Visualizzazione post con etichetta #RicuciTò. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #RicuciTò. Mostra tutti i post

Verso il Futuro: a Torino una settimana all’insegna della circolarità

Verso Il Futuro è un cartellone di appuntamenti che a Torino, dal 13 al 23 novembre, metterà il riuso al centro dell’economia circolare, insieme a tutte le realtà e le figure professionali che in città si occupano di promuovere una nuova cultura improntata alla sostenibilità e diffondere buone pratiche.




Intorno a noi sono sempre più numerosi i progetti e le persone visionarie che hanno fatto della sostenibilità la loro missione e che stanno, a piccoli passi, costruendo un nuovo modello sociale, culturale e improntato all’ambiente, ma anche e soprattutto un nuovo modo di fare economia, più circolare e meno lineare, più collettivo e meno individuale. Ridurre gli sprechi significa diventare consapevoli della percezione che abbiamo di un oggetto usato, ripensare il valore di ciò che comunemente consideriamo scarto, portare la circolarità nelle nostre abitudini quotidiane, come riparare una lavatrice o un cellulare rotto al posto che sostituirlo o riconsiderare in chiave sostenibile gli abiti che non usiamo più.

Il “Tavolo del Riuso” nasce nel 2016 a Torino, su stimolo della Compagnia di San Paolo, per aggregare alcune tra le esperienze più significative dell’area metropolitana torinese che operano nell’ambito dell’economia circolare. Ne sono protagonisti associazioni culturali, cooperative sociali e soggetti no profit che si occupano di ambiente o che svolgono funzioni preziose nella sperimentazione di idee e soluzioni innovative a basso impatto.

Perché il riuso?
Come si legge sul sito del progetto, «delle “tre R” (Riduci, Riusa, Ricicla) il Tavolo ha scelto di lavorare sulla seconda, quella del Riuso, perché troppo spesso viene confusa, per errore o semplificazione, con quella del Riciclo. Eppure, il riuso è superiore nella “gerarchia dei rifiuti” europea e, grazie alle tecnologie digitali e a nuovi modelli culturali di socialità e di condivisione, è diventato oggi un settore economicamente rilevante, che può generare valore e posti di lavoro».
Un mondo, insomma, ancora poco esplorato ma dalle innumerevoli potenzialità per uno sviluppo economico ed occupazionale oltre che ambientale. «Il Riuso è dopo la Riduzione la R più importante, prolungare la vita delle cose significa portarne di meno in discarica, aiutare quello sviluppo sostenibile di cui tutti oggi parliamo ed essere al centro dell’economia circolare».




Verso il Futuro è un intenso programma che avrà luogo dal 13 al 23 novembre e dedicato ai grandi temi del riuso, ovvero «quelli che incontriamo nella nostra vita quotidiana, affrontati in modo semplice, per rispondere alle domande che tutti vorrebbero fare ma non sanno a chi indirizzare».
Alcuni esempi? Si parlerà di riciclo di apparecchi elettrici ed elettronici come nel caso di Astelav-Rigeneration, azienda che ripara e regala una seconda vita agli elettrodomestici spiegando, davanti ad una lavatrice, tutti i segreti del riuso o i Restart Café, progetti che promuovendo il diritto alla riparabilità e che si fanno portatori di buone pratiche per l’economia circolare.

Si potranno conoscere le esperienze del riuso nell’ambito tessile come racconterà il progetto RIcuciTÒ, che riunisce una rete di attori locali che uniscono le proprie competenze per recuperare jeans inutilizzabili per ottenere accessori 100% sostenibili e solidali, Nidò Project, il progetto di sartoria sociale e moda etica che vede protagoniste un gruppo di giovani donne nigeriane o ancora la sartoria Baobab Couture che insegnerà come riutilizzare i capi dismessi. La circolarità raggiungerà poi il cibo, grazie alle realtà che sul territorio promuovono il recupero e la lotta agli sprechi come il progetto C.A.R.O.T.A, Ecomori, Food PRIDE o Equoevento. Si parlerà di riuso legato alla mobilità sostenibile come nel caso di Triciclo e della Ciclofficina Popolare, che offrono in diversi momenti laboratori gratuiti di ciclomeccanica.

E ancora, si affronterà il tema dell’abitare sostenibile con l’associazione OffGrid, che a Torino sta creando un movimento di persone accomunate dal sogno di vivere in un mondo a basso impatto ambientale oppure ViviLibrun, che distribuirà i libri raccolti nelle Aree di Libero Scambio raccontando l’esperienza del recupero di volumi.





Queste e tante altre realtà sveleranno tutti i segreti del riuso, all’interno di un programma variegato di esperienze virtuose. «Verso il Futuro presenta “Spritz For Future”. L’aperitivo sarà sostenibile, realizzato con cibo recuperato».

Saranno cinque appuntamenti collocati negli spazi della Rete delle Case del Quartiere: ad ogni appuntamento partecipano una o più persone per condividere la loro esperienza sul tema o sotto forma di Restart Party, per regalare nuova vita ai beni durevoli.

«Verso Il Futuro continua con un convegno dal titolo “Economia circolare e Benessere Sociale”, che presenta una ricerca realizzata dal Tavolo del Riuso in collaborazione con il Politecnico di Torino e ragiona, apre tavoli, approfondisce temi sulla importante e proficua relazione tra riuso, cooperazione sociale, territorio, istituzioni. Seguirà “Party For Future”, una festa per celebrare il riuso nelle sue forme più divertenti: abiti, food, birra, musica, tutto sostenibile, tutto riutilizzato, tutto senza sprechi. Termineremo con una giornata di esperienze di riuso “Labs for Future”, un’occasione per grandi e piccini di attività pratiche di riparazione e costruzione».

fonte: http://www.italiachecambia.org/

Studenti e sarte si incontrano e ridanno vita ai vecchi jeans

Rigenerazione tessile e rafforzamento del tessuto sociale, attraverso il coinvolgimento di una rete di attori locali. Sono queste le caratteristiche del progetto RicuciTò che ha visto gli studenti del Politecnico di Torino lavorare insieme alle donne della Sartoria Sociale Gelso per ridare vita a vecchi jeans realizzando ciabatte e presine.















Da quello che era uno scarto può nascere qualcosa di nuovo, utile e capace di dare un valore aggiunto ad un'intera comunità. È da questo presupposto che ha preso vita il progetto RicuciTò promosso da HUMANA People to People ItaliaSartoria Sociale Gelso e Occhio del Riciclone. L'iniziativa ha coinvolto gli studenti del Politecnico di Torino ed è stata finanziata grazie al bando AxTò – Azioni per le periferie torinesi sostenuto dal Comune di Torino.
Grazie alla progettazione creativa degli studenti del corso di Design II del Politecnico di Torino, le sarte della Sartoria Sociale Gelso (Cooperativa Patchanka) con il loro laboratorio presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno hanno ridato vita a vecchi jeans realizzando ciabatte e presine da cucina comode, pratiche ed ecosostenibili. Due originali prodotti realizzati anche grazie al supporto tecnico offerto dalla Cooperativa Sociale Occhio del Riciclone.


«Un “rigenerare vita” che ben si coniuga con il desiderio di chi cerca di rinascere attraverso un lavoro giusto e dignitoso. Le donne della Sartoria Gelso in questo ci credono e dalle loro mani escono manufatti ricchi della loro esperienza e di valore umano», afferma Elisabetta De Leo della Sartoria Sociale Gelso.
«Il progetto – ha spiegato Laura Di Fluri di HUMANA People to People Italia - nasce dal desiderio di applicare un modello innovativo di economia circolare e collaborativa nell’attività di recupero del denim, il materiale di cui sono fatti i jeans. Un’iniziativa che declina il valore della rigenerazione a tutto tondo: il rafforzamento del tessuto sociale che passa da un nuovo esempio virtuoso di economia circolare. Un processo e un’esperienza che assumono un significato ancora più preciso se si considera il microcosmo del quartiere di San Salvario, vero e proprio ecosistema in cui si incontrano culture, stili di vita e professionalità diverse, così come esigenze sociali e approcci differenti: un luogo multiculturale per natura».
L’obiettivo di RicuciTò non è dunque solo quello di allungare la vita di un materiale tessile non più utilizzabile ma anche quello di creare nuove sinergie tra diverse realtà del torinese, attraverso l’ideazione e la creazione di un nuovo prodotto di riciclo.
«Dal jeans che si credeva non più riutilizzabile inizia una storia tutta da scrivere che, partendo dall’armadio, arriva e (ri)torna nelle periferie della città… ricucendone il tessuto sociale», scrive HUMANA People to People Italia.


Il progetto, svoltosi da gennaio a settembre, si è articolato in tre fasi:
1. Workshop sulla trasformazione dei materiali e sviluppo di concept creativi
In questa prima fase sono stati coinvolti gli studenti del corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva del Politecnico di Torino: invitati a riflettere sui benefici ambientali e sociali connessi al riutilizzo e riciclo del tessile e alle potenzialità dell’economia circolare, hanno poi elaborato 48 spunti creativi per la successiva realizzazione del prototipo.
2. Realizzazione del prototipo e produzione del prodotto
La Sartoria Sociale Il Gelso, con il supporto tecnico della Cooperativa Sociale Occhio del Riciclone, si è occupata della fase di prototipazione dei due progetti selezionati e di quella di produzione nel laboratorio che gestisce all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, dove sono impiegate tre detenute. Gli studenti del Politecnico durante questa fase hanno incontrato le sarte della Casa Circondariale per un importante momento di scambio e condivisione: creatività e mani, idee e macchine da cucire.
3. Evento di presentazione aperto alla cittadinanza, lancio comunicativo e commercializzazione
L’evento ha l'obiettivo di raccontare il progetto, i partner coinvolti e presentare i prodotti realizzati alla cittadinanza. Contestualmente è prevista la commercializzazione attraverso i due negozi di HUMANA People to People Italia presenti a Torino e la rete di esercizi commerciali individuata nel corso del progetto.


E proprio alcuni giorni fa, domenica 6 ottobre, dalle 11 alle 20 presso il mercato coperto San Salvario Emporium di Torino si è tenuta la mostra di RicuciTò che ha ospitato il confronto aperto tra artisti, illustratori, artigiani e designer provenienti da tutta Italia. “L’occasione ideale per parlare al pubblico di riuso, lotta allo spreco, ciclo virtuoso dei prodotti tessili e solidarietà”, ha commentato Laura Di Fluri.

fonte: http://piemonte.checambia.org/