameli 14 e in via Saluzzo 39/A), dà nuove opportunità di lavoro e crea una rete formativa dedicata ai minori non accompagnati. Ri-generation testimonia un nuovo modello di economia che Bertolino definisce «civile». Spiega: «Recupero dei rifiuti, reinserimento lavorativo e formazione dei ragazzi: è un circuito che fa bene».

I RAEE utilizzati provengono dal circuito dell’uno contro uno, ovvero la possibilità data al consumatore di consegnare l’elettrodomestico vecchio al rivenditore nel momento dell’acquisto di uno nuovo, oppure da donazioni nella zona di Torino e provincia. «Gli elettrodomestici, che siano RAEE o donazioni, vengono scelti sulla base di alcune caratteristiche di qualità e anzianità; quindi, dopo un accurato screening vengono riparati utilizzando ricambi originali. Successivamente vengono collaudati e sanificati nel laboratorio Ri-generation, presso Astelav, da un team di tecnici specializzati con esperienza pluriennale nella riparazione degli elettrodomestici. Verificato il perfetto funzionamento, vengono quindi messi in vendita», prosegue Bertolino. La garanzia è di 12 mesi e fa leva sulla rete di distribuzione Astelav che copre tutto il territorio nazionale. Ad entrare in questo circuito di rigenerazione sono essenzialmente grandi elettrodomestici di qualità medio alta. «Grazie alle nostre economie di scala possiamo intervenire anche su quelle apparecchiature la cui riparazione viene spesso sconsigliata per l’incidenza del costo», aggiunge. «Questo ci permette di offrire un prodotto di alta qualità ad un prezzo accessibile».

L’aspetto umano del progetto ha un ruolo importante: la seconda possibilità non viene data solo agli elettrodomestici ma anche alle persone. «Fin dall’inizio abbiamo visto le potenzialità di questo progetto per dare alle persone nuove opportunità. Condividendo la lotta allo spreco e la promozione di una cultura della riparazione, con il Sermig abbiamo intercettato quanti avevano maturato delle competenze nel settore ma erano stati esclusi dal mercato del lavoro, ma anche  giovani con alle spalle un sociale difficile». Il passaggio di conoscenze - che nell’ambito della riparazione è fondamentale - è alimentato anche dai corsi di formazione che, dall’anno scorso insieme con i Salesiani di Torino, Astelav propone ai ragazzi. Spiega: «Sono 100 ore rivolte a ragazzi minori non accompagnati, anche migranti, a scopo formativo ed educativo per acquisire maggiori conoscenze e strumenti concreti che possano facilitare un reinserimento sociale al termine degli studi. Alle 30 ore di teoria, si aggiungono le 70 di pratica. Al termine c’è la possibilità di fare un tirocinio di tre mesi nel nostro laboratorio».

Da sempre paladina del diritto alla riparazione contro la cosiddetta obsolescenza programmata, Astelav con Ri-generation ha dato concretezza all’elettrodomestico rigenerato. Conclude Bertolino: «I volumi di attività di Ri-generation crescono del 30-40% ogni mese. Oggi siamo nelle condizioni di poter gestire più di 2.000 elettrodomestici all’anno». Ri-generation dà loro nuova vita ed evita che finiscano tra le 310 mila tonnellate di rifiuti elettronici raccolte solo l’anno scorso in Italia.


fonte: www.ecodallecitta.it