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Corri anche tu per la qualificazione al Campionato Mondiale di Plogging!

Inaugurata la virtual #ploggingchallenge: in corsa per la prima edizione del World Plogging Championship



La prima edizione del Campionato Mondiale di Plogging, lo sport che unisce la corsa alla raccolta dei rifiuti abbandonati, avrà luogo dal 1 al 3 ottobre 2021 in Valle Pellice, in Piemonte. Mentre per gli atleti professionisti continua la selezione attraverso le gare qualificanti (TMT, Trail EDF Cenis Tour, Alpe Adria Trail, TorX), per i runner amatoriali si apre una nuova sfida tutta virtuale.

L’esclusiva #ploggingchallenge selezionerà 30 runner che prenderanno parte al Campionato, sfidando così i professionisti e le professioniste della disciplina. Questa doppia modalità di partecipazione permetterà così a chiunque di mettersi in corsa per l’ambiente. Ma come funziona?


Dopo essersi registrati sul sito www.ploggingchallenge.com e aver creato il proprio profilo personale, sarà possibile inserire ogni sessione di allenamento effettuata. Basterà caricare una foto delle specifiche tecniche del percorso effettuato (distanza percorsa, dislivello e tempo impiegato, come mostrato da app e dispositivi appositi) e una foto dei rifiuti raccolti. È necessario che questi siano posti ordinatamente, in modo da agevolare agli organizzatori il conteggio della CO2 risparmiata. Il risultato atletico e l’impatto ambientale saranno i due fattori che determineranno il punteggio del corridore, segnalato nella classifica parziale aggiornata regolarmente.

Al termine della fase di selezione, il 5 settembre, saranno resi noti i nomi dei 30 runner che si sono aggiudicati un pettorale, e che potranno così partecipare al World Plogging Championship (WPC) insieme agli atleti selezionati tramite le gare qualificanti.

L’impegno per l’ambiente sarà infine riconosciuto a livello europeo, registrando ogni sessione individuale come azione di plogging all’interno della campagna europea di sensibilizzazione Let’s Clean Up Europe.

fonte: www.envi.info



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Basta mozziconi a terra, al via la campagna #seiunsupereroe










In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente dello scorso 5 giugno, l’associazione Assomozziconi ha dato il via ad una nuova e singolare campagna di comunicazione ambientale: #seiunsupereroe, parte del progetto europeo Let’s Clean Up Europe. Presentata a Firenze, l’obiettivo è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’annoso problema dei mozziconi di sigaretta dispersi nell’ambiente. Abbiamo intervistato Tiziano Brembilla, Presidente di Assorecuperi e Vicepresidente di Assomozziconi.

Tiziano Brembilla

Salve Tiziano, in cosa consiste l’iniziativa da voi promossa?

Assomozziconi ha progettato questa nuova campagna di sensibilizzazione indirizzata ai fumatori. Vogliamo lanciare un messaggio diverso e nuovo. Mentre fino ad oggi gran parte delle campagne che affrontano il problema si è concentrata sull’organizzare giornate dedicate alla raccolta dei mozziconi, il nostro obiettivo è invece quello di convincere le persone a modificare a monte l’abitudine di abbandonarli dove capita, educandole a riporre il mozzicone negli appositi contenitori.

Più nel dettaglio, con quali mezzi e con quali modalità avete scelto di comunicare la campagna?

Per promuovere questo messaggio abbiamo pensato alla produzione di un brano musicale, interpretato da giovani, con un messaggio ben chiaro: “sei un supereroe se non mi lasci qua”, riferito al mozzicone. Abbiamo poi amplificato il messaggio con un video, sempre interpretato da ragazzi, i quali, in vari momenti della giornata, vengono sensibilizzati a non buttare il mozzicone a terra proteggendo la propria città.

Un messaggio studiato e creato da giovani menti che vogliono mandare un messaggio ai loro coetanei attraverso il loro stesso linguaggio: la musica, i video, i social.





Il problema dell’inquinamento da mozziconi di sigaretta è un problema annoso. Quale si stima sia il suo impatto sull’ecosistema urbano?

Non c’è solo il problema dell’inquinamento dell’ambiente, che comunque non è da sottovalutare. Il mozzicone buttato in strada spesso finisce nei tombini di raccolta delle acque, da lì va nelle fogne e poi corre sempre più veloce fino a raggiungere il mare. Qui diventa cibo per i pesci, che scambiano questi piccoli rifiuti come possibili fonti nutritive, e in definitiva entra quindi nella rete alimentare. Le sostanze che costituiscono i mozziconi finiscono così sulle nostre tavole e nel nostro corpo.

Poi c’è l’aspetto del decoro delle nostre città. In Italia abbiamo le città più belle del mondo, ma sono anche le più sporche, dove troviamo mozziconi ovunque: alle fermate dei bus, dei treni, fuori dai bar, sui marciapiedi. I turisti che vengono a vedere i nostri monumenti, le nostre opere d’arte uniche al mondo, passeggiano per le città e di sicuro non sono felici di vedere questo spettacolo indecoroso.

Avete avuto già qualche riscontro positivo? La campagna sta avendo i risultati attesi?

Abbiamo lanciato la campagna il 5 giugno, a Firenze. È stato un successo, dalla Piazza San 
Firenze, luogo della manifestazione, sono passati tantissimi giovani che hanno apprezzato e si sono uniti ai protagonisti della campagna per festeggiare con loro l’iniziativa. Abbiamo inoltre distribuito gratuitamente più di 1.500 porta-mozziconi portatili, è stato un vero successo. Dopo la manifestazione di Firenze abbiamo ricevuto numerose richieste di sindaci che vorrebbero che questa manifestazione si ripetesse anche nelle loro città. Stiamo cercando di organizzarci al meglio per poter raggiungere più centri urbani possibili.



Assomozziconi, ci ricorda infine Brembilla, è un’associazione costituita da Assorecuperi e Fit, Federazione Italiana tabaccai, nata con lo scopo preciso di promuovere iniziative al fine di affrontare il triste problema delle “cicche” buttate a terra.

fonte: www.envi.info/

 

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Al via la call to action di LCUE: iscrivete le vostre azioni di plogging o pulizia del territorio!

Dal 9 maggio al 28 novembre torna Let’s Clean Up Europe (LCUE), la campagna europea di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti. Ecco le novità dell’edizione 2021.



















La campagna europea di pulizia Let’s Clean Up Europe è promossa dalla SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti), iniziativa nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea, con l’obiettivo prioritario di generare coscienza collettiva sulla riduzione, sul riuso e sul riciclo dei rifiuti. L’edizione 2021 sarà caratterizzata da molte novità, innanzitutto a partire dal periodo: la call to action durerà infatti dal 9 di maggio fino alla fine di novembre. Per la prima volta sarà inoltre possibile organizzare azioni di plogging, pratica sportiva che coniuga la corsa e la raccolta dei rifiuti abbandonati per strada. Queste novità permetteranno di diffondere maggiormente il messaggio di LCUE, coinvolgendo un pubblico più vasto.

La segreteria organizzativa è affidata ad AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) su mandato del Comitato Promotore Nazionale, composto da: Ministero della Transizione EcologicaRegione SicilianaCittà metropolitana di TorinoAnciUtilitaliaLegambiente e CNI Unesco.

Let’s Clean Up Europe, cornice europea all’interno della quale è possibile iscrivere le proprie azioni di pulizia, consente di usufruire di materiale comunicativo ed organizzativo utile alla progettazione di eventi di clean-up nel territorio. Le linee guida includono così indicazioni sugli strumenti necessari e sulle direttive da rispettare, affinché la cura del territorio sia accompagnata dalla sicurezza dei cittadini impegnati nella raccolta dei rifiuti in strada. I partecipanti dovranno individuare, raccogliere e differenziare il littering, termine con cui vengono indicati tutti quei piccoli oggetti lasciati a terra dall’uomo.

Il webinar di lancio della campagna

L’obiettivo è quello di ripulire il territorio, ma anche di prendere consapevolezza della quantità di littering presente e di quanto un’azione collettiva e coordinata possa fare la differenza. Per questi motivi, LCUE quest’anno dura da maggio fino alla fine di novembre, per permettere a tutti di organizzare eventi di pulizia, compatibilmente con le condizioni climatiche, le restrizioni dovute alla pandemia e le peculiarità della zona.

Tutti siamo quindi invitati a partecipare a questa call to action e a diffondere l’evento e le modalità di iscrizione ad associazioni, singoli, gruppi sportivi e di volontariato, perché unendo gli sforzi a livello comunitario, l’effetto raggiunto diventi tangibile e efficace.

fonte: www.envi.info

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Dal 23 al 29 aprile, lungo un percorso di 416 km, l’eco-atleta Roberto Cavallo correrà per sensibilizzare contro l’abbandono dei rifiuti, monitorando la qualità dell’aria.

 









Dal 2015, Roberto Cavallo corre per sensibilizzare contro l’abbandono dei rifiuti con il progetto “Keep Clean and Run”. Dopo aver attraversato i luoghi teatro della Grande Guerra nella passata edizione, quest’anno si è deciso di mantenere il filone della “pace”, promuovendo questa missione lungo la linea gotica: da Montignoso fino a Rimini, percorrendo l’Appennino.

L’evento avrà luogo dal 23 al 29 aprile, diventando così anche un’occasione per ricordare il settantaseiesimo Anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La conferenza stampa di presentazione, tenutasi il 13 aprile, ha svelato in anteprima le sette tappe di questa corsa per l’ambiente. Presenti l’Onorevole Ilaria Fontana, sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica, e ovviamente il protagonista del KCR, Roberto Cavallo – con la moderazione di Silvano Gadin, giornalista di Eurosport.

Keep Clean and Run è una lotta attiva contro il degrado e l’abbandono dei piccoli rifiuti nell’ambiente, che dall’entroterra arrivano al mare ed entrano nella nostra catena alimentare. Ricordando le parole di Don Pino de Masi nel documentario “Immondezza”, secondo cui «un luogo pulito è in pace», Roberto Cavallo, il coach Roberto Menicucci e tutta la squadra andranno nei luoghi della Seconda guerra mondiale ad attuare azioni di pulizia. Da Montignoso in Toscana, attraverseranno Pescaglia, Pievepelago, Abetone Cutigliano, Alto Reno Terme, Marzabotto, Borgo San Lorenzo, Bagno di Romagna, per arrivare giovedì 29 aprile in Emilia-Romagna a Rimini.

Un percorso lungo 416 km, durante il quale verrà anche monitorata la qualità dell’aria grazie allo strumento Flow 2, sviluppato dall’azienda “Plume Labs”, partner tecnico del KCR. Un dispositivo di appena 70 grammi in grado di misurare ad elevata precisione temperatura, umidità relativa e livello di concentrazione delle particelle inquinanti PM1, PM2,5, PM10, NO2 e VOCs.

L’evento verrà diffuso sui canali social Instagram, Facebook e Twitter, con un ulteriore e importante contributo di Nicolò Balini. Fotografo e videomaker bergamasco, dal 2012 col suo canale “Human Safari” è diventato un punto di riferimento del settore travel di YouTube Italia. Il 27 aprile, durante la quinta tappa, passerà un’intera giornata al KCR per testimoniare questo viaggio lungo l’Appennino tosco-emiliano, raccontando sui suoi canali l’ambiente e l’importanza di combattere l’abbandono dei rifiuti.


Roberto Cavallo: «Abbiamo deciso di proseguire l’impegno dello scorso anno, ovvero correre abbinando il messaggio ecologico a quello della pace. Come ha detto Papa Francesco, dobbiamo pensare ad un’ecologia integrale, nella quale tutto è connesso e per questo serve anche un nuovo umanesimo. Raccogliere un rifiuto gettato a terra è un gesto rivoluzionario, perché ci obbliga a tenere la testa dalla parte giusta, a superare l’indifferenza e a fare i conti con la sospensione del giudizio. Raccogliere un rifiuto a terra significa salvare un altro essere vivente, significa creare le condizioni per un clima di pace: una nuova liberazione»

La Sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica, Onorevole Ilaria Fontana, ha introdotto il tema nel corso della conferenza stampa del 13 aprile ricordando l’Accordo di Programma stipulato nel 2018 dal Ministero con AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) per il coordinamento della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e del Let’s Clean Up Europe. Una sincera e leale collaborazione tra il mondo associativo e le istituzioni per supportare queste iniziative di sensibilizzazione:

«Eventi come il Keep Clean and Run ci raccontano come il “fare” sia l’esempio migliore da dare alle nuove generazioni, sono esempi di cittadinanza attiva. Ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nelle nostre città, nei mari, nelle foreste e sulle spiagge: questa consapevolezza ci fa capire l’urgenza. L’unico modo per contrastare tale fenomeno è fare rete e in questo le istituzioni devono collaborare con i cittadini e farsi promotori delle iniziative che possono sensibilizzare il grande pubblico sul tema. L’ambiente in questo periodo storico è finalmente tornato al centro dell’agenda politica ma, soprattutto per quanto riguarda i rifiuti, c’è ancora un gap culturale da colmare».

L’evento di presentazione si è concluso con la dichiarazione di Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit:

«UniCredit è orgogliosa di sostenere anche l’edizione 2021 di Keep Clean and Run: un’iniziativa che punta a rafforzare la consapevolezza e il senso di responsabilità che ognuno di noi deve avere per la salvaguardia dei singoli territori e del Pianeta. Il nostro Gruppo condivide in pieno questo obiettivo e lo persegue impegnandosi per favorire i processi di cambiamento sociale e di transizione verde, integrando i fattori legati alla sostenibilità nei processi decisionali della Banca. Così operiamo nel rispetto dei nostri valori, diffondendoli e aumentandone l’impatto sulla comunità».

Roberto Cavallo ha potuto infine rispondere alle curiose domande su questo evento unico in Italia, riservando per il futuro sogni e prospettive per rendere il Keep Clean and Run un’iniziativa sempre più ampia e diffusa. L’auspicio è quello di uscire da questa pandemia e di correre sempre più lontano per ripulire il mondo e far fronte ad un problema che, come giustamente ricordato dall’Onorevole Fontana, è globale e come tale deve essere affrontato.

fonte: www.envi.info/



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LET’S CLEAN UP EUROPE: c’è tempo fino al 15 giugno per registrare la propria azione di clean-up!

C’è ancora tempo per iscrivere la propria azione e partecipare alla sesta edizione di Let’s Clean Up Europe, la campagna europea contro il littering e l’abbandono dei rifiuti (http://www.ewwr.eu/lets-clean-up-europe) che si terrà fino al 30 giugno 2019 con un focus di date centrali comprese tra il 10 e il 12 maggio. A darne notizia è il coordinatore della campagna, l’Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale (AICA) insieme al Comitato Promotore italiano composto da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Utilitalia, CNI Unesco, Anci, Città Metropolitana di Torino, Città Metropolitana di Roma Capitale, Regione Sicilia e Legambiente.
Fino al 15 giugno, tutti coloro che vorranno proporre e organizzare, sull’intero territorio nazionale, azioni di raccolta e pulizia straordinaria dei rifiuti, hanno tempo per iscrivere la propria azione. Partecipare a Let’s Clean Up Europe è semplicissimo: basta visitare il sito https://www.envi.info/lcue-2019/ e cliccare sul link per accedere alla scheda di registrazione, che da diversi anni è esclusivamente on-line.
A Let’s Clean Up Europe possono aderire istituzioni ed enti locali, associazioni di volontariato, scuole, gruppi di cittadini, imprese e ogni altra tipologia di enti. Gli organizzatori sono invitati a raccogliere immagini o video dei volontari in azione anche attraverso i social network (Let’s Clean Up Europe è su Twitter e Facebook, hashtag #cleanupeurope).
Quest’anno le azioni si concentreranno dal 10 al 12 maggio, con la possibilità di organizzare attività per tutto il periodo compreso tra il 1 marzo e il 30 giugno, per garantire la massima partecipazione possibile.
L’Italia è uno dei paesi europei che aderiscono all’iniziativa grazie al coordinamento del Ministero dell’Ambiente e al Comitato Promotore italiano che organizza la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti da ormai 10 anni.
In Italia LCUE è resa possibile grazie al contributo di CONAI, Comieco, Ricrea, Cial, Coreve e Corepla.
L’anno scorso l’Italia ha registrato 378 azioni di pulizia straordinaria del territorio sotto il cappello di LCUE: un ottimo risultato che l’edizione 2019 spera però di superare!
Per ulteriori informazioni: serr@envi.info

fonte: www.envi.info

Una discesa del Tevere a rifiuti zero

Muovere una carovana di un centinaio di persone con tutto il seguito e farlo cercando di minimizzare l’impatto ambientale complessivo, secondo i criteri dell’economia circolare, è una sfida che merita. Il Coordinamento Rifiuti Zero Umbria (CRURZ) l’ha raccolta!



Muovere una carovana di un centinaio di persone con tutto il seguito e farlo cercando di minimizzare l’impatto ambientale complessivo, secondo i criteri dell’economia circolare, è una sfida che merita. Il Coordinamento Rifiuti Zero Umbria (CRURZ) l’ha raccolta sapendo che è solo un punto di partenza, sempre perfettibile, ma ha trovato nel soggetto promotore, www.tibertour.com, una grande sensibilità ancora poco diffusa.

La 40a edizione della Discesa Internazionale del Tevere (DIT) partirà il 25 Aprile da Città di Castello e dopo le tappe umbre di Umbertide, Pretola, S. Angelo di Celle, Deruta-Casalina e quelle laziali di Orte, Ponzano Romano e Nazzano Romano arriverà il 1° Maggio a Roma presso il Ponte Tor di Quinto-Ponte Marconi; con un’appendice al mare di Fiumicino il 12 maggio.

Grazie alla ferma intenzione di minimizzare il loro impatto i partecipanti hanno adottato alcune opzioni virtuose a cominciare dai saponi scelti per l’igiene personale e il bucato nei giorni della discesa che saranno solidi onde evitare le microplastiche contenuti in quelli liquidi; le bottiglie di plastica per l’acqua sono vietate, al loro posto quelle in acciaio inox riempite con acqua del rubinetto; c’è il divieto di usare ogni altro oggetto monouso; anziché gadget come ricordo si avrà un timbro con inchiostro per tessuti su una t-shirt usata; su due piattaforme digitali, una pubblica, “freecycle romaitaly”, e l’altra dedicata al gruppo si scambiano e riutilizzano attrezzature e abbigliamento.
Inoltre, prima ancora che intervenisse il CRURZ, i discesisti avevano già deciso di portare un kit individuale per i pasti di gruppo composto da un bicchiere e posate lavabili, perciò è stato facile convincerli ad aggiungere anche la ciotola, al posto dei piatti biodegradabili/compostabili serviti con le porzioni standard, e il costo del noleggio dei piatti in ceramica è stato impiegato per migliorare qualità e quantità del cibo acquistato anche sfuso direttamente dal produttore. In questo modo si eviterà lo spreco alimentare generato dalle porzioni standard perché ognuno si servirà da solo, il surplus di pane servirà per fare la pulizia della ciotola e il panino per il giorno dopo con gli avanzi. Il commento di Roberto Crosti, uno degli storici organizzatori, è stato: il kit per mangiare è come quello adottato nelle prime edizioni della discesa. Bene, significa che era già una buona pratica da recuperare oggi che finalmente abbiamo compreso la follia del modello “usa e getta”.
Con queste scelte virtuose la Discesa si guadagna il patrocinio #plasticfree del Ministero dell’Ambiente e la partecipazione all’evento “Let’s Clean Up Europe”. La sperimentazione di queste pratiche sarà proposta in altri eventi sportivi su fiumi e laghi secondo le intenzioni manifestate dal referente della UISP Acquaviva Gianni Russo.
Al termine della discesa il CRURZ ha proposto un questionario di autovalutazione sui comportamenti organizzato in tre blocchi riguardanti la mobilità, l’oggettistica e le pratiche di riduzione, riuso, riciclo. Il giudizio in base al punteggio prevede quattro livelli di sensibilità ambientale a rifiuti zero definiti da un giudizio crescente a partire da Auguri!, Forza! Complimenti! Modello! Perché si può imparare qualcosa anche con la leggerezza del gioco, commenta Anna Rita Guarducci presidente del CRURZ. E Buona Discesa a Rifiuti Zero!
info
fonte: https://www.terranuova.it

Anna Rita Guarducci alla Presentazione della 40° Discesa del Tevere 2019


Intervento di Anna Rita Guarducci (Presidente del Cru_rz) alla Presentazione della 40° Discesa Internazionale del Tevere 2019 - 25 aprile - 1 maggio 2019



@Cru_rz #RifiutiZeroUmbria #DiscesaInternazionaleDelTevere

Let’s Clean Up Europe 2018: si apre il photo contest!























Negli ultimi mesi migliaia di persone hanno partecipato all’evento Let’s Clean Up Europe, edizione 2018, che vede azioni di clean-up svolgersi lungo tutto il periodo primaverile.
Attraverso la campagna, centinaia di suggestive foto ispirate alle azioni di pulizia sono state scattate dai partecipanti in tutte le nazioni europee coinvolte e sono poi state condivise sui social, incarnando un impegno incessante contro il litteringe raggiungendo un ampio pubblico sensibilizzando alla prevenzione dei rifiuti.
Per rafforzare ulteriormente il messaggio della sensibilizzazione anti-littering, AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) ha lanciato il Facebook Photo Contest, che cerca di ampliare la campagna aumentando il livello di attenzione pubblico e il prendersi cura dell’ambiente.
Ecco le scadenza per quanto riguarda il contest:
  • Dal 1 al 31 Luglio 2018: invio foto
I partecipanti possono inviare la foto della propria azione (una per azione!) attraverso messaggio privato alla pagina Facebook di Let’s Clean Up Europe – Official (via Facebook Messenger) corredata dalle seguenti informazioni: nome dell’azione, nome dell’action developer e luogo di implementazione.
  • Dal 1 al 31 Agosto 2018: votazione
Tutte le foto inviate verranno pubblicate su Facebook in un album chiamato “#LCUE2018 Photo Contest”, che le persone potranno votare mettendo il proprio “Like”. La foto che raccoglierà più “Mi Piace” sarà la foto vincitrice.
Prima di inviare la foto è importante sapere:
  • Di essere proprietari della foto e di avere il consenso delle persone ritratte nella stessa!
  • Inviando la foto, acconsentirete che questa venga condivisa sulla pagina Facebook della campagna e suoi materiali comunicativi di LCUE e SERR.
Il vincitore del contest riceverà in omaggio un gadget legato alla campagna e verrà intervistato da Envi.info.
Ora ricordate di inviare la vostra foto (gareggiano tutti i paesi europei che hanno partecipato alla campagna) e non dimenticate di votare!
fonte: www.envi.info

Plastica negli oceani: dallo spazio la prima mappa completa


















La presenza di plastica negli oceani è una delle problematiche ambientali di più urgente attualità. Un dato su tutti conferma la gravità della questione. Nel bel mezzo del Pacifico, nel corso degli anni, si è formata un’immensa isola di spazzatura, nota a livello globale come Pacific Trash Vortex. Secondo le stime correnti, illustrate su Scientific Reports, questo vortice di rifiuti è in continua crescita e risulta molto più grande di quanto calcolato con i dati precedenti. Pur essendo difficile valutarne con esattezza l’estensione, gli scienziati ritengono che l’isola di immondizia possa coprire circa 1,6 milioni di km²: una cifra 16 volte più grande della stima antecedente.
Un aiuto prezioso per poter calcolare con crescente precisione la portata dei rifiuti plastici negli ambienti oceanici proviene dalla tecnologia satellitare.

La mappa completa della plastica negli oceani

Da settembre 2017, è in fase di sviluppo la prima mappa spaziale completa della plastica negli oceani. Grazie a questo progetto, basato sui satelliti Sentinel del programma Copernicus promosso da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea, si potrà andare a caccia delle milioni di tonnellate di plastica che ogni anno vengono gettate nelle acque oceaniche, provocando danni irreparabili alla fauna marina ed entrando nella catena alimentare.
I primi risultati dell’inizativa, coordinata dal ricercatore italiano Paolo Corradi, sono stati presentati nel corso della Sixth International Marine Debris Conferenceandata in scena a San Diego, negli Stati Uniti.








Scopo del progetto – ha commentato Corradi – è valutare la fattibilità di misure ottiche dirette dei rifiuti di plastica fatte con l’aiuto dei satelliti. Sembrerebbe impossibile, ma ci sono ragioni per credere che si possa fare, almeno per certe concentrazioni“.
Le immagini rilevate dai satelliti vengono in seguito confrontate con quelle ottenute dagli aerei e da terra.

Plastica negli oceani: un problema globale da affrontare con le nostre scelte consapevoli

Studi scientifici, ricerche, rilevamenti svolti da associazioni ambientaliste: i dati raccolti di mese in mese dimostrano con sempre più schiacciante evidenza come l’inquinamento causato dalla plastica sia un problema mondiale e come il nostro rapporto con questo materiale debba necessariamente cambiare. Molto si può fare adottando uno stile di vita più sostenibile, riducendo l’uso della plastica, evitando la pessima abitudine all’usa e getta, preferendo materiali eco-friendlyper i nostri oggetti e per il nostro abbigliamento.
Per dare un ulteriore contributo, chiunque di noi può anche partecipare attivamente ad azioni di pulizia del nostro ambiente: dalle spiagge ai boschi, dalle città ai fiumi, vittime del triste fenomeno del littering, l’abbandono in natura di rifiuti di plastica e non solo.
Un’ottima opportunità per metterci alla prova con azioni concrete può essere in occasione della campagna europea Let’s Clean Up Europe, attualmente in corso fino al 30 giugno 2018. Ricordiamo che le iscrizioni sono aperte fino al 4 maggio. Non ci resta che partecipare, dando il nostro importante contributo per migliorare l’ambiente.
fonte: http://www.ehabitat.it

Plogging, quando la corsa fa bene anche all'ambiente















L'ultima frontiera del fitness outdoor arriva dalla Svezia e, non a caso, è ecofriendly. Si chiama plogging, dall'unione delle parole running e "plocka upp" (che in svedese significa raccogliere), e consiste nel correre e raccogliere i rifiuti trovati a terra. I plogger, runner che al classico abbigliamento da corsa aggiungono zaini e buste per i rifiuti, attraversano città e boschi cercando e differenziando cartacce, plastica, lattine, mozziconi di sigaretta. Dal 2017, anno in cui a Stoccolma un gruppo di amici ha lanciato l'iniziativa, il plogging si è diffuso un po' in tutto il mondo. E in Italia c'è chi ha giocato di anticipo. Dal 2015 l'agronomo e saggista Roberto Cavallo organizza la eco-maratona "Keep Clean and Run", per ripulire correndo le strade delle città. Quest'anno l'evento, che fa parte della campagna europea "Let's Clean Up Europe!", si svolgerà in bicicletta per ripulire dai rifiuti ben 969 chilometri di strade, dalla Puglia al Veneto: partenza il 12 aprile da Bari e arrivo il 19 aprile a Chioggia





fonte: https://video.d.repubblica.it