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Auto elettriche, Volkswagen ricicla le batterie

Auto elettriche, Volkswagen avvia un piano di riciclo delle batterie per recuperarne circa il 90% dei materiali e minerali.



Importanti novità per l’universo delle auto elettriche e della sostenibilità ambientale, grazie a un progetto targato Volkswagen. La società automobilistica ha infatti avviato un piano per il riciclo delle batterie usate, affinché se ne possano recuperare gran parte delle componenti. Fra questi anche minerali e metalli preziosi, che potranno essere impiegati per la produzione di nuovi accumulatori.
Il progetto è stato avviato presso l’impianto di Salzgitter e mira, nel primo anno di attività, a riciclare quasi 4.000 batterie, per circa 1.500 tonnellate di materiali gestiti.

Auto elettriche, il riciclo delle batterie

Le batterie delle auto elettriche rappresentano una risorsa davvero preziosa. Produrle è complesso e i minerali impiegati per il loro funzionamento non sono semplici da recuperare. Per questo motivo. Volkswagen ha deciso di avviare un progetto innovativo, per recuperare circa il 90% di tutte le componenti delle batterie.

Normalmente le batterie godono di una seconda vita: estratte dalle vetture, finiscono in accumulatori domestici – ad esempio abbinate a pannelli solari – per garantirne ancora molti anni di utilità. Ma cosa farne quando il ciclo di vita si conclude definitivamente? Volkswagen ha quindi elaborato una tecnologia all’avanguardia per lo smontaggio di questi componenti, affinché minerali, metalli e plastica possano essere impiegati nella produzione di nuovi componenti dalla medesima efficacia.

Dopo essere state smontate, le batterie vengono sottoposte a un processo di triturazione. Se ne ricavano quindi dei granuli, contenenti materiali come alluminio, rame e plastica, ma anche la famosa “black powder”: la polvere nera ricca di componenti preziose come litio, nichel, manganese, cobalto e grafite. Non viene invece impiegato un altoforno, scelta sostenibile poiché limita le emissioni di CO2 per l’intero processo.

Thomas Schmall, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen, responsabile per la Divisione Tecnica e Presidente del CdA di Volkswagen Group Components, ha così commentato:

Volkswagen Group Components ha compiuto un ulteriore passo avanti verso la propria responsabilità end-to-end sostenibile per la batteria come componente chiave dell’e-mobility. Stiamo implementando il ciclo sostenibile per i materiali riciclabili e abbiamo un ruolo pionieristico nell’industria su un tema futuro con un grande potenziale in termini di protezione del clima e approvvigionamento delle materie prime.

fonte: www.greenstyle.it


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Da VW i robot di ricarica mobile per le auto elettriche

Volkswagen Group Components presenta il concept della futura ricarica autonoma: sistemi mobili, attivabili tramite app o comunicazione V2X, in grado di fare “il pieno” all’auto elettrica in completa autonomia









Che forma assumerà la futura infrastruttura dell’e-mobility? A rispondere è oggi la Volkswagen disegnando uno dei pezzi che comporranno il domani delle auto elettriche. Attraverso la sua unità di business Volkswagen Group Components, la società ha svelato in questi giorni i primi prototipi dei suoi robot di ricarica mobile, sistemi intelligenti su ruote in grado di alleggerire la fase di rifornimento.

In realtà l’idea era stata presentata quasi un anno fa, ma oggi il gruppo è pronto dare un volto al prodotto e alcuni caratteristiche di massima. L’obiettivo è portare sul mercato robot di ricarica, attivabili tramite app o comunicazione vehicle-to-X, e funzionanti in totale autonomia. In altre parole i dispositivi, una volta in funzione, svolgerebbero tutte le attività dell’utente, dall’apertura dello sportello al collegamento della spina e viceversa. In teoria il sistema dovrebbe essere in grado di ricaricare più veicoli contemporaneamente, semplicemente spostando un’unità di accumulo mobile in prossimità dei mezzi. Una volta completato il “pieno”, il robot recupererebbe il rimorchio e lo riporterebbe alla stazione base affinché possa essere a sua volta ricaricato.





Il sistema è progettato per affrontare una delle principali barriere all’ingresso per coloro che vorrebbero acquistare un veicolo elettrico: la mancanza di una rete capillare di rifornimento. Sebbene il numero di stazioni in tutto il mondo continui ad aumentare, integrarle in strutture esistenti come parcheggi sotterranei e aree di parcheggio può risultare difficile e costoso. Ed è qui che entrano in gioco i robot VW.

“La creazione di un’infrastruttura di ricarica efficiente per il futuro è un obiettivo primario che sfida l’intero settore. Stiamo sviluppando soluzioni per evitare costose misure autonome”, ha spiegato Thomas Schmall, CEO di Volkswagen Group Components. “Il robot di ricarica mobile e la nostra stazione di ricarica rapida flessibile sono solo due di queste soluzioni”. La business unit sta attualmente lavorando a una famiglia completa di caricatori auto CC e la stazione di fast-charge flessibile sarà lanciata sul mercato all’inizio del 2021.

fonte: www.rinnovabili.it



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Volkswagen ID3, percorsi 538 km con una sola ricarica

Nuovo record di percorrenza per Volkswagen ID3, 538 km per l'auto elettrica tedesca: alla guida l'hypermiler Felix Egolf.



Un record di 538 km per una delle ultime nate in casa Volkswagen. Si tratta dell’elettrica ID.3, che ha percorso con una sola ricarica il tragitto che separa la fabbrica tedesca di Zwickau e la città austriaca di Schaffausen. A presentare il risultato ottenuto è stata la stessa casa automobilistica tedesca, la cui vettura vanta ufficialmente un’autonomia di 420 km (ciclo WLTP).

A ottenere il sorprendente risultato è stato Felix Egolf, celebre “hypermiler“. Questo termine viene comunemente indicato per coloro che minimizzano il consumo dei veicoli ottimizzando la tecnica di guida. L’auto elettrica tedesca è stata condotta su strade minori e su autostrade, alla velocità media di 56 km/h. Il viaggio ha avuto una durata totale vicina alle 9 ore.


Al volante della ID.3 Egolf ha sfruttato la scia dei Tir per alzare un po’ il pedale dell’accelatore, favorendo la rigenerazione della batteria. Una guida regolare e altri piccoli “trucchi” hanno permesso di raggiungere il traguardo prefissato. Come sottolineato da Volkswagen, il consumo energetico è stato di 10,9 kWh per ogni 100 km. Meno di quei 15,4-14,5 kWh/100 km per i quali è stato omologato il veicolo.

Le tecniche utilizzate da Egolf per ottimizzare il consumo energetico sono servite in parte a compensare il peso eccezionale a carico della vettura. Circa 250 kg, che oltre al guidatore comprendevano il cameraman per le riprese video e la relativa attrezzatura. Più o meno l’equivalente di 3-4 persone adulte tra i 60 e gli 80 chili.

Restano tuttavia alcuni dubbi in relazione al consumo reale in caso di guida meno controllata. Il rischio è quello che tali record possano finire, proprio perché realizzati in condizioni così particolari, con l’alimentare i timori degli automobilisti in merito all’autonomia delle auto elettriche.


fonte: www.greenstyle.it



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Designer trasforma un vecchio maggiolino Volkswagen in due adorabili mini-moto


















Il designer Brent Walter è riuscito in un’impresa di riciclo creativo davvero notevole: ha trasformato un vecchio Maggiolino Volkswagen in due minimoto.

Cosa fare di un vecchio maggiolino Volkswagen inutilizzato? Solo un brillante designer come Brent Walter, originario di Huntington (Indiana, Stati Uniti), poteva ideare i Volkspods, una coppia di minimoto in cui si notano, inconfondibili, le iconiche curve dell’auto da cui sono ricavate e, per questo, hanno una forma che le rende allo stesso tempo vintage e stilose.

In pratica Walter ha utilizzato i parafanghi del maggiolino, tagliando e unendo insieme l’anteriore e il posteriore che così, insieme, si sono magicamente trasformati nella scocca della minimoto.

I Volkspods sono dotati di un faro di grandi dimensioni che li fa assomigliare un po’ ad un ciclope su ruote. L’ampio manubrio e il sedile ricordano quelli delle biciclette, mentre il logo VW decorato sulla parte anteriore di ogni minimoto ricorda le loro nobili origini.


Le moto hanno un motore da 79 cc e grazie alla vernice verde betulla e blu pastello, i colori originali del Maggiolino VW, viene ancor più accentuato il loro stile retrò.

Qui di seguito potete vedere “sfrecciare” questi piccoli scooter.

fonte: www.greenme.it

Biometano dai reflui e rifiuti, l’Emilia Romagna lo testa nei trasporti

Siglato l’accordo tra ART-ER, Iren e Volkswagen per sperimentare  il carburante prodotto dai fanghi del depuratore di Roncocesi. Assessore Costi: “Nel Piano Energetico Regionale il biometano è una delle vie verso la sostenibilità”





















Taglio del nastro per il primo distributore di biometano dai reflui a Reggio Emilia. L’impianto – frutto del progetto Biomether – sarà al centro di una nuova sperimentazione avviata da ART-ER, la nuova azienda regionale per la crescita e l’innovazione, in collaborazione con la multiservizi IREN e Volkswagen. In occasione dell’inaugurazione del distributore, infatti, le tre società hanno siglato un accordo per testare direttamente su strada le prestazioni del nuovo carburante.
“Sappiamo che il futuro si giocherà su un mix di misure che vanno dall’elettrico all’utilizzo di carburanti verdi e nel Piano Energetico Regionale il biometano è una delle vie verso la sostenibilità – ha commentato Palma Costi, Assessore regionale alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna – Per questo ritengo l’accordo un passo importante, anche perché sancisce la collaborazione tra soggetti diversi che dimostra come grandi obiettivi, come quelli della sostenibilità, si raggiungono condividendo capacità, competenze e risorse”.

Per i prossimi due anni tre Volkswagen “Polo TGI” saranno rifornite con biometano e messe alla prova su una percorrenza annua di 15 chilometri. Il piano test, a cura di ENEA, andrà ad analizzare il comportamento energetico-emissivo di motori alimentati a gas naturale con la versione “bio” del combustibile“Grazie al biometano – ha spiegato Renato Boero, Presidente della società – i veicoli che sono in fase di sperimentazione hanno un impatto ambientale quasi nullo”.
Nel dettaglio, il combustibile sarà prodotto dai fanghi del depuratore di Roncocesi (RE): qui infatti le acque reflue saranno trattate catturando il biogas generato e procedendo quindi all’upgrading per ottenere una percentuale di metano superiore al 95%.

Non si tratta dell’unica iniziativa realizzata nella regione sul versante biofuel. Lo stesso progetto Biomether ha in programma altre due tappe. Oggi nel Comune di Ravenna verrà presentato il primo impianto di produzione di biometano da biogas da discarica. Il combustibile verrà utilizzato per alimentare gli autobus a metano di START Romagna. Domani invece saranno presentate a Bologna le Linee Guida Regionali per il biometano per fornire indicazioni sullo sviluppo del settore.

L’apertura del distributore di biometano a Roncocesi fa parte di un ciclo di eventi per la chiusura del progetto Biomether che, nato nel 2013 con il finanziamento comunitario LIFE e della Regione Emilia-Romagna, ha avuto la finalità di dimostrare che la produzione di biometano è sostenibile e replicabile”, ha aggiunto Marina Silverii, direttore di ART-ER. “Lo sviluppo di questo progetto in Emilia-Romagna, prima regione in Italia per l’utilizzo di gas naturale per l’alimentazione dei veicoli e  seconda per la produzione di biogas (16%), dopo la Lombardia (33%), conferma la forte attenzione ai temi della sostenibilità”.

fonte: www.rinnovabili.it

Auto elettriche: 36mila punti di ricarica VW in Europa entro il 2025

Il Gruppo Volkswagen ha annunciato un nuovo progetto che punta a realizzare 36 mila punti di ricarica in Europa entro il 2025.





Il Gruppo Volkswagen fa davvero sul serio nel settore delle auto elettriche. Molte persone oggi guardano ancora con scetticismo a questa nuova forma di mobilità a causa di una rete di ricarica non capillare come quella delle tradizionali auto con motore a combustione. Il Gruppo automobilistico tedesco ha deciso di risolvere questo problema ed ha annunciato un importante piano di investimenti per andare a costruire ben 36 mila punti di ricarica per le auto elettriche in Europa entro il 2025.

Un annuncio sicuramente importante che mostra come Volkswagen davvero creda nel mercato delle auto elettriche dove sta investendo molte risorse. Un modo anche per tranquillizzare i futuri possessori della ID.3 di recente lancio che non dovranno preoccuparsi per trovare una stazione di ricarica. Ovviamente, il costruttore non farà tutto da solo. Questo progetto corre accanto a quello di Ionity di cui Volkswagen è tra i fondatori e finanziatori.

Il progetto Ionity, si ricorda, punta a realizzare 400 stazioni per la ricarica rapida in Europa entro il 2020 in “stile Tesla”, cioè con più punti di ricarica per ogni stazione. Entro quella data, grazie a queste 400 stazioni, ci saranno, in Europa, 2.400 punti di ricarica marchiati Ionity. Volkswagen ha fatto sapere che dei 36 mila punti di ricarica, 11.000 saranno realizzati in proprio e saranno installati presso gli stabilimenti e presso i circa 3.000 concessionari del Gruppo in tutte le grandi città.

Un progetto molto importante, sebbene non siano stati resi noti tutti i dettagli, ma che può essere visto come una chiara risposta alla rete Destination Charging di Tesla. Vale la pena ricordare che in America, il gruppo tedesco sta già facendo la stessa cosa attraverso Electrify America, ma sino ad ora non aveva un progetto chiaro per il Vecchio Continente. Oltre a voler mettere le basi per una sua rete di ricarica capillare, questo progetto di Volkswagen fa parte di un progetto ancora più ampio di diventare un fornitore di servizi attraverso “Electric Life” e il suo servizio di ricarica “We Charge“.

fonte.:www.greenstyle.it

Batterie veicoli elettrici, Volkswagen si accorda con la Cina per il litio

















Il Gruppo Volkswagen si è assicurato la fornitura a lungo termine di litio per le celle batteria grazie alla firma di un memorandum d’intesa con la cinese Ganfeng Lithium Co., Ltd.

Ganfeng metterà il litio a disposizione del Gruppo e dei suoi fornitori per i prossimi dieci anni. In questo modo il Gruppo Volkswagen si assicura fin d’ora una quota significativa del proprio fabbisogno di litio per le batterie.
“Nel corso dei prossimi 10 anni - ha dichiarato Stefan Sommer, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen - il Gruppo lancerà oltre 70 nuovi modelli puramente elettrici. Ciò significa che circa un quarto delle unità consegnate nel 2025 sarà alimentato con l’energia elettrica. Di conseguenza si verificherà un rapido incremento della nostra domanda di materie prime per la produzione di celle. Dobbiamo essere tempestivi nell’assicurarci la copertura del fabbisogno. Accordi a lungo termine come quello per il litio - materia prima fondamentale - che abbiamo appena chiuso con Ganfeng sono quindi di un’importanza strategica cruciale per implementare la nostra offensiva elettrica”.
In vista del veloce avanzare dell’elettrificazione dei veicoli nell’industria automobilistica, con i conseguenti impatti sul mercato globale delle materie prime, Volkswagen prevede infatti che la domanda mondiale di litio possa più che raddoppiare entro il 2023.
Oltre agli accordi per la fornitura di litio, il Gruppo Volkswagen e Ganfeng hanno anche concordato di collaborare su temi del futuro come le batterie allo stato solido e il riciclo.
"Insieme a partner strategici selezionati - conclude Michael Bäcker, Direttore degli Acquisti per l’e-Mobility del Gruppo Volkswagen - il Gruppo sta identificando e creando sinergie comuni lungo la catena del valore delle batterie ad alto
voltaggio.”
fonte: www.oggigreen.it

Volkswagen ID Concept, anteprima al Salone di Parigi 2016


Al Salone di Parigi 2016  Volkswagen presenta la attesa ID, prototipo di vettura a trazione elettrica extended range, con ricarica “tradizionale” a cavo oppure a induzione e in possesso dei dispositivi di guida autonoma.
Si tratta del primo esempio, per il marchio di Wolfsburg, di autovettura zero emissioni di nuova generazione: quelle, cioè, in grado di offrire un’autonomia che si avvicina a quella delle vetture a combustione interna, dotate di sistemi di ricarica rapida ed equipaggiate con i dispositivi che permettono un tipo di guida automatizzato.

Il “new deal” Volkswagen nel settore delle auto elettriche (che, con la Concept ID attesa al debutto entro il 2020, si pone in un ruolo di diretta concorrente nei confronti di BMW i3, Chevrolet Bolt, Opel Ampera-e e la futura Tesla Model 3) si esprime, attraverso la Concept ID esposta al Mondial de l’Automobile 2016, in un corpo vettura decisamente compatto: 4,1 m di lunghezza, 1,8 m di larghezza, 1,53 m di altezza, con un passo di 2.750 mm. Grosso modo gli ingombri di VW Polo, ma le possibilità di spazio all’interno dell’abitacolo superiori rispetto alla bestseller Golf grazie al notevole interasse.
Tutto questo avviene grazie all’adozione della nuova piattaforma modulare MEB (Modularer Elektrik Baukasten), che aveva debuttato all’inizio di quest’anno come “ossatura” del minivan elettrico VW BUDD-e esposto al CES di Las Vegas.
L’architettura modulare MEB è stata concepita dai tecnici Volkswagen espressamente per i veicoli elettrici di nuova generazione: caratterizzato da un passo decisamente lungo e da ridotti sbalzi per favorire abitabilità a bordo, capacità di carico e tenuta di strada, ospita le batterie all’interno di un vano collocato nella piattaforma stessa.

Riguardo all’engineering, la concept Volkswagen ID viene equipaggiata con un motore elettrico da 170 CV alimentato da batterie agli ioni di litio. I valori prestazionali comunicati per VW ID indicano una velocità massima di 160 km/h e un tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h in poco meno di 8”. Obiettivo tecnologico per ID è l’adozione di batterie ancora più performanti, e di differenti capacità, con le quali garantire percorrenze fra 400 e 600 km.
Interessante il sistema di ricarica degli accumulatori, che può avvenire attraverso il consueto cavo oppure mediante il dispositivo di ricarica a induzione: in quest’ultimo caso, il “pieno” di energia alle batterie agli ioni di litio può essere “comandato” a scelta del conducente. Con il sistema di ricarica rapida, in 30 minuti si ottiene l’80% di carica alle batterie.
Da segnalare, inoltre, la presenza dei sistemi di rilevamento parametri veicolo e condizioni della strada e del traffico in tempo reale, per consentire alla vettura di muoversi in autonomia.
Il concetto di guida autonoma VW espresso nella tecnologia che equipaggia la concept ID si concretizza con l’adozione di sensori a ultrasuoni, radar, telecamere a trecentosessanta gradi e un “cloud” che rileva i dati sul traffico e li compara all’istante con i valori dell’autoveicolo. Oltre all’avanzamento su strada in autonomia,VW ID è stata programmata per trovare “da sola” un posto libero nei parcheggi, attraverso un dispositivo “Garage Pilot”.

fonte: http://www.greenstyle.it

480 Km di autonomia e 15 minuti di ricarica: la prossima e-Golf cambierà il mondo

Secondo dichiarazioni rilasciate da dirigenti del gruppo tedesco, il prossimo mese al Salone di Parigi vedremo il prototipo dell'auto elettrica con cui Volkswagen vuole irrompere sul mercato nel 2018. Simile alla e-Golf, ma con oltre 480 km di autonomia e ricarica super rapida in solo 15 minuti. Ma soprattutto costerà meno del modello con motore endotermico


Le voci di corridoio si rincorrono una con l'altra e da più parti arrivano conferme tanto che ormai pare essere cosa sicura: Volkswagen al Salone dell'auto di Parigi metterà in mostra un nuovo prototipo a propulsione elettrica, ma questa volta non solo per mettersi in mostra come con Budd-e, ma per puntare direttamente alla catena di montaggio nel 2018.
Non sarà probabilmente una nuova e-Golf ma le somiglierà molto nelle misure, con spazi interni a ricordare addirittura la Passat. Ma la grossa novità di queste ore è un'altra: l'autonomia di oltre 480 Km potrà essere recuperata con ricarica super fast di soli 15 minuti.

Le novità vengono direttamente da un dirigente della società, rimasto anonimo, che si è ulteriormente sbilanciato sul costo. La nuova elettrica con la quale il gruppo tedesco vuole completare la sua "redenzione" costerà meno delle varianti a combustibile fossile, una cosa mai accaduta finora.
Tornando alle specifiche tecniche, un'autonomia di 480 km significherà avere a bordo almeno 50/60 kWh di batterie, ma soprattutto per caricarle in pochi minuti Volkswagen dovrà avvalersi di una tecnologia che ha già messo in mostra con la Porsche Mission E, ovvero la tensione di ricarica innalzata a 800 volt. In questo modo la corrente immessa è circa il doppio delle ricariche fast attuali, anche se è bene ricordarlo, le attuali stazioni di ricarica non supportano questa modalità, e resta da vedere se VW vorrà anche sobbarcarsi l'installazione di colonnine dedicate. Non ci resta quindi che attendere la kermesse parigina che si terrà dall'1 al 16 ottobre, e come sempre vi terremo informati con un reportage completo.

fonte: http://www.dday.it