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MdcUmbria: GUIDA AL COMPOSTAGGIO DOMESTICO




PROVE “CASALINGHE” DI ECONOMIA CIRCOLARE


CONSIGLI UTILI PER IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

E’ possibile generare del valore a partire da uno scarto? In questa guida tutti i consigli per trasformare i 400 gr di scarti organici che ognuno di noi produce giornalmente, in una risorsa, evitando che diventino un problema ambientale.
Prova anche te a contribuire personalmente alla riduzione dei rifiuti organici, seguendo le indicazioni che ci fornisce Antonio di Giovanni in questa utile guida al compostaggio.

Antonio Di Giovanni: laureato in Gestione Ambientale del Territorio Rurale, esperto in gestione scarti organici, fondatore del marchio Funghi Espresso e fondatore dell’azienda agricola Circular Farm ( http://www.circularfarm.it/)

“REALIZZATO NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA GENERALE DI INTERVENTO DELLA REGIONE UMBRIA CON L’UTILIZZO DEI FONDI DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO. RIPARTIZIONE 2018.” Progetto n. 15 “Il Cibo è Salute”. Intervento n. 3.

fonte: www.mdcumbria.it


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#RifiutiZeroUmbria @Cru_Rz - La proposta di #SEMINARI sul tema dell’#EconomiaCircolare - il #Compostaggio #Anaerobico - Giovedi 15 Aprile 2021 - dalle ore 21

Nella nostra #proposta di #pianorifiuti c'è l'#incentivo al #compostaggiodomestico e lo #sconto sulla #TARI per chi lo fa. Il #15aprile approfondiremo il #compostaggioanaerobico con #mariofranceschetti #concettamagurno #stefaniaposanzini






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Economia circolare: ENEA brevetta innovativa compostiera domestica per gestire i rifiuti organici

 

ENEA ha brevettato un’innovativa compostiera per trasformare i rifiuti organici domestici in compost con elevate qualità agronomiche e nel rispetto dell’ambiente. Il dispositivo consente di risparmiare sia sull’energia consumata per attivare il processo aerobico che sulla tariffa per lo smaltimento dei rifiuti.


“La compostiera sfrutta un sistema di produzione di energia elettrica con pannello fotovoltaico integrato nella struttura che alimenta il sistema di aerazione, con una piccola resistenza elettrica per il pre-riscaldamento del materiale in ingresso. Grazie al controllo della temperatura è anche possibile velocizzare il processo nei periodi freddi”, spiega Daniele Fiorino del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA.

La compostiera è fornita di 3 camere poste in verticale separate da pannelli estraibili che permettono il trasferimento del materiale per caduta. Al suo interno è dotata di un sistema di movimentazione del materiale, di un sistema di fornitura di aria fresca che sfrutta il calore contenuto nei gas esausti prodotti dalla reazione di degradazione della sostanza organica e di un bio-filtro che assicura l’abbattimento della carica odorigena dei gas prodotti.

“Nel progettarla abbiamo pensato di realizzare un vero e proprio elettrodomestico: ne abbiamo previsto una versione stand-alone, ovvero autonoma, grazie all’integrazione di un pannello fotovoltaico nel coperchio di apertura, per una sua installazione in balcone, in giardino o in tutte le utenze isolate. Ma trattandosi di una compostiera domestica stagna, che non consente fuoriuscita di cattivi odori dovuti a rimescolamenti e/o emmissione di aria, è possibile anche un suo utilizzo in ambienti interni, direttamente allacciata alla rete elettrica”, aggiunge Daniele Fiorino.

La quantità di rifiuto che può essere trattato dal prototipo realizzato è di circa 5 kg/giorno, ma è in corso la realizzazione di prototipi più piccoli per un uso strettamente familiare.

Grazie al compostaggio domestico è possibile ridurre i volumi della frazione organica dei rifiuti, costituiti essenzialmente da acqua, e quindi i costi dovuti alla raccolta e movimentazione degli stessi. A regime, questo si tradurrebbe in una riduzione della tariffa sullo smaltimento dei rifiuti.

“La compostiera è un formidabile strumento casalingo di economia circolare, perché trasforma uno scarto in risorsa (compost), permette un risparmio di emissioni di CO2 equivalente nella filiera integrata di gestione dei rifiuti urbani e garantisce una totale indipendenza nella gestione dei propri rifiuti organici permettendo così alle singole utenze di ridurre il costo della tariffa. Dopo la fase di test stiamo migliorando il design dell’oggetto in modo che possa integrarsi gradevolmente con l’ambiente domestico circostante”, conclude Maria Velardi del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA.

La compostiera ha un TRL alto, pari a un Livello di Maturità Tecnologica 7 (su 9) che corrisponde a un prototipo sperimentato in ambiente operativo.


Per maggiori informazioni:

Maria Velardi, ENEA - Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, maria.velardi@enea.it

Daniele Fiorino, ENEA - Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, daniele.fiorino@enea.it

fonte: www.enea.it

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OsservatorioBorgoGiglione: compostaggio domestico il metodo bokashi venerdi 12 febbraio ore 18:00

 

Argomento: Webinar compostaggio domestico

Entra nella riunione in Zoom: alle ore 18 di venerdì 12 febbraio
https://us02web.zoom.us/j/89338632340?pwd=VGpXNzkwT1JUZGh1ZVRtcXMzeDJqdz09

ID riunione: 893 3863 2340
Passwoed: obg

fonte: osservatorioborgogiglione.it



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Addio sacchetto dell'umido: i rifiuti diventano fertilizzante in 24 ore con Zera

Whirlpool presenta al CES 2017 un prototipo (che diventerà prodotto finito a maggio) di un compostatore domestico: basta buttarvi dentro i rifiuti alimentari per avere in poche ore un terriccio fertilizzante inodore.











Whirlpool (o meglio una delle startup che Whirlpool, intelligentemente, incuba) l’ha pensata bella: perché affrontare la noia di raccogliere i rifiuti umidi, che peraltro vanno smaltiti in fretta se no fanno cattivo odore, quando si può effettuare il processo di riciclo direttamente in casa? È questo concetto alla base di Zera, una macchina riciclatrice di avanzi di cibo e rifiuti umidi in genere dal funzionamento semplicissimo e utile.
In pratica, non appena si creano in casa dei rifiuti umidi, questi possono essere buttati nel vano superiore della macchina, una torretta altra circa un metro. Qui vengono tritati e trattati con opportuni additivi naturali. Il processo prosegue per circa 24 ore, alla fine delle quali i rifiuti si sono trasformati in una specie di “caffè” macinato (qui sotto): si tratta in realtà di un meraviglioso e ricco concime per le piante, utilizzabili direttamente nei vasi di casa, dato che la polvere marrone a questo punto (e l’abbiamo verificato direttamente) è del tutto inodore.














In questo modo si evita il rituale viaggio quotidiano verso il locale pattumiera o il cassonetto dell’umido, si solleva l’ambiente dalla gestione di una parte dei propri rifiuti e soprattutto si hanno piante sempre ben nutrite.
Zera può processare fino a 3,5 kg di rifiuti per settimana (considerata la produzione media di una famiglia) ed è dotato di un filtro Hepa per far sì che, anche durante il processo, nessun odore fastidioso si disperda in ambiente.
Zera per ora è solo un prototipo: da qualche giorno è stata lanciata una campagna su Indiegogo per sostenerne la produzione e l’obiettivo iniziale di 50mila dollari di raccolta è già stato raddoppiato. I primi esemplari finiti saranno consegnati a maggio di quest’anno e il prezzo, per chi ordina in questo momento, è di 899 dollari, neanche troppo per una macchina così innovativa.











Siamo certi che, anzi, Zera e tutte le macchine simili che seguiranno, diventeranno un elettrodomestico standard nelle case nei Paesi sviluppati.

fonte: http://www.dday.it