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Svelati i primi mattoncini LEGO fatti con plastica riciclata

La LEGO ha presentato un nuovo prototipo creato a partire dal riciclo delle bottiglie in PET. L’azienda continuerà a testare e sviluppare la formulazione per un anno, valutando quindi se passare alla fase di produzione pilota



La celebre azienda danese di costruzioni in scatola vuole alleggerire la sua impronta ambientale. E per farlo presenta oggi i primi mattoncini LEGO in plastica riciclata. Non si tratta ancora di un prodotto fatto e finito, ma il prototipo rappresenta indubbiamente un sensibile passo avanti per la strategia di sostenibilità adottata dal Gruppo. E già oggi il risultato è in grado di soddisfare molti dei requisiti di qualità, sicurezza e gioco essenziali ai fini delle vendita.

Frutto di tre anni di studi e ricerche da parte di un nutrito gruppo di chimici e ingegneri, i nuovi mattoncini LEGO sono figli di uno dei rifiuti plastici più diffusi: le bottiglie in PET o polietilene tereftalato. Per arrivare a questo prototipo, le oltre 150 persone che stanno lavorando su nuove soluzioni sostenibili per l’azienda, hanno testato più di 250 varianti di materiali PET e centinaia di altre formulazioni. Un impegno premiato ora dal risultato. I prototipi sono stati realizzati a parte da polietilene tereftalato riciclato proveniente da fornitori statunitensi che utilizzano processi approvati dalla Food & Drug Administration e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). L’innovativo processo, oggi in attesa di brevetto, utilizza una tecnologia di composizione su misura per mescolare il polimero riciclato con additivi rinforzanti.

In media, una bottiglia di plastica da un litro fornisce materia prima seconda sufficiente per dieci mattoncini LEGO 2 x 4 (dimensioni 11.4mm x 31.8mm). Ma, per ora, parlare di mercato è prematuro. L’azienda si è data ancora un anno per migliorare e testare la formula. Quindi valuterà se passare o meno alla fase di produzione pilota.

La strategia di sostenibilità della LEGO

Nel frattempo, però, la più ampia strategia di sostenibilità procede spedita. Nel 2018 il Gruppo ha iniziato a produrre alcuni elementi, come foglie, cespugli e alberi giocattolo, in biopolietilene (bio-PE). Il polimero è ottenuto da canna da zucchero di provenienza sostenibile e certificata, ma attualmente non risulta adatto a creare pezzi più duri e forti come gli iconici mattoncini LEGO.

Due anni più tardi la società ha annunciato la progressiva rimozione della plastica monouso dalle sue scatole, annunciando l’investimento di 400 milioni di dollari per accelerare le iniziative di sostenibilità e responsabilità sociale fino 2023. “Ci impegniamo a fare la nostra parte nella costruzione di un futuro sostenibile per generazioni di bambini”, ha commentato vicepresidente della responsabilità ambientale di LEGO Group, Tim Brooks. “Vogliamo che i nostri prodotti abbiano un impatto positivo sul pianeta, non solo con il gioco che ispirano, ma anche con i materiali che utilizziamo. Abbiamo ancora molta strada da fare per il nostro viaggio, ma siamo soddisfatti dei progressi compiuti”.

fonte: www.rinnovabili.it


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Plastica, Lego anticipa l’addio ai sacchetti

Plastica: Lego potrebbe anticipare l'addio ai sacchetti dei mattoncini, preferendo soluzioni in carta completamente riciclabili.




La lotta all’inquinamento da plastica passa anche per i giocattoli e Lego, l’azienda che produce i famosi mattoncini colorati, è pronta a rendere i suoi prodotti sempre più sostenibili. Tanto che il gruppo potrebbe anticipare la dismissione dei sacchetti di plastica che contengono i pezzi dei loro giocattoli. Ad annunciarlo è Bloomberg, in un recente aggiornamento sull’azienda.

Da tempo Lego sta studiando nuove strade per rendere i suoi mattoncini più amici dell’ambiente. Fra le varie ipotesi in campo vi è l’uso di plastica di origine vegetale e completamente vegetale, la cui produzione è già stata avviata per alcuni elementi come alberelli e fiori. Ma anche il ricorso a un packaging completamente riciclabile.

Plastica, Lego e l’addio ai sacchetti

L’intenzione di abbandonare i sacchetti di plastica che contengono i mattoncini, in favore di soluzioni in carta completamente riciclabile, è stata annunciata da Lego lo scorso anno. Inizialmente il gruppo ha previsto una deadline al 2025 per la transizione di tutte le sue confezioni, ma sembra che il traguardo possa essere raggiunto con largo anticipo. Niels B. Christiansen, CEO della società, ha infatti affermato in una recente intervista:

La transizione sta andando molto bene, anche se siamo ancora agli stadi di prova. È un lungo processo che richiede modifiche e aggiustamenti nei nostri impianti, ma Lego sta procedendo bene, stiamo più che rispettando le nostre tempistiche.

Poiché la fase di trial sta procedendo senza intoppi, e addirittura in modo più veloce rispetto alle tempistiche prefissate, Bloomberg si dice certa di un anticipo dei nuovi sacchetti di carta amici dell’ambiente.

La società ha investito più di 400 milioni di dollari per i suoi piani ambientali, per rispettare tutte le deadline prefissate per il 2020. Il nodo più difficile sembra quello dei mattoncini, ovvero sviluppare una plastica vegetale che garantisca le stesse performance degli attuali giocattoli:

Dobbiamo sviluppare un prodotto che abbia tutte le caratteristiche degli attuali mattoncini. Deve essere resistente e durare molti anni, deve essere sicuro e non appuntito in caso di rottura, deve sopportare differenti temperature e deve essere chimicamente sicuro.

Nel frattempo, gli impianti potrebbero diventare carbon neutral addirittura entro la fine di quest’anno, così come spiega sempre Bloomberg.

Fonte: Bloomberg


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Lego, addio alla plastica: solo sacchetti di carta per gli imballaggi

Addio alla plastica per le confezioni di Lego: è questo l'annuncio del produttore degli iconici mattoncini, tutti i sacchetti saranno di carta.




Addio alla plastica da imballaggio. È questa la novità annunciata da Lego, l’azienda nota per i suoi iconici mattoncini. La società ha infatti confermato un piano per eliminare tutti gli involucri in plastica, preferendo invece soluzioni in carta. Una decisione importante, all’interno di un piano più ampio di investimenti per rendere l’universo dei giocattoli sempre più sostenibile.

A partire da inizio 2021, le confezioni di Lego non conterranno più sacchetti in plastica per raccogliere e suddividere i mattoncini. In alternativa, vi saranno delle confezioni in carta: ugualmente efficaci, ma del tutto amiche dell’ambiente. Il progetto rientra in un piano di investimento di 400 milioni di dollari per migliorare la sostenibilità del gruppo nei prossimi tre anni.

Lego lavora ormai da tempo per rendere le proprie operazioni sempre più verdi. Da diversi anni ha annunciato test e sperimentazioni per la creazione di mattoncini realizzati con materiali biodegradabili. Un traguardo non semplice da raggiungere, tuttavia in vista di realizzazione nei prossimi anni.

Nel frattempo, l’azienda ha deciso di eliminare la plastica aggiuntiva nei propri prodotti, come appunto quella impiegata per le confezioni. Così ha spiegato Tim Brooks, vicepresidente della Environmental Responsibility di Lego:

Riceviamo molte lettere dai bambini, i quali ci chiedono perché usiamo ancora plastica monouso nelle nostre confezioni. Questa domanda ci ha ispirati al cambiamento. Il progetto è parte di obiettivi più ampi per rendere tutto il nostro packaging sostenibile entro il 2025.
Un risparmio del 10%

La dismissione degli involucri in plastica porterà Lego a risparmiare 5.000 tonnellate di questo materiale ogni anno. Si tratta del 10% di tutto il fabbisogno annuale dell’azienda, una porzione decisamente rilevante per un gruppo che basa i propri prodotti proprio sulla plastica.

Per produrre mattoncini, ogni anno Lego impiega 90.000 tonnellate di plastica. Una quantità importante, anche se differente rispetto a sacchetti e involucri. Mentre questi ultimi sono usa e getta, i mattoncini sono progettati per durare nel tempo e garantire un continuo riutilizzo. Tanto che il meccanismo di attacco odierno è pienamente compatibile con mattoncini prodotti anche più di 40 anni fa.

Questo non ha però impedito al gruppo di pensare più in grande e, come già anticipato, sono in corso di sperimentazione alternative vegetali o biodegradabili proprio per i mattoncini.

Fonte: CNN

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Lego promuove il riuso dei giocattoli

Avviato negli Stati Uniti il programma pilota Replay, per dare una nuova vita ai popolari mattoncini in ABS previa selezione e una accurata pulizia.




Combina in modo virtuoso sostenibilità ambientale e filantropia il nuovo progetto Replay lanciato come programma pilota negli Stati Uniti dal gruppo danese Lego.

Invece di essere buttati via quando non più utilizzati dai bambini, gli iconici mattoncini in ABS potranno essere restituiti per posta al produttore - senza alcuna spesa per l'utente -, che li donerà a progetti benefici attraverso alcune associazioni no-profit, dopo averli attentamente selezionati, esaminati manualmente e ricondizionati attraverso un’accurata pulizia.

Questo processo - afferma il gruppo danese - è possibile perché i mattoncini Lego sono realizzati con materiali durevoli e di alta qualità, progettati per essere utilizzati per generazioni.
"Sappiamo che normalmente le persone non gettano via i loro mattoncini Lego - afferma Tim Brooks, vice presidente con delega alla Responsabilità Ambientale del gruppo -. La stragrande maggioranza li trasmette ai propri figli o ai nipoti. Ma qualcuno ci ha chiesto se vi fosse un modo sicuro per smaltirli o donarli. Con Replay, forniamo una soluzione facile, sostenibile e con un benefico impatto sociale”.


Un team della Lego ha lavorato tre anni per mettere a punto il programma Replay, per garantire massimi standard di qualità e sicurezza, nel rispetto delle norme statunitensi. Si è poi rivolto a Give Back Box, associazione benefica che ogni anno recupera e ricicla 11 milioni di tonnellate di abbigliamento, calzature e altri prodotti tessili inutilizzati, altrimenti destinati alla discarica.

Infine, Teach For America riceverà la maggior parte dei mattoncini rigenerati e li distribuirà in migliaia di aule in tutto il paese. Una parte dei giocattoli sarà donata all'associazione Boys & Girls Clubs of Boston per i programmi di doposcuola.

Entrambe le organizzazioni non profit riceveranno le prime spedizioni nel novembre di quest'anno. Una volta completato il progetto pilota, nella primavera del 2020, il Gruppo Lego valuterà una possibile estensione di Replay ad altri paesi.

fonte: www.polimerica.it

Lego dice addio alla plastica: i mattoncini saranno realizzati in bioplastica ecologica

Anche le grandi aziende non restano a guardare. LEGO ha reso nota l’intenzione di utilizzare bioplastiche ecologiche e di origine naturale per fabbricare i suoi mattoncini da costruzione. La priorità dell’azienda è focalizzata verso il rispetto per l’ambiente.





L’azienda danese LEGO già dal 2012 era alla ricerca di soluzioni valide per dire no alla plastica con l’impegno di trovare entro il 2030 delle alternative sostenibili.
Dopo quasi sessant’anni di attività, nel corso dei quali la storica azienda ha utilizzato unicamente un tipo di plastica a base di petrolio, nota come ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene) sta cercando di mettere a punto procedimenti innovativi a basso impatto ambientale.
Foglie, cespugli e alberi, già dallo scorso anno, sono realizzati in plastica a base vegetale proveniente dalla canna da zucchero. “Non possiamo dire che ispiriamo e sviluppiamo i costruttori di domani se stiamo rovinando il pianeta“, le Tim Guy Brooks, capo del dipartimento per la sostenibilità ambientale di LEGO
Si cercano nuovi materiali duraturi come la plastica convenzionale finora usata: in questo modo i mattoncini potranno ancora continuare a passare di generazione in generazione, come spiega il Project Manager di LEGO, Allan Rasmussen.
La  priorità dell’azienda è focalizzata verso il rispetto per l’ambiente e i nuovi materiali ecologici, sostenibili e biodegradabili rappresentano al meglio questo concetto, essendo in grado di contrastare l’inquinamento prodotto dalla plastica non riciclabile.
Il fabbricante di giocattoli danese non ha ancora dato notizie definitive su quale sarà il materiale prescelto. Chissà se tra questi materiale venga magari presa in considerazione proprio la canapa.
In un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali, che cerca nuove misure per limitare gli sprechi e i danni all’intero ecosistema, anche le grandi aziende come LEGO, che da anni promuovono valori indirizzati alla crescita del potenziale dei più piccoli, non possono stare a guardare.
fonte: https://www.teleambiente.it/

Lego: dietrofront sull’abbandono della plastica?















Lego vorrebbe smettere di fabbricare i suoi popolari mattoncini con materiale plastico per utilizzare materiali sostenibili, ma potrebbe fare un retrofront ed effettivamente non abbandonare la plastica.
L’inquinamento da plastica rappresenta oggi più che mai una gravissima minaccia per l’ambiente, e per la vita marina in particolare, per questo diversi colossi stanno studiando la possibilità di sostituire la plastica con materiali a base vegetale. Tra questi Lego, che vorrebbe investire su risorse verdi, ma che non ha ancora chiaro se tale cambiamento possa essere davvero messo in atto senza danneggiare i profitti aziendali.
“È difficile da dire”, ha detto Niels B. Christiansen al telefono dal quartier generale di Lego nella Danimarca occidentale. “Non sono nemmeno sicuro che al momento possiamo ancora essere all’altezza della qualità che vogliamo”. In altre parole la nota azienda ha un programma di abbandono della plastica, ma come esplicato dal dirigente, è al momento troppo presto per capire se potrà sacrificare i suoi profitti per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda.
Peraltro, Christiansen non ha detto se un eventuale aumento dei costi di produzione legati all’abbandono della plastica in favore di materiali sostenibili andrebbe a gravare sulle tasche dei clienti che comprano i suoi mattoncini.
fonte: www.greenstyle.it

Lego: in arrivo i nuovi elementi in plastica 100% vegetale ricavata dalla canna da zucchero

Lego sempre più green. Il colosso danese aveva già annunciato il progressivo abbandono della plastica per i suoi mitici mattoncini e ora inizia a fare sul serio lanciando alcuni elementi prodotti con una nuova plastica di origine vegetale.  

Si tratta di pezzettini “botanici”, come foglie, cespugli e alberi, che vengono creati tramite un processo che utilizza la canna da zucchero, in modo da creare elementi davvero eco-sostenibili.
Lego quindi si converte a un impatto zero sull’ambiente? Vero è che per ora si tratta di elementi in polietilene che rappresentano solo l’1-2% della quantità totale di elementi in plastica, ma apprezziamo lo sforzo di tutto il gruppo, che ha fissato il 2030 anche come termine per il raggiungimento della strategia rifiuti zero e introdotto vassoi in pasta di cellulosa sostenibili per il calendario dell'avvento Lego, riducendo così la produzione di rifiuti di plastica destinati alle discariche. 
Intanto, Lego a tutt’oggi utilizza più di 6mila tonnellate di plastica all’anno e il 70 % dei materiali è composto dall’ABS, l’acrilonitrile-butadiene-stirene (Fonte), ma i produttori danesi sembrano pronti a tener fede alla promessa di diventare un'azienda 100% rinnovabile e di trovare un’alternativa sostenibile alle oltre 20 plastiche convenzionali ora utilizzate nei loro prodotti.
L’obiettivo del Gruppo Lego è quello di avere un impatto positivo sul pianeta, e stiamo lavorando molto per sviluppare nuove materie sostenibili da utilizzare per la realizzazione di fantastici giochi per bambini. Siamo orgogliosi perché i primi elementi Lego realizzati con materie plastiche ecosostenibili sono già in produzione e quest'anno saranno presenti nei set Lego. Si tratta di un primo grande cambiamento e passo avanti verso il nostro obiettivo: produrre mattoncini Lego utilizzando materie sostenibili”, afferma Tim Brooks, Vice Presidente e Responsabile della Sostenibilità ambientale del Gruppo Lego.
I nuovi elementi Lego sostenibili – che rappresentano l'1-2% della quantità totale di elementi in plastica – sono realizzati in polietilene, una plastica morbida, resistente e flessibile e anche se ottenuti tramite la lavorazione della canna da zucchero, tecnicamente sono identici a quelli realizzati con plastica convenzionale.
I prodotti LEGO hanno sempre offerto esperienze di gioco creativo di alta qualità dando a ogni bambino la possibilità di concepire il proprio mondo attraverso un gioco creativo. I bambini e i genitori non noteranno alcuna differenza nella qualità o nell’aspetto dei nuovi elementi, il polietilene di origine vegetale ha le stesse proprietà di quello convenzionale”, afferma Brooks.
Il gruppo ha collaborato anche con il WWF per sostenere e creare la domanda di mercato per una plastica proveniente da fonti sostenibili e ha preso parte alla Bioplastic Feedstock Alliance (BFA), un'iniziativa del WWF, per garantire l'approvvigionamento sostenibile della materia prima per l'industria delle bioplastiche. La plastica di origine vegetale utilizzata nella realizzazione degli elementi botanici LEGO è certificata dalla normativa della Catena di Custodia dell'associazione.
Il polietilene a base vegetale usato negli elementi, infine, è costituito da etanolo ricavato dalla canna da zucchero proveniente da fonti sostenibili in conformità alla guida della Bioplastic Feedstock Alliance (BFA) ed è certificata dalla normativa della Catena di Custodia dell'associazione Bonsucro per un uso responsabile della canna da zucchero.
Per ora quello utilizzato nella catena di produzione è davvero poco, ma siamo positivi e speriamo in una Lego del tutto eco-compatibile.
fonte: www.greenme.it