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Cermec, il biodigestore da 23,4 milioni di euro inizia a prendere corpo

Ciacci: «Siamo soddisfatti del percorso di progressiva conversione impiantistica verso l’economia circolare»



Da un impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) per i rifiuti indifferenziati a un polo industriale votato all’economia circolare, con al centro un biodigestore anaerobico in grado di valorizzare la frazione organica dei rifiuti differenziata dai cittadini: è questo il cuore del Piano industriale elaborato da Cermec – società interamente pubblica, partecipata dai Comuni di Massa e Carrara – che è entrato adesso in una nuova fase grazie alla pubblicazione di un bando di gara europeo per la progettazione definitiva, da 430mila euro come base d’asta.

«Siamo soddisfatti del percorso di progressiva conversione impiantistica di Cermec verso l’economia circolare – commenta Alessio Ciacci, amministratore unico della società – Desidero ringraziare tutti gli enti coinvolti in questo percorso e grazie ai quali stiamo costruendo questa nuova grande opera ambientale, utile al territorio, ai lavoratori e alla cittadinanza. Un ringraziamento ai soci in primis, i Comuni di Massa e di Carrara, a Retiambiente, all’Ato costa, alla Regione Toscana. La continua e proficua collaborazione tra tutti gli enti sarà fondamentale per conseguire quanto prima questo importante obiettivo».

L’organico è infatti di gran lunga la frazione più pesante della differenziata, tanto che in Toscana rappresenta il 40% dei rifiuti urbani raccolti: si tratta di circa 150 kg procapite/anno di Forsu, una quota destinata a crescere insieme alla raccolta differenziata (oggi al 60%), eppure già oggi siamo in difficoltà a gestirla perché sul territorio mancano gli impianti adeguati a valorizzarla.

Il cosiddetto “turismo dei rifiuti” impatta su molte frazioni – come l’indifferenziato – ma per quanto riguarda in particolare l’organico l’Arpat segnala criticità molto accentuate: circa il 10% di quanto raccogliamo sul territorio con la raccolta differenziata viene spedito altrove, per carenza d’impianti adeguati di prossimità. Un dato che secondo il Ref ricerche comporta uno sbilancio pari a 201.410 tonnellate l’anno.

Per colmare questo gap, Cermec – con un piano industriale illustrato per la prima volta un anno fa – prevede la realizzazione di un biodigestore anaerobico in grado di produrre energia da fonte rinnovabile (biogas e biometano) oltre a compost impiegabile anche in agricoltura biologica, miscelando adeguatamente il materiale organico in uscita dai processi di biodigestione e con sfalci e potature del verde.

Come spiegano dalla società «gli impianti di digestione anaerobica saranno in grado di trattare circa 60.000 tonnellate all’anno di rifiuti biodegradabili, è prevista l’introduzione delle tecnologia “a biocelle” per il compostaggio e la realizzazione di una linea per il trattamento dei fanghi da depurazione civile, per circa 15.000 t/anno; il tutto per un costo finale stimato di circa 23,4 milioni di euro».

L’incarico messo a gara prevede sia la progettazione sia tutti gli atti necessari a sottoporre il nuovo piano al vaglio della Regione toscana e di tutti gli enti a vario titolo competenti; per passare allo step successivo (esecutivo e affidamento opere), Cermec dovrà infatti prima ottenere le necessarie autorizzazioni (valutazione di impatto ambientale, revisione dell’Aia, Autorizzazione unica regionale.

Intanto negli uffici di via Longobarda si continua a lavorare sugli adempimenti della nuova Aia rilasciata lo scorso 16 giugno, con l’affidamento di alcune opere che ridurranno fin da subito alcuni impatti ambientali – come gli odori – così come la progettazione dei lavori per il completamento delle messe in sicurezza e bonifiche di terreni e falda: con il decreto dirigenziale n. 13635 del 4 agosto, infatti, è stato approvato il progetto di Bonifica dei suoli e sono state autorizzate le attività di Messa in sicurezza di rifiuti residui al di sotto degli edifici delle fosse di conferimento: verrà dunque realizzato un sistema di pompaggio delle acque di falda e di loro trattamento (Taf) che – dopo un periodo di verifica della funzionalità – potrà essere integrato nel più ampio progetto di bonifica della falda apuana.

fonte: www.greenreport.it


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Il nuovo piano industriale porta cermec nell’economia circolare

Una svolta storica quella presentata oggi da Cermec: da impianto di trattamento, principalmente di rifiuto indifferenziato, ad impianto di valorizzazione e recupero dei materiali da raccolta differenziata.



Ad un anno dalla nomina come amministratore unico , Alessio Ciacci, assieme ai soci di Cermec spa(il Comune di Carrara ed il Comune di Massa) presenta una svolta epocale per l’azienda:il nuovo Piano Industriale. Mentre si avvicina la chiusura degli impegni economici legati alla fase del concordato, iniziato nel 2011, l’azienda guarda al futuro cambiando pelle e preparandosi alle sfide di sostenibilità che l’economia circolare ed i cambiamenti climatici oggi richiedono.
«È stato un anno intenso quello che ho condiviso con i soci ed i lavoratori di Cermec – affermaAlessio Ciacci – e voglio ringraziare tutti per l’impegno collettivo che ha assicurato la stabilità all’azienda, la garanzia di trattamento dei rifiuti del territorio, tariffe sempre più competitive, trasparenza e partecipazione.Ora vogliamo fare uno scatto per costruire il Cermec del domani, orientato solo al riciclo di materia, alla produzione di compost di qualità, al ricavo di biometano dall’organico, alla valorizzazione di tutti i materiali delle raccolte differenziate a cui assicurare una nuova vita. Questa è la principale sfida che ci attende e che potrà contribuire a migliorare il servizio a questo territorio».
Il Cermec del domani, che questo Piano Industriale disegna con precisione negli aspetti tecnici ed economici, sarà un impianto in grado di trattare maggiori quantità di materiale organico, di verde, di carta, di plastiche, di legno e altri materiali oggi non trattati come vetroi fanghi da depurazione civile, o le terre da spazzamento. La nuova concezione impiantistica, legata alla digestione anaerobica della frazione organica, permetterà di produrre energia (biometano) oltre che recuperare materia (compost). Questo migliorerà significativamente sia i bilanci ambientali siai bilanci economici. Questo investimento permetterà di trattare tutto il materiale completamente al chiuso, in locali pressurizzati, abbattendo definitivamente anche l’impatto odorigeno. L’investimento permetterà inoltre di offrire al territorio la possibilità di trattare materiali che oggi finiscono nell’indifferenziato (come le terre da spazzamento), che vanno a privati (come il vetro) o che devono essere trasportati in impianti molto distanti (come i fanghi da depurazione civile).
«Questa nuova visione impiantistica – sottolinea Ciacci – si sposa con le normativa ambientali nazionali ed europee, quali il Pacchetto sull’Economia Circolare, nonché con la nuova normativa regionale di settore,che spingono sempre più in alto l’asticella della sostenibilità e obbligano i territori a fare sempre più riciclo di materia, marginalizzando a percentuali irrisorie ciò che va ancora a smaltimento. L’impianto disegnato da questo nuovo piano industriale si inserisce anche nella pianificatone di ambito (Ato Costa) che prevede la dismissione, per Cermec, dell’impianto TMB (trattamento meccanico-biologico) mauna valorizzazione dell’impianto esistente come trattamento dei materiali da riciclo. Questa nuova prospettiva impiantistica oltre a migliorare notevolmente la sostenibilità ambientale dell’azienda e del territorio, permetterà di migliorare notevolmente la redditività dell’impianto, così come permetterà la creazione di nuovi posti di lavoro».
Alla conferenza stampa, per il Comune di Massa ha partecipato il Sindaco Francesco Persiani e per il Comune di Carrara, il vicesindaco e delegato alle Partecipate, Matteo Martinelli, e l’assessore all’Ambiente, Sarah Scaletti.
«Avere una gestione moderna e sostenibile dal punto di vista ambientale – sottolinea il Vicesindaco di Carrara Matteo Martinelli – è sempre stato uno dei nostri principali obiettivi a livello comunale: da anni, ancor prima di entrare in consiglio comunale, come Movimento5Stelle abbiamo lottato per una gestione ispirata a modelli esistenti e sviluppati in altre città come Capannori, da cui proviene il nostro amministratore unico. Per noi è una grandissima soddisfazione essere qua oggi e essere impegnati nell’ampliamento del servizio porta a porta sul Comune di Carrara, in collaborazione con la nostra partecipata Nausicaa. In questi giorni anche con Cermec sistemiamo un altro tassello che per quanto oggi nella fase embrionale servirà una volta realizzato ad avere una gestione virtuosa dei rifiuti sul territorio comunale».
“Con soddisfazione registriamo l’andamento della società che con l’approvazione del bilancio 2019 chiude un periodo difficile- dichiara il Sindaco di Massa Francesco Persiani. Fatta eccezione per alcune vertenze ancora in essere, possiamo affermare che l’obiettivo è stato raggiunto. Questo importante dato assume una maggiore valenza con l’opportunità di avviare il percorso che, a seguito dell’approvazione del piano industriale, porti alla realizzazione di un impianto di digestione anaerobica e compostaggio aerobico. Il nuovo sistema permetterà non soltanto di avere un assetto moderno e tecnologico e maggiormente rispondente alle esigenze del territorio nel rispetto della salute della popolazione e degli abitati circostanti, ma anche la possibilità di un rilancio economico ed occupazionale”.

«Sì, questo progetto – prosegue l’assessore di Carrara Sarah Scaletti – è davvero un tassello importante nella nostra strategia di gestione dei rifiuti. L’impianto attuale, oltre a essere obsoleto per concezione, è figlio di un momento storico in cui le raccolte differenziate erano agli esordi e ancora non si parlava di economia circolare. Oggi inoltre soffre degli anni pesanti del concordato. Fino a oggi ha risposto alle necessità di un territorio che è rimasto fermo su percentuali di differenziata certo non vicine a quelle dei comuni più virtuosi. Il percorso che come amministrazione abbiamo intrapreso è quello di incrementare la differenziata e di portare il nostro comune a percentuali decisamente più alte rispetto a quelle attuali. Lo stiamo facendo estendendo in maniera massiccia la raccolta porta a porta. Ed è chiaro quindi che in un’ottica strategica di questo tipo e guardando anche alle realtà limitrofe, occorreva ripensare radicalmente la funzione di questo impianto salvaguardando però tutte le sue potenzialità legate al servizio che viene dato al territorio per il quale è, e rimane, un fondamentale punto di riferimento».
“Il comune di Massa- prosegue l’assessore di Massa Pierlio Baratta- esprime soddisfazione per l’operato dell’amministratore unico ed auspica un percorso volto alla riduzione delle tariffe che sino ad oggi hanno gravato i contribuenti di costi eccessivi dovuti al ripiano del debito concorsuale. L’amministrazione massese evidenzia il lavoro svolto all’interno di Ato per addivenire alla modifica del piano straordinario di ambito che prevedeva la parziale dismissione dell’impianto di via Gotara. A tal fine l’amministrazione si è battuta affinche ato adottasse la determina che consente ad oggi a Cermec di poter guardare oltre per ricoprire un ruolo logistico strategico nel contesto dell’ambito di costa.”

fonte: www.ciaccimagazine.org


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