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In estate il riciclo non va in vacanza

Corepla ricorda con una campagna istituzionale e un decalogo le buone abitudini da tenere anche in ferie nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.




















In vista delle vacanze estive, Corepla ha lanciato una campagna istituzionale su stampa, web e radio, accompagnata da un decalogo per non perdere le corrette abitudini di riciclo degli imballaggi in plastica.

La campagna “Dove tu vedi solo plastica, c’è già una risorsa” invita a guardare oltre la prima impressione e incentra il suo messaggio sul concetto che la plastica, se correttamente raccolta e riciclata, contribuisce alla salvaguardia del nostro territorio e può trasformarsi in migliaia di oggetti utili ed esteticamente piacevoli.

É già in onda da qualche giorno sui principali circuiti radiofonici nazionali la campagna di spot, firmata Armando Testa, dove la plastica, sotto forma di bottiglia, si presenta all’ufficio di “ricollocamento” per tornare nuova risorsa e rinascere in un vestito d’alta moda. Una narrazione ironica che si allinea a quella della campagna istituzionale e che investe sulla volontà generale di non concedere deroghe alla possibilità, per la plastica, di vivere vite multiple attraverso il riciclo e il riuso, a tutto beneficio dell’Ambiente.

Il Consorzio rilancia anche poche semplici regole da ricordare per aiutare l'ambiente. Prima di tutto non disperdere gli imballaggi in plastica ed inserirli sempre nei contenitori dedicati; se non si trovano nelle vicinanze, soprattutto in vacanza, basta un piccolo sforzo: portarli in paese, il 95% dei Comuni italiani ha attivato il servizio di raccolta differenziata; così si eviterà anche che dalla terra ferma finiscano nei fiumi e nel mare.

Corepla pone anche l'attenzione sul fatto che non tutti i Comuni fanno la raccolta differenziata nello stesso modo: bisogna sempre controllare se la plastica va raccolta da sola o con altri materiali. Svuotare bene il contenuto (non serve lavare) e schiacciare gli imballaggi per ridurne il volume; privarli delle etichette coprenti che ricoprono tutto l’imballaggio, per facilitarne il riciclo.

“L’estate è la stagione delle gite e del relax – commenta il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo – aumentano i momenti di vita all’aria aperta e con questi la necessità di gestire con attenzione i nostri imballaggi. In questo senso, ci è parso utile ricordare a tutti, attraverso le nostre campagne, l’importanza di guardare oltre la prima impressione, immaginando già la nuova risorsa che il nostro rifiuto potrà diventare se facciamo correttamente la raccolta differenziata. Gli eventi dei mesi scorsi e anche le molte recenti, e drammatiche, vicissitudini collegate agli effetti dei cambiamenti climatici ci devono far riflettere sull’importanza vitale di proseguire sulla via dell’economia circolare e della sostenibilità di ogni singola attività umana, anche quella che svolgiamo quando ci occupiamo di gestire correttamente i rifiuti prodotti ogni giorno in famiglia. Non ci stancheremo mai di ripetere che è attraverso il comportamento responsabile di ognuno di noi che si raggiungono i grandi traguardi”.

fonte: www.polimerica.it


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Il Karma decalogo di AvantGrade.com per un web più sostenibile: attenzione ai video meeting, alla casella e-mail e alle foto sullo smartphone


















Se internet fosse una nazione sarebbe nella top five dei paesi più inquinanti. L’Earth Day 2021 diventa occasione per approfondire gli effetti sull’ambiente derivanti da una società iperconnessa. AvantGrade.com, agenzia specializzata in algoritmi e intelligenza artificiale, ha realizzato un Karma decalogo che suggerisce facili comportamenti, utili a diminuire l’impatto sull’ambiente. Piccole attenzioni che possono fare la differenza.

Già da tempo, AvantGrade lavora per sensibilizzare sull’inquinamento prodotto da un utilizzo della rete poco consapevole. Per aiutare aziende e utenti comuni è stato realizzato il Karma Metrix, un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale che quantifica la “performance ecologica” di una o più pagina web ponderando 23 fattori di efficienza dei siti web rispetto alla mediana mondiale.

L’obiettivo del progetto è creare consapevolezza e mettere l’efficienza energetica e l’impatto ambientale al centro dei progetti digital. Proprio attraverso il Karma Metrix è stato realizzato il decalogo di AvantGrade, che permette di risparmiare ogni anno fino a 130 kg di CO2, equivalenti ad un viaggio in auto da Milano a Barcellona.

1) Elimina le foto inutili dallo smartphone - Su 10 foto che hai sullo smartphone, forse 1 merita di essere mantenuta e messa in backup. E le altre? Una sana abitudine: cancella le foto non usate il primo di ogni mese.
2) Visita siti web poco inquinanti - Le pagine web emettono più o meno CO2 in base a come sono state tecnicamente costruite e ottimizzate. Cerca siti che misurano e fanno un monitoraggio sulla CO2 emessa. Copia e incolla l’indirizzo web nello strumento gratuito di sostenibilità web Karma Metrix.
3) File pesanti? Usa piattaforme di scambio - Spedire via chat e e-mail dei mega file consuma molta energia. Meglio usare la nuvola o piattaforme di scambio dati (tipo Wetransfer) che ottimizzano l’energia per il trasferimento dei file cancellandoli dopo pochi giorni.
4) Streaming, ma con attenzione - 30 minuti di streaming su Youtube, Netflix o Fortnite possono arrivare a produrre fino a 59 g di CO2. Ottimizza il consumo di energia evitando di mettere in pausa il video e tenendo attivo lo streaming solo se effettivamente lo stai guardando.
5) Pulisci la casella email - Salva solo le email importanti e cerca di avere una inbox più pulita possibile. Su molti PC e cellulari ci sono valanghe di e-mail che occupano spazio dati sia sul dispositivo che sui server. Il primo di ogni mese fai le pulizie generali e ti sentirai anche più libero mentalmente.
6) Elimina le app che non usi - Le applicazioni che hai sul telefono consumano energia e scambiano dati anche se non le usi. Se è vero che in genere usiamo al massimo una ventina di APP sul mobile, cancella quelle non usate da oltre sei mesi.
7) Web meeting senza video - Con lo smart working sono cresciuti in modo esponenziale i meeting via web con il video attivo, che consuma nel trasferimento molte più energie della modalità audio. Meglio quindi usare la videochiamata solo quando necessario.
8) Più messaggi di testo, meno foto, video e vocali - Con le chat e lo smartphone a portata di mano, stanno aumentando i messaggi con elementi vocali, immagini e video che consumano molto più del semplice testo nel trasferimento dati. Meglio quindi prediligere chat di testo o il buon vecchio SMS, che con i suoi 0,014 grammi di CO2 per singolo messaggio resta la soluzione più eco sostenibile.
9) Un solo backup - Ogni utente ha in media più di un dispositivo tra PC, tablet e smartphone. Non duplicare gli archivi né i backup su più nuvole, non è necessario e raddoppia lo spazio di memoria occupato e dunque il consumo di energia.
10) Meno finestre, meno multitasking - Tanti amanti dell’iper multitasking hanno più dispositivi e finestre aperte nello stesso momento. Se non usate, è consigliabile chiudere le app e le sessioni per ridurre l’energia del dispositivo. Così facendo, non disperderai la tua attenzione da quello che stai davvero facendo.
“La soluzione per salvare il futuro del pianeta dal disastro climatico è modificare le nostre ‘abitudini inquinanti’, anche in tema di tecnologia - commenta Ale Agostini, autore Hoepli e direttore di
AvantGrade.com -. Sappiamo che il web è il 4° paese al mondo per emissioni di CO2: attraverso pochi e semplici accorgimenti nell'uso della tecnologia, ciascuno di noi può ridurre l’inquinamento prodotto dal web e rendere subito l'uso di internet più eco-sostenibile”.

fonte: www.e-gazette.it

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RAEE: i consigli Ecolamp per un corretto riciclo














Il corretto recupero dei RAEE è importante per combattere l’inquinamento e permettere il recupero di alcuni materiali rari. Malgrado questo non si è ancora giunti al riciclo del 100% dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, anche a causa di un non sempre preciso conferimento da parte dei consumatori. Un quadro nel quale hanno fatto il loro ingresso anche alcune “new entry” come gli hoverboard, le chiavette USB, le bici elettriche e le multiprese, recentemente inclusi nell’obbligo di riciclo con l’introduzione il 15 agosto del provvedimento noto come “Open Scope”.
Per aiutare i consumatori a scegliere la via giusta per il riciclo dei RAEE il consorzio Ecolamp ha deciso di diffondere un proprio decalogo contenente informazioni e consigli utili per una buona raccolta dei rifiuti elettronici. Il primo passo è quello di riconoscere correttamente quali elementi sono a tutti gli effetti dei RAEE: si tratta di apparecchi che necessitano di alimentazione elettrica, sui quali è presente anche il simbolo del “bidone barrato” (a indicare la possibilità di riciclo).
Non tutti i RAEE sono uguali, prosegue Ecolamp, quindi ne vanno individuate le caratteristiche e la categoria di appartenenza. Questo perché ciascuna tipologia deve essere conferita in appositi contenitori, così da ottimizzarne il riciclo. Il terzo elemento indicato fa riferimento a quei rifiuti elettronici che possono essere trovati entro le mura domestiche, come ad esempio televisori, monitor, cellulari e smartphone, spazzolini elettrici, frullatori, frigoriferi, bici elettriche, chiavette USB e più in generale apparecchi e strumenti che necessitano di batteria o corrente elettrica.
Esistono però alcune eccezioni, come ad esempio le lampadine a incandescenza e alcuni apparecchi elettromedicali (che potrebbero essere infetti) o strumenti di eccezionali dimensioni o marcatamente ad uso professionale. Una volta individuati i RAEE devono essere tenuti separati dai normali rifiuti e consegnati nelle apposite isole ecologiche del proprio Comune.


È possibile anche conferirli presso i punti vendita di articoli elettrici ed elettronici sfruttando lo scambio equivalente “UnoControUno” o anche senza procedere ad alcun acquisto (UnoControZero), in quest’ultimo caso però bisogna rispettare due condizioni: il rifiuto deve essere di lunghezza inferiore ai 25 cm e il negozio deve disporre di una superficie superiore ai 400 mq. Da evitare assolutamente la cattiva pratica di gettare i RAEE insieme ai rifiuti indifferenziati, come anche il conferirli nei contenitori destinati al vetro o alla plastica.
Una volta conferiti i RAEE verranno trasportati verso gli impianti di trattamento, dove speciali macchinari permetteranno di ricavare i materiali di cui sono composti e li trasformeranno in nuove risorse. Tra questi troviamo metallo, vetro, plastica, motori elettrici, schede elettroniche e minerali rari, o anche sostanze inquinanti come il mercurio (contenuto nelle lampadine a fluorescenza), che verrà in questo modo smaltito in maniera sicura.
fonte: www.greenstyle.it