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In Salento non si ferma la battaglia delle associazioni contro il cementificio Colacem


Il cementificio Colacem di Galatina © Atlante dei conflitti ambientali

A Galatina (LE) l’impianto del colosso Colacem produce dagli anni Cinquanta diverse tipologie di cemento. Gli impatti sul territorio sono rilevanti. Cinque organizzazioni, e diversi Comuni, hanno ricorso al Tar regionale per chiedere l’annullamento del rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia. La sentenza, decisiva, è prevista per ottobre

In Salento non si ferma la battaglia delle associazioni ambientaliste contro il cementificio di Galatina del colosso Colacem Spa, che in Puglia...

Una rete piena di gamberi e plastica: ecco cosa si pesca ogni giorno nei nostri mari











Una giornata con lo stesso peschereccio quattro anni fa e oggi: le immagini impressionanti dei rifiuti raccolti in mare in Salento. «Se continuiamo a inquinare così nel 2050 nuoteremo in un mare fatto dal 50% di pesci e 50% di plastica»
 - Iacopo Gori - Video di Francesco Sena /Corriere Tv



Una rete piena di gamberi rossi. E di plastica. Succede nei mari bellissimi del Salento ma è la realtà quotidiana in qualunque altro mare italiano o mediterraneo. I dati del Wwf secondo cui «ogni anno nel mar Mediterraneo sono 570mila le tonnellate di plastica che finiscono in acqua, l’equivalente di 34mila bottigliette al minuto» sono una drammatica realtà documentata in maniera chiara anche con queste immagini.

«Ho rifatto a fine gennaio la stessa giornata di pesca sullo stesso peschereccio quattro anni dopo. E ho messo a confronto i video che ho fatto le due volte, sono immagini impressionanti (qui il video integrale). Il problema della plastica in mare è diventato spaventoso. C’è una ricerca che dice che se continueremo con questo tasso di emissioni di rifiuti in mare entro il 2050 la plastica sarà uguale alla biomassa della fauna ittica: nuoteremo in un mare fatto dal 50% di pesci e 50% di plastica» dice Francesco Sena, 30 anni, apneista salentino che, oltre a raggiungere 50 metri di profondità senza bombole, sa usare bene anche video e social (è un influencer, anche se non vuole essere definito così). Sicuramente un esperto e appassionato di mare che documenta in diretta lo stato dei nostri mari. Un uomo che passa oltre 250 giorni l’anno nel Mediterraneo.

«Abbiamo rifatto quattro anni dopo la stessa giornata di pesca a bordo di un peschereccio, a 20 miglia dalla costa tra Gallipoli e Marina di Ugento. I pescatori stanno facendo un lavoro eccezionale: separano il pescato dalla plastica e grazie alla nuova normativa adesso possono riportare in porto la plastica raccolta in mare e mandarla a smaltire. Prima venivano multati se riportavano a terra i rifiuti raccolti durante la pesca perché per la legge diventavano loro stessi produttori di rifiuti».

«Sembra incredibile ma era così prima della legge Salvamare dell’ottobrePaolo D’Ambrosio 2019» dice Paolo D’Ambrosio, direttore dell’Area marina protetta di Porto Cesareo in Puglia, assai sensibile al tema dell’inquinamento da plastica e microplastica. «Noi come area marina protetta avevamo già iniziato due anni fa a fare accordi con i 150 pescatori della marineria di Porto Cesareo. Abbiamo realizzato un ecocentro recintato e videosorvegliato dove i pescatori possono e devono smaltire i rifiuti raccolti in mare. La regione Puglia sta facendo i sopralluoghi per creare presto un ecocentro in ogni porto. Stiamo pensando a una serie di incentivi per spingere i pescatori a raccogliere sempre di più la plastica. Ogni anno nel mondo produciamo 300 milioni di tonnellate di plastica: di queste 13 finiscono nel mare. Il 70% dei rifiuti vanno a finire in fondo al mare, quelli che rimangono in superfice sono il 25% circa. Nel Mediterraneo non si formano le isole di rifiuti come in Oceano ma il nostro è il mare più inquinato di plastica di tutti. Il sud dell’Adriatico è un’area predisposta per le correnti marine all’ accumulo di plastica galleggiante».

Quanto possono aiutare davvero i pescatori in questa lotta impari contro la plastica?
«I pescatori possono dare un contributo importantissimo anche se da solo ovviamente non può bastare: occorre cambiare le nostre abitudini e ognuno di noi, a ogni livello, dal diportista al pescatore dilettante al semplice turista in spiaggia, può fare la propria parte. Senza dimenticare il consumo consapevole: quando andiamo a comprare qualcosa siamo attratti dal prodotto meglio confezionato, ce lo dicono ricerche e studi. Ecco, noi dobbiamo essere più consapevoli quando facciamo la spesa: evitare utilizzo di plastica monouso, cercare di comprare prodotti con materiale riciclato, trovare prodotti con confezioni semplici invece di imballaggi complessi più difficili da riciclare. Se adottiamo tutti insieme questo modo di fare, possiamo cambiare anche le produzioni delle multinazionali. Loro fanno i prodotti che noi cerchiamo: se noi tutti da domani cerchiamo prodotti sostenibili, le multinazionali si metteranno a produrli. Non va dimenticato che siamo noi in massima parte che contribuiamo a inquinare».

Francesco Sena (Foto Virginia Salzedo) davanti Gallipoli - prosegue Francesco Sena - ho trovato un fiume di plastica. Sì, si nota anche a vista d’occhio l’aumento esponenziale della plastica e dei rifiuti: chiunque va in mare si trova davanti questa triste realtà. E bisogna fare tutti qualcosa al più presto prima che ci sia tanta plastica quanto pesce».

Sena ha iniziato a fare apnea molto presto. A 18 anni ha iniziato a girare per i centri diving di mezzo mondo: nel Mar Rosso una volta ha incontrato Umberto Pellizzari, atleta straordinario che ha stabilito record mondiali in tutte le discipline dell’apnea. Dopo un paio di anni, Pellizzari ha chiamato Francesco a lavorare con lui: oltre a diventare suo allievo e collaboratore (nonché amico), Sena è diventato lui stesso istruttore di apnea, ha fondato l’Apnea Salento e d’inverno gira il mondo a tenere corsi (l’ultimo a dicembre a Pechino).

Francesco è un uomo di mare, da sempre appassionato di apnea e pescaFrancesco Sena (Foto Virginia Salzedo) sportiva, di vela e navigazione che ora sta spostando un’altra volta la bussola della sua vita: «Se alcuni anni fa pensavo quasi solo a fare tuffi sempre più profondi e a pescare, poi a studiare e insegnare l’apnea che è una disciplina complessa e affascinante, sia fisica che psicologica, adesso - anche grazie ai video che posto sul mio canale Youtube o alle visite di tante persone sui miei profili social - ho capito che volevo e dovevo allargare l’orizzonte e divulgare quello di cui sento sempre più l’esigenza: l’amore e il rispetto per il mare e per l’ambiente».

fonte: www.corriere.it

Nasce la prima “Stoviglioteca” del Salento: la “biblioteca delle stoviglie” per ridurre il consumo della plastica monouso



















TUGLIE (Lecce) – Il concetto è semplice: prendere in prestito piatti, bicchieri, posate, ciotole, caraffe con l’obiettivo di eliminare la montagna di rifiuti che al termine di ogni festa finisce nella pattumiera.
Il progetto è già attivo in diverse città italiane e ora è stato proposto dall'”Associazione Crisalide” di Tuglie che mette a disposizione di tutti un kit di stoviglie non usa e getta, ma da riusare per ogni festa in famiglia. Il prestito è gratuito e basta rispettare alcune semplici regole di igiene.





Da qualche anno le stoviglioteche sono presenti in alcune città italiane perché sono un modo sicuro per non fare di ogni festa un ricettacolo di immondizia infinita. I giovani di “Crisalide”, impegnati nei mesi scorsi, nelle giornate ecologiche ossia alla pulizia di alcune zone di Tuglie, mettono a disposizione un kit di piatti, bicchieri, ciotole, posate colorate di plastica (tutto BPA free). Per utilizzare le stoviglie basta prenotarsi contattando i responsabili dell’associazione.

fonte: https://www.corrieresalentino.it

E piove. Anche il cielo si ribella al Tap















E piove è il nuovo singolo di Antonio Treble Lu Professore, cofondatore e storico componente dei Sud Sound System: racconta l’impatto ambientale e sociale sulla Comunità di San Foca, in Salento, del Gasdotto Tap e delle conseguenze che questa Grande Opera produce su tutti i territori attraversati.
Treble ha riadattato un testo scritto da Serena Fiorentino, scrittrice di Soleto (Lecce) e Mamma NoTap (ormai nota ai lettori di Comune), che così descrive l’origine della sua composizione:
“Era il giorno del mio compleanno e, mentre preparavo la torta da condividere al presidio NoTap, il prefetto di Lecce, per favorire i lavori della multinazionale, istituiva la perfida Zona Rossa di San Basilio. Camion, ruspe, reti metalliche, filo spinato e cemento a portarci via quel luogo del cuore! Ho pianto, per rabbia, indignazione, e insieme a me hanno pianto la nostra Terra, il nostro passato, le nostre radici. Ma il futuro, minacciato dal mostro Tap, ha chiamato in nostro soccorso il cielo che, quel giorno e per i giorni a seguire, ha versato, con noi, lacrime di ribellione che hanno allagato il cantiere impedendo la continuazione dei lavori”.






Il videoclip, che accompagna il brano E piove, rivela la disperata corsa sotto la pioggia, fin dalle prime luci dell’alba, di un giovane uomo che corre in difesa della sua terra stuprata e giunto nei pressi del cantiere Tap rimane pietrificato alla vista di tanta devastazione. L’ambiente paradisiaco – l’azzurro del mare, l’alba rossa, la sabbia bianca, il verde degli ulivi e delle pinete – contrasta e stride drammaticamente con i “mostri di metallo”, le barriere di filo spinato, il fango e gli ulivi eradicati.
Il video è interpretato da due attori della compagnia “La DifferArt”: Stefania Bove e Antonio Carelli e vede la regia e il montaggio di Baba Paradiso.
E piove anticipa l’uscita del terzo album da solista di Treble, dal titolo Cultura Amore Radicazione, prevista per Novembre 2018.
Intanto anche in Salento piove, piove piove. “Dalla tarda serata di domenica 4 novembre non smette di piovere e Tap ha ripreso a sventrare la Terra”, racconta Stefania Bove.
Il videoclip è stato pubblicato ufficialmente il 5 novembre sul canale youtube di Elianto il 5 novembre. Alzate il volume.




fonte: https://comune-info.net