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Every Can Counts, solo 4 europei su 10 ricicla le lattine consumate in viaggio

Lo rivela un sondaggio dedicato alle abitudini di riciclo realizzato contemporaneamente in 15 Paesi europei

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Il 96% dei cittadini europei ritiene che la protezione dell'ambiente sia ‘abbastanza o molto importante’, ma solo il 40% afferma di riciclare le lattine delle bevande consumate in viaggio, mentre il 60% sostiene che un maggior numero di bidoni per il riciclaggio negli spazi esterni stimolerebbe a riciclare di più. È quanto emerge da un sondaggio dedicato alle abitudini di riciclo realizzato in occasione di Every Can Counts (‘Ogni Lattina Vale’), progetto di sensibilizzazione ambientale che dal 4 al 6 giugno scorsi si è svolto contemporaneamente in 15 Paesi europei, con l'adesione di Cial, Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio. Il sondaggio ha coinvolto 8mila cittadini di tutta Europa. ‘Realizzato con materiale riciclabile al 100%’, ‘Riciclabile all’infinito’ e ‘Prodotto e riciclabile in Europa’: sono questi, secondo il sondaggio, i principali requisiti che identificano un imballaggio sostenibile.

Tutti gli attori facciano la loro parte
“Le lattine per bevande in alluminio soddisfano tutti i requisiti per un packaging sostenibile evidenziati dalla maggior parte degli intervistati nella nostra ricerca, il che è molto incoraggiante. Ma è anche chiaro che è necessario lavorare ovunque di più quando si tratta di riciclare in movimento e di mettere i nostri vuoti nel cestino giusto per un corretto smaltimento e riutilizzo dei rifiuti", afferma David Van Heuverswyn, direttore di Every Can Counts Europe. “Questa iniziativa a livello europeo - aggiunge - ha trasmesso un messaggio forte di sensibilizzazione per stimolare in maniera diffusa i principi dell’economia circolare. Se desideriamo centrare l’obiettivo di riciclare il 100% delle lattine in tutta Europa, abbiamo bisogno che tutti gli attori facciano la loro parte: l'industria degli imballaggi metallici, gli Epr, le autorità locali, i marchi, nonché i consumatori.”

L’alluminio torna ai massimi dell' anno
Intanto il prezzo dell'alluminio è in rialzo oggi al London Metal Exchange, in controtendenza rispetto al resto dei metalli industriali, in scia ai timori sull'offerta alimentati dall'annuncio da parte della Russia di applicare dazi all'export. Nel corso della sessione pomeridiana, il metallo utilizzato in larga misura nel settore dell'automotive segna un rialzo dell'1% a 2.532 dollari la tonnellata, non molto distante dal record dell'anno di 2.603 dollari la tonnellata toccati il 10 maggio. Secondo gli analisti, a sostenere le quotazioni giungono anche i tagli alla produzione nella regione cinese dello Yunnan e la decisione da parte del dipartimento del Commercio degli Stati Uniti di istituire un meccanismo di licenze per l'import di metallo.

fonte: www.e-gazette.it


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Comuni Ricicloni 2021. Tutti i comuni premiati di CiAl, Corepla e Coreve

Corepla premia Castelnuovo Bozzente e Casola di Napoli, Coreve La Spezia, Pomezia e Nizza di Sicilia e CiAl Cagliari, Fiumicino (RM) e Savona

 
Nel corso della cerimonia dei Comuni Ricicloni non poteva mancare anche la premiazione delle varie categorie: a seguire i premiati dei comuni che si sono distinti negli imballaggi in alluminio, premiati da CiAl, quelli della plastica (Corepla) e quelli del vetro (Coreve)

CiAl premia Cagliari, Fiumicino (RM) e Savona
Cagliari, Fiumicino (RM) e Savona: sono i tre Comuni vincitori del premio Comuni Ricicloni di quest’anno, categoria raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio. Per ognuno di essi, a ricordo del contest, è stata predisposta una targa dal valore simbolico consegnata sul palco alle autorità presenti da Giuseppina Carnimeo, Direttore Generale CIAL.

Le motivazioni dei premi CIAL
Comune di Cagliari - Nel Comune di Cagliari le fasi di raccolta vengono effettuate attraverso un sistema misto stradale e porta a porta, con il quale gli imballaggi in alluminio si differenziano con quelli in vetro. Le operazioni sono gestite dalle società De Vizia ed Econord, che trattano il materiale raccolto in tutta la provincia, ponendosi per risultati fra i migliori nel sud Italia e Isole; il materiale viene poi trattato presso la Ichnos Ambiente di Uta.
Comune di Fiumicino - Nel Comune di Fiumicino le fasi di raccolta vengono effettuate attraverso un sistema porta a porta con il quale gli imballaggi in alluminio si conferiscono con gli imballaggi in plastica. Le operazioni sono gestite da un ATI composto dalle società Gesenu, Paoletti e Coplat, che consegna il materiale raccolto al centro di selezione Plast Srl, con il quale CIAL lavora per servire gran parte del territorio.
Comune di Savona - Nel Comune di Savona le fasi di raccolta vengono effettuate attraverso un sistema misto stradale, per il 90% del territorio, e porta a porta per il rimanente 10%, con il quale gli imballaggi in alluminio si differenziano insieme al vetro. Le operazioni sono gestite dalle società ATA SpA ed Ecolvetro, con le quali CIAL ha un rapporto più che consolidato che ha sempre portato, negli anni, ottimi risultati. Da segnalare che Savona, con l’area del porto, è per CIAL anche l’hub di riferimento per la raccolta delle lattine in alluminio sulle navi da crociera.

Corepla premia Castelnuovo Bozzente (CO), Casola di Napoli e AMIU Genova
Tre i Comuni premiati da Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, partner storico dell’iniziativa: Castelnuovo Bozzente (CO) e Casola di Napoli (NA), che si sono distinti per eccellenti performance di qualità della raccolta, ed Amiu Genova, per la realizzazione di un progetto speciale finalizzato alla raccolta di bottiglie e flaconi tramite ecocompattatori. Protagonisti sono i sempre più numerosi Comuni, quindi, ma anche e soprattutto i cittadini: la loro civiltà e il loro impegno per il rispetto dell’ambiente hanno consentito di ottenere risultati eccellenti.
Castelnuovo Bozzente (CO)
Nella Regione Lombardia, che nel 2020 registra una raccolta pro capite di 23,1 kg di imballaggi in plastica, la scelta di Corepla quest’anno è caduta su Castelnuovo Bozzente, un piccolo comune di soli 900 abitanti che ha optato per il convenzionamento diretto con COREPLA e, pur con un valore di raccolta pro capite in linea con il dato regionale, si distingue in particolar modo per la qualità della raccolta (con un tasso di impurità inferiore del 34% rispetto alla media regionale) e il continuo miglioramento negli ultimi anni.
Casola di Napoli (Na)
Sul podio anche il Comune di Casola di Napoli (Na): nel 2020 la Regione Campania conferma il valore di raccolta pro capite dell’anno precedente, con 24,3 kg/ab/anno di imballaggi in plastica raccolti. Casola di Napoli, con i suoi 3.700 abitanti, si distingue tra i comuni virtuosi per l’elevata qualità della raccolta rispetto alla media regionale (con un tasso di impurità inferiore del 30% rispetto alla media regionale) e il miglioramento che la stessa ha avuto rispetto all’anno precedente.
Menzione Speciale a Genova per il progetto PlasTiPremia A permettere a Genova di essere riconosciuto tra i Comuni Rifiuti Free, il progetto PlasTiPremia: si tratta della raccolta tramite eco-compattatori, iniziato a fine 2020 e implementata nel 2021.

Coreve premia La Spezia, Pomezia e Nizza di Sicilia
La Spezia, Pomezia e Nizza di Sicilia. Sono questi, secondo Coreve, i Comuni che si sono maggiormente distinti nel corso del 2020 nella raccolta differenziata del vetro, tanto da meritarsi il titolo di Comuni Ricicloni, nella speciale categoria 'Cento di questi consorzi'.
La performance ritenuta migliore dai tecnici del Consorzio è quella de La Spezia. Anche grazie al passaggio alla raccolta porta a porta monomateriale, gli oltre 91mila abitanti della cittadina ligure, hanno differenziato ben 45,5 kg di vetro ciascuno, ben cinque chili in più rispetto alla media nazionale del 2020. Un dato importante, ma non sufficiente per aggiudicarsi il premio. A fare la differenza per La Spezia è stata, in particolare, l’ottima qualità del materiale raccolto, rientrato nella fascia A-B. Quantità e qualità, dunque, hanno permesso al sindaco Pierluigi Peracchini di aggiudicarsi la coppa in vetro riciclato, realizzata da Vetromaghie. Per quanto riguarda l’Italia centrale, invece, la performance migliore è stata quella dei 61mila abitanti di Pomezia, comune in provincia di Roma. Anche in questo caso la raccolta pro capite nel 2020 ha superato la media nazionale, con ogni cittadino che ha avviato a riciclo 42,8 chilogrammi di imballaggi di vetro. I tecnici del Consorzio, insieme a quelli della società di gestione del servizio di raccolta porta a porta in città, hanno accertato una riduzione della presenza di impurità nel materiale contenuto nei bidoni, che è stato inserito nella fascia B-C. Ritirano la coppa l’assessore alla Raccolta differenziata Stefano Ielmini e il consigliere comunale Marcella Conte. Un discorso analogo a quello valido per Nizza di Sicilia, Comune di 20mila abitanti in Provincia di Messina, che si è aggiudicato il riconoscimento di Coreve nel sud Italia. Anche in questo caso, il sistema di raccolta adottato è il porta a porta e la resa pro capite nel 2020 si è assestata attorno ai 36,7 kg, leggermente sotto la media nazionale ma assolutamente significativa per la macroarea di riferimento accompagnato da un buon livello di qualità di materiale selezionato dagli abitanti che ha fatto assestare la raccolta nella fascia B-C.

fonte: www.e-gazette.it/


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‘Naturalmente Green’: la nuova campagna di comunicazione di CIAL

Sarà “Responsabilità Circolare” la nuova firma che da oggi accompagnerà e rafforzerà la missione e la visione di CIAL




Sarà “Responsabilità Circolare” la nuova firma che da oggi accompagnerà e rafforzerà la missione e la visione di CIAL. A lanciare il nuovo posizionamento strategico sarà la campagna di comunicazione “Naturalmente Green”.

“Per molto tempo abbiamo date per scontate la dimensione ecologica degli imballaggi in alluminio e le virtù intrinseche che rendono questo materiale un alleato naturale della svolta green in atto: leggero, protettivo, ideale per la conservazione dei cibi, flessibile e soprattutto riciclabile all’infinito e facile da raccogliere e differenziare” – commenta Stefano Stellini, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne CIAL. “È giunto il momento di tornare a sensibilizzare Istituzioni, Aziende e Cittadini e farli sentire attori protagonisti, nelle decisioni e nelle scelte quotidiane, di un’economia circolare basata sull’azione responsabile di ognuno. Il nuovo concetto di Responsabilità Circolare nasce proprio con l’intento di affermare che la sostenibilità e la transizione ecologica sono un obiettivo praticabile e perseguibile da tutti, nella vita reale”.

La creatività della campagna integrata, online da oggi e pianificata per tutto il 2021 sui principali media e canali digitali nazionali e sui profili social di CIAL, con formati statici e dinamici, mette al centro e sottolinea i tratti distintivi – unici, naturali e positivi – che accomunano le persone e il materiale e fanno della loro interazione la chiave del successo del “Naturalmente Green”: sviluppata in forma di multi-soggetto, si basa sul coinvolgimento di persone autentiche, precisamente 7 persone più un gatto, selezionate per essere rappresentative di età, etnie, stili trasversali e universali.

Debutta infine, naturale sintesi visiva del pensiero strategico e creativo, il nuovo logo AL 100% RESPONSABILE che, partendo dal simbolo chimico dell’alluminio nella tavola degli elementi (AL13), affianca e attribuisce agli stessi imballaggi in alluminio quell’assunzione di responsabilità che sempre più, nella strategia di CIAL, vuole essere minimo comune denominatore di tutti gli attori della filiera: Istituzioni, produttori, utilizzatori, operatori della raccolta differenziata, cittadini.nuovo logo Consorzio CIAL _ 2021





La campagna di comunicazione CIAL vuole essere un contributo reale e concreto al processo di transizione ecologica del nostro Paese e che deve esprimersi nella vita di tutti i giorni.


fonte: www.ecodallecitta.it


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La Guerra di Cam, cosa resta del nostro pianeta

Il film di Laura Muscardin è vincitore del premio Cial per l’Ambiente al Giffoni Film Festival 2020.



Guerre ed eventi climatici hanno distrutto il nostro mondo che è tornato ad uno stato selvaggio e in condizioni di abbandono. È la storia alla base del film “La Guerra di Cam”, unico lungometraggio in concorso alla 50° edizione del Giffoni Film Festival e vincitore del premio Cial per l’Ambiente. Il film di Laura Muscardin è stato proiettato il 2 settembre a Palermo, all'interno della Rassegna cinematografica “Talè, il cinema sotto le stelle”, organizzata per il secondo anno dallo Stand Florio e dalla scuola di cinema Piano Focale.Il film, disponibile su piattaforma Chili, racconta in 90 minuti ciò che potrebbe accadere al nostro pianeta: la decadenza e la distruzione sono viste con gli occhi di un bambino, Cam che, rimasto orfano, si trova costretto ad affrontare un viaggio alla ricerca della sorella Dede, rapita dai trafficanti. In questo pellegrinaggio verso la ricerca della famiglia, la ricostruzione e la crescita interiore, Cam sarà accompagnato da un misterioso e controverso frate.

Uno spunto di riflessione per le nuove generazioni riguardo al tema del rispetto del nostro pianeta e per l’essere umano: “La verità è che siamo dei cannibali, ci siamo mangiati il pianeta con le nostre stesse mani” spiega il frate al bambino in una delle scene girate tra la Sicilia occidentale, nella valle del Belice colpita dal terremoto del 1968 e l’Emilia Romagna, nelle zone di Ferrara e Comacchio. “Location selvagge, abbandonate, dove la natura si è riappropriata dei suoi spazi, in un mondo del futuro ma privo di tecnologia e tornato all'analogico” sottolinea Gianni Cannizzo, aiuto regia del film e moderatore dell’evento. ”L’ambiente è il terzo protagonista dunque, ostile e meraviglioso al tempo stesso”.

Il film esce in un momento particolare e molto fragile per l’industria cinematografica, colpita dal lockdown in seguito all'emergenza Covid-19 che ne ha bloccato la distribuzione. Il lungometraggio, prodotto da Movie Factory, con il contributo del MiBACT, con il sostegno di Sicilia Film Commission, Emilia-Romagna Film Commission era in concorso al Giffoni nella sezione Generator +13, composta da giurati fra i 13 e i 16 anni.

Il premio CIAL, Consorzio Nazionale no-profit che si occupa di avviare al riciclo gli imballaggi e i contenitori in alluminio raccolti, è stato assegnato “per il racconto drammatico ma al tempo stesso pieno di speranza scelto dalla regista che, nonostante si riferisca ad un futuro sconosciuto, si rivela per certi aspetti fortemente attuale. Il film racconta ai più giovani quanto il mondo in cui viviamo può diventare ostile se da noi maltrattato e quanto invece può esserci amico se sappiamo rispettarlo, senza abusarne”.

La regista Laura Muscardin, intervenuta a fine proiezione in collegamento da Roma ha raccontato le motivazioni che l’hanno spinta alla scelta delle location: “La luce e i colori naturali servivano per raccontare al tempo stesso una natura contaminata dalla devastazione del mondo, ma che in qualche modo è anche protagonista del film. Le location sono posti lontani ma raccontano l’incompiuto descrivendo un mondo senza tempo, ciò che può esistere o che potrebbe diventare per colpa dell’uomo”. L’attenzione all'ambiente si è spostata anche sul set: la regista e la produzione hanno scongiurato l’uso di plastica. Niente bottiglie, bicchieri e incarti dei pasti monouso per la troupe dunque, ma via libera all'utilizzo di borracce, piatti e posate in acciaio riutilizzabili. 




 
fonte: www.nonsoloambiente.it

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I vincitori dell’edizione 2020 di Obiettivo Alluminio

Si è conclusa l’edizione 2020 di Obiettivo Alluminio, il progetto didattico di CIAL promosso in tutte le scuole superiori italiane, con il Ministero dell’Ambiente e il Giffoni Film Festival



Si è conclusa l’edizione 2020 di Obiettivo Alluminio, il progetto didattico di CIAL promosso in tutte le scuole superiori italiane, con il Ministero dell’Ambiente e il Giffoni Film Festival.

Nonostante la chiusura forzata delle scuole a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, i ragazzi hanno risposto in tantissimi all’appello di CIAL e hanno aderito al percorso formativo sulla raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in alluminio.

Un gran riscontro che posiziona l’offerta didattica di CIAL fra le più seguite in materia ambientale.
Ai ragazzi abbiamo chiesto di presentare alla segreteria organizzativa:

- un filmato interamente realizzato da loro, dallo storyboard al montaggio finale, che racconti l’uso quotidiano dell’alluminio: gli imballaggi, la raccolta differenziata e il valore del suo riciclo.

- oppure, novità di quest’anno, un contenuto social interamente dedicato alle lattine per bevande, in linea con il progetto europeo “Every Can Counts – Ogni Lattina Vale” al quale CIAL ha aderito dallo scorso anno.

Di seguito i 10 vincitori per la sezione video, che verranno presentati al prossimo Giffoni Film Festival (agosto 2020).

I vincitori della categoria “social” invece li trovate sul profilo instagram dedicato ad Obiettivo Alluminio.

I VINCITORI

1 The circle of life di Umberto Di Mauro – Liceo Ginnasio “Gian Battista Vico” Napoli
2 Al Massimo di Francesco Biscaglia – Liceo Scientifico “Galileo Galilei” Trento
3 A-Mare di Laura Caravina – Liceo Artistico “Giacomo e Pio Manzù” Bergamo
4 L’alluminio è per sempre (hug) di Manuel Caringi – Liceo Statale “Guglielmo Marconi” Pescara
5 L’alfabeto dell’alluminio di Alessandro Carrus – Istituto “Luigi Einaudi” Muravera SU
6 Lattina slap di Alì El Kaouam – Liceo Artistico “Benedetto Alfieri” Asti
7 Una vita di alluminio di Fabiana Forestieri – Istituto “Caminiti – Trimarchi” Santa Teresa di Riva ME
8 Aluminium house di Matteo Ongaro – Liceo Artistico “Giacomo e Pio Manzù” Bergamo
9 Un goAL per la Terra di Giulio Pavesi – Liceo Scientifico “Leonardo Cocito” Alba CN
10 Alluminio Every Day di Emanuele Peretti – Istituto “Aimone Cravetta” Savigliano CN

fonte: www.ecodallecitta.it


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Alluminio. Every Can Counts lancia la nuova campagna Re-Start. Un’iniziativa per coinvolgere i cittadini europei e ripartire insieme a seguito della pandemia che ha colpito tutto il continente

Every Can Counts lancia la nuova campagna Re-Start, un’iniziativa per coinvolgere i cittadini europei e ripartire insieme a seguito della pandemia che ha colpito tutto il continente



Every Can Counts, il gruppo di lavoro che riunisce 19 Paesi europei, fra i quali l’Italia dove il progetto prende il nome di OGNI LATTINA VALE, e che promuove i principi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare attraverso il riciclo delle lattine per bevande in alluminio, lancia la nuova campagna Re-Start, un’iniziativa per coinvolgere i cittadini europei e ripartire insieme a seguito della pandemia che ha colpito tutto il continente.

La campagna, avviata in simultanea in tutti i Paesi sui canali social e web dei diversi enti di riferimento del progetto, per l’italia il Consorzio CIAL, affronta i temi della ripresa economica e sociale post lockdown, tema comune a milioni di cittadini europei, ai quali ci si rivolge mettendo al centro della ripartenza alcuni principi cardine riassunti in un Manifesto:
- lavorare insieme per fare la differenza
- ascoltare il respiro del mondo

- cogliere le occasioni per migliorare
- reinventarsi per essere migliore
- svegliarsi in un mondo più sano e accogliente, un mondo circolare


Cinque invece i punti cardine dell’iniziativa:
Rethink
Recover
Recycle
Reinvent
Restart











Oltre ad un’attività di promozione e comunicazione, la campagna Re-Start prevede anche alcune challenge sul riciclo, con video e post dei cittadini europei intenti a mostrare, in modo creativo, come riciclano le lattine.

Every Can Counts sfida le persone a filmarsi lanciando, o schiacciando e calciando, una lattina di alluminio per fare centro in un bidone, o cestino, nel modo più creativo possibile.

Dopo essere partita in Spagna, la sfida del riciclo – #recyclechallenge – approda in tutta Europa come riconoscimento a quanto siano importanti i lavoratori della raccolta dei rifiuti durante questi tempi difficili.

“Siamo entusiasti del fatto che la #RecycleChallenge e la campagna Re-Start siano promosse anche in Italia, grazie all’impegno del Consorzio CIAL. Crediamo siano iniziative davvero coinvolgenti e stimolanti per le persone che seguono il nostro Consorzio. Non solo vogliamo continuare a diffondere il nostro messaggio sull’importanza del riciclo delle lattine per bevande, ma vogliamo anche ringraziare tutti gli addetti alla raccolta dei rifiuti che hanno dimostrato quanto siano essenziali per tutti noi. Riteniamo che questa esperienza aiuterà i consumatori a comprendere il valore dei materiali di imballaggio circolari come l’alluminio ” hanno dichiarato Stefano Stellini e Gennaro Galdo, referenti italiani per Every Can Counts / Ogni Lattina Vale.

Con Re-Start Every Can Counts sta dunque facendo il primo passo con l’obiettivo di un futuro in un mondo più intelligente, più pulito e più sano: un mondo circolare.

I cittadini europei hanno acquisito negli ultimi anni una maggiore consapevolezza degli sprechi ed è giounto il momento di diffondere la consapevolezza dei vantaggi dell’economia circolare. È tempo di ricominciare da capo mentre il mondo torna in vita. È un’opportunità per reinventare noi stessi e le nostre società, per rendere il mondo un posto migliore.

fonte: www.ecodallecitta.it



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L’alluminio si ricicla al 75% e aiuta l’economia circolare

La plastica non piace più. Con l’introduzione delle nuove regolamentazioni crescono sempre di più gli impegni delle aziende nel rendere la filiera del packaging il più “green” possibile, puntando alla sostituzione delle materie prime. L’obiettivo è raggiungere un modello efficiente di economia circolare.


Dalle lattine alle scatolette, il packaging in alluminio è ovunque nella nostra quotidianità

C’è un materiale, oltre a carta e cartoni, che è sempre più interessante: l’alluminio. Un materiale affidabile e “responsabile” dal punto di vista ambientale, che si può riciclare fino al 75%. Della raccolta e del riciclo di questo materiale se ne occupa il consorzio CiAl (Consorzio imballaggi e Alluminio). Il consorzio ha l’obiettivo di recuperare e avviare al riciclo post-consumo gli imballaggi in alluminio che provengono dalla raccolta differenziata dei Comuni italiani. Tra gli oggetti in alluminio che si possono riciclare ci sono le lattine, le scatolette degli alimenti come il tonno, le bombolette, i tubi, i tappi e le chiusure. Il packaging in alluminio è onnipresente nella vita di tutti i giorni.

Ball Corporation, un esempio virtuoso

Il settore dell’alluminio sta diventando virtuoso. Il primo produttore al mondo di lattine in alluminio, Ball Corporation, ha ricevuto da poco la certificazione di sostenibilità ambientale da parte della ASI (Aluminium Stewardship Initiative). La certificazione misura come un’azienda si comporta nei confronti dell’impatto ambientale della sua produzione industriale. L’azienda americana con sede a Denver, nel Colorado, con sedi in tutto il mondo (in Italia si trova a Nogara, in provincia di Verona), ha dimostrato particolare attenzione nella gestione e nella comunicazione ai consumatori di alcuni temi fondamentali nel ciclo di vita dell’alluminio. I temi affrontati toccano tutte le fasi di produzione delle lattine, dalla gestione delle materie prime (tra cui le risorse idriche) alla produzione vera e proprio (con focus sui diritti dei lavoratori), passando poi per la gestione dei rifiuti e all’emissione dei gas serra in tutto il processo produttivo. L’alluminio è diventato protagonista anche di operazioni di marketing e di promozione della cultura del rispetto dell’ambiente. L’anno scorso il comune di Milano ha fornito 100mila borracce agli studenti per educare bambini e ragazzi a comportamenti eco-responsabili.

fonte: http://www.recoverweb.it

Aludays, Un Tour per promuovere la Raccolta Differenziata dell’alluminio



















Da giovedì 17 a sabato 19 ottobredalle 10.00 alle 18.00, Napoli ospiterà l’ultima tappa degli ALUdays, il road tour nato per promuovere la raccolta differenziata dell’alluminio e consolidare gli ottimi risultati registrati in Italia per il recupero dell’alluminio, sostenuta dall’assessorato all’Ambiente e organizzato dal CiAl (Consorzio Nazionale imballaggi Alluminio).
L’iniziativa intende incentivare la raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in alluminio, favorendo il confronto con tantissimi cittadini, scuole e associazioni sui temi dell’economia e della sostenibilità. In piazza Carità verrà installato un mini villaggio realizzato in legno ed alluminio che permetterà a cittadini e scolaresche di scoprire alcune nozioni sul riciclo dell’alluminio.
E per sensibilizzare al tema della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi in alluminio, dal 14 al 20 ottobre sarà previsto un game on line che consentirà di aggiudicarsi dei premi.
Sarà possibile giocare in due modi :
– da lunedì 14 a domenica 20 ottobre con un concorso online per i residenti maggiorenni della provincia di Napoli, che, rispondendo a domande sulla raccolta differenziata o risolvendo alcuni giochi semplici sul  riciclo dell’alluminio, potranno vincere la Ricicletta, la city bike realizzata con l’equivalente di 800 lattine per bevande;
– in Piazza Carità, invece, per l’ALUDAYS, dalle 10.00 alle 18.00 nei giorni 17, 18, 19 ottobre, sarà possibile partecipare a divertenti giochi interattivi e poter vincere gadget in alluminio.
fonte: http://www.riciclanews.it

Rifiuti, l'Italia ricicla l'80,2% dell'alluminio

I dati presentati dal Consorzio Cial




















Con 54.300 tonnellate di imballaggi in alluminio riciclate nel 2018, pari all'80,2% delle complessive 67.700 tonnellate immesse sul mercato - cui vanno aggiunte 4.300 tonnellate di imballaggio sottile destinato alla termovalorizzazione -, l'Italia si conferma anche per il 2018 Paese di eccellenza a livello europeo per quantità di alluminio riciclato prodotto. Questi i numeri principali presentati all'assemblea annuale 2018 delle 256 imprese consorziate a CIAL - Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio tenutasi a Milano lo scorso 10 maggio.

Il risultato, in un Paese la cui produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, ha consentito di evitare emissioni serra pari a 403mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 173mila tonnellate equivalenti di petrolio.

"Il conseguimento di una quota di riciclo dell'80% nel 2018 conferma come il sistema nazionale di gestione degli imballaggi in alluminio negli ultimi anni abbia raggiunto un livello di maturità e di efficienza tali da garantire, in futuro, incrementi qualitativi e quantitativi addizionali, specie nei territori con ulteriori margini di crescita -, ha commentato il Presidente di CIAL Bruno Rea nel corso dell'Assemblea -. La consapevolezza che il processo di sviluppo è ormai irreversibile è data dal fatto che, seppur a macchia di leopardo, le principali regioni del Sud Italia registrano performance crescenti e, a breve, saranno in grado di ridurre il gap con le aree più mature". 

fonte: www.ansa.it

La Plastica di Coca-Cola, Pepsi e Nestlè inquina il pianeta
















Appartengono a Coca-Cola, Pepsi e Nestlé la maggior parte dei contenitori e imballaggi usa e getta identificati nel corso di 239 attività di pulizia e catalogazione dei rifiuti – brand audit – condotti in 42 Paesi e sei continenti da Break Free From Plastic, la coalizione internazionale di cui fanno parte più di mille organizzazioni, tra cui Greenpeace.
Dalla catalogazione di oltre 187 mila rifiuti in plastica, sono stati identificati migliaia di marchi i cui imballaggi sono principalmente monouso. In particolare, gli imballaggi in plastica usa e getta appartenenti a Coca-Cola sono risultati i più comuni su scala globale e sono stati identificati in 40 dei 42 Paesi in cui le attività di brand audit sono state svolte.
«I brand audit offrono una prova innegabile del massiccio contributo delle grandi multinazionali alla grave crisi globale dell’inquinamento da plastica», afferma Von Hernandez, coordinatore globale della coalizione Break Free From Plastic. «Continuando ad inondare il mercato con enormi quantità di imballaggi in plastica usa e getta, queste aziende sono responsabili dello stato di contaminazione del Pianeta. È il momento che le grandi multinazionali si assumano le proprie responsabilità e la smettano di colpevolizzare i cittadini per l’utilizzo dei loro prodotti inquinanti e, il più delle volte, inutili e superflui».
L’applicazione del protocollo del Brand Audit, oltre a prevedere la raccolta di tutti i rifiuti, permette la catalogazione dei rifiuti in plastica e la loro suddivisione per tipologia di plastica (polimero) e, laddove possibile, l’identificazione del marchio di appartenenza. Nel complesso, il polistirolo, che non è riciclabile nella maggior parte delle nazioni, è risultato il tipo più comune di plastica, seguito da vicino dal PET (Polietilene Tereftalato), una tipologia di plastica utilizzata su scala globale per produrre bottiglie, contenitori e altri imballaggi usa e getta.
Gli audit, condotti dalla coalizione Break Free From Plastic, hanno rilevato che Coca-Cola, PepsiCo, Nestlé, Danone, Mondelez International, Procter & Gamble, Unilever, Perfetti van Melle, Mars Incorporated e Colgate-Palmolive sono stati, nell’ordine, i marchi individuati con maggior frequenza. In Italia Greenpeace ha condotto 11 attività di pulizia e catalogazione dei rifiuti in plastica in undici spiagge, tra cui Bari, Napoli, Genova, Trieste, Palermo, Pisa e Chioggia. Di tutti i rifiuti in plastica di cui è stato possibile identificare i marchi di appartenenza, gli imballaggi e contenitori più comuni sono riconducibili a Coca Cola, San Benedetto, Ferrero e Nestlé.
«I nostri mari pagano il prezzo della dipendenza delle multinazionali del cibo e delle bevande dalla plastica usa e getta», dichiara Chiara Campione, responsabile della Corporate Unit di Greenpeace Italia. «Grazie ai risultati dei brand audit, possiamo finalmente indirizzare le responsabilità nella giusta direzione, e chiedere alle grandi aziende di non utilizzare la plastica monouso per confezionare i propri prodotti», conclude.
Nei mesi scorsi Greenpeace ha lanciato una petizione (no-plastica.greenpeace.it), sottoscritta da quasi due milioni di persone in tutto il mondo, con cui chiede ai grandi marchi come Coca-Cola, Pepsi, Nestlé, Ferrero, Unilever, San Benedetto, Procter & Gamble e McDonald’s di assumersi le proprie responsabilità, partendo dalla riduzione di contenitori e imballaggi in plastica monouso immessi sul mercato.
fonte: http://www.beppegrillo.it

CiAl al Giro d'Italia 2018

Anche quest'anno il Consorzio Imballaggi Alluminio sarà presente per promuovere una corretta raccolta differenziata e garantire il riciclo delle migliaia di lattine per bevande che verranno distribuite














Anche quest’anno CIAL partecipa al Giro d’Italia e lo fa per promuovere una corretta raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio nell’ambito di RIDE GREEN, il progetto di RCS Sport dedicato alla salvaguardia dell’ambiente e alla sostenibilità, nato nel 2016 in collaborazione con E.R.I.C.A. che ha permesso, lo scorso anno, di raggiungere l’89% di raccolta differenziata nelle tappe italiane del Giro.

Ride Green rappresenta l’impegno concreto verso la sostenibilità dell’evento. Anche quest’anno in tutte le 18 tappe italiane all’interno delle aree della manifestazione si organizzerà la raccolta differenziata dei rifiuti.

I cittadini, gli addetti ai lavori e i media coinvolti saranno sensibilizzati sul riciclo. Il progetto, unico nel suo genere, intende veicolare un messaggio importante attraverso i canali mediatici che seguono il giro sul territorio, a livello nazionale ed internazionale: la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio.


In particolare, CIAL supporterà la raccolta differenziata, e il conseguente corretto avvio al riciclo, di oltre 300mila lattine per bevande in alluminio che verranno distribuite nel corso dell’intera manifestazione.

fonte: www.ecodallecitta.it
E per coinvolgere maggiormente gli appassionati del Giro, in alcune tappe, 10 in tutto, promuoverà unconcorso che premierà i più attenti ricicloni, e i più fortunati, con la Ricicletta, la city bike icona del riciclo e della mobilità sostenibile, perché realizzata dal riciclo di circa 800 lattine per bevande.

Raccolta differenziata: in Italia copertura quasi totale
















La raccolta differenziata in Italia si svolge con il contributo fondamentale dell’accordo quadro Anci- Conai. Lo confermano i dati del settimo rapporto sulla banca dati Anci-Conai, presentati nella sede dell’Anci a Roma da Ivan Stomeo (delegato Anci ai rifiuti e sindaco di Melpignano), Giorgio Quagliuolo, (presidente del Conai) e Filippo Brandolini (vice presidente di Utilitalia) e dal vice segretario dell’Anci, Stefania Dota. Con loro, alcuni degli amministratori protagonisti delle migliori pratiche nei territori: il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il sindaco di Albairate Giovanni Pioltini, l’assessore alle Politiche del Territorio di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca (fotogallery)
Il rapporto conferma la capillarità dell’accordo Anci-Conai, basato su convenzioni per la raccolta e l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio che interessano nel 2016 il 97,7% dei Comuni italiani (7.813) e il 99,5% della popolazione (60.314.369), con un aumento in quest’ultimo caso del 2% rispetto al 2015; inoltre, il 51% dei Comuni italiani ha almeno cinque convenzioni. (Scarica Rapporto integrale, leggi la sintesi).
Il rapporto evidenzia poi che i Comuni stipulano soprattutto convenzioni per il riciclo della plastica (consorzio Corepla) e del vetro (consorzio CoReVe), con rispettivamente il 99% e 91% della popolazione nazionale coinvolta; minore è la diffusione territoriale delle convenzioni per il recupero di alluminio (consorzio CiAl) e legno (consorzio Rilegno), che interessano circa il 64-65% della popolazione.
Il Nord si conferma la macro area con le più elevate performance di raccolta: qui si intercetta il 54% di tutta la raccolta conferita al Conai e si concentra il 56% degli importi totali riconosciuti dai consorzi. Anche il Centro e il Sud peraltro, con una resa media pro capite tra gli 86 e i 77 chili per abitante all’anno, fanno registrare dati confortanti. Nelle regioni delle isole si registra il contributo minore alle raccolte conferite al Conai (6,2% del totale) e la resa media pro capite più bassa (50 chili per abitante all’anno.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), nel 2016 sono stati ritirate nei punti di raccolta 283.075 tonnellate, con una riduzione dello 0,4% rispetto al 2015. Anche per questa categoria di rifiuti i risultati della raccolta variano sensibilmente sul territorio, sia dal punto di vista dei quantitativi che della composizione: le regioni del Nord-Ovest intercettano il 30% del totale nazionale (la Lombardia, da sola, quasi il 19%).
“Il rapporto – sostiene il delegato Anci ai rifiuti Ivan Stomeo – conferma gli importanti risultati raggiunti, ma ci dà anche la fotografia di un’Italia a due velocità. Un Nord sempre più veloce ed un Sud, invece, molto meno. Da questo quadro bisogna ripartire nello scrivere il nuovo accordo con il Conai. Dobbiamo sforzarci tutti quanti a portare tutte le regioni d’Italia allo stesso livello. Altro tema è il costo del servizio: è necessario potenziare il principio del “chi inquina paga”, perché attualmente il costo di gestione degli imballaggi non viene pagato da chi li produce ma dalla collettività, con la Tari. Abbiamo di fronte una bella sfida nello scrivere il nuovo accordo: una sfida in cui le nostre comunità dovranno essere protagoniste”.
“Il quadro presentato oggi ci offre l’immagine di una sensibilità crescente verso la raccolta differenziata e l’economia circolare, pur con difformità territoriali ”, ha sottolineato la vice segretaria dell’Anci Stefania Dota. “Il tema dei rifiuti è strategico per i Comuni e come associazione vogliamo perseguirlo rafforzando la nostra collaborazione con il Conai grazie a  misure sempre più efficaci il raggiungimento degli obiettivi fissati per la raccolta differenziata a livello nazionale”.
“La banca dati Anci-Conai – afferma il presidente del Conai Giorgio Quagliuolo – è ormai diventata un punto di riferimento per quanto riguarda i dati di gestione dei rifiuti urbani, in particolare di imballaggio. I dati sulla raccolta differenziata presentati quest’anno confermano la centralità dell’accordo quadro Anci-Conai per i Comuni italiani, in un’ottica di sussidiarietà rispetto al mercato. Per il futuro, consolideremo la nostra collaborazione con Anci, concentrandoci sulle aree con maggiori margini di crescita e dialogando in maniera più diretta con i Comuni”.
“Il rapporto presentato dimostra  – afferma il vice presidente di Utilitalia Filippo Brandolini –  che quando c’è la volontà si possono raggiungere risultati importanti in materia di raccolta differenziata e di riciclo rifiuti. Questi risultati sono il presupposto migliore per la sfida che ci pone il pacchetto per l’economia circolare. La filiera tra comuni, consorzi e aziende di gestione è un punto di partenza per lo sviluppo industriale del comparto. Sono questi stessi soggetti a poter testimoniare l’effettivo bisogno di impianti industriali e a poter valutare insieme i processi che possono portare alla loro realizzazione”.

Fonte: Anci.it

Diminuisce dal 1° giugno 2018 il contributo ambientale CONAI per gli imballaggi in alluminio

Il Consiglio di Amministrazione CONAI, sentito il parere del Consorzio CIAL, ha deliberato la diminuzione del Contributo Ambientale per gli imballaggi in alluminio che dal 1° gennaio 2018 passerà dagli attuali 45 a 35,00 Euro/ton 




















Il Consiglio di Amministrazione CONAI, sentito il parere del Consorzio Imballaggi Alluminio CIAL, ha deliberato la diminuzione del Contributo Ambientale per gli imballaggi in alluminio che, dagli attuali 45,00 Euro/ton, passerà 35,00 Euro/ton. La riduzione sarà operativa a partire dal 1° giugno 2018.
Si tratta di un segnale dell’impegno del sistema consortile ad ottimizzare le risorse ed a contenere i costi per le imprese Consorziate - produttrici e utilizzatrici di imballaggi – garantendo comunque il ritiro dei rifiuti urbani di imballaggio conferiti ed il riconoscimento ai Comuni dei corrispettivi previsti dal vigente Accordo Quadro ANCI-CONAI. 
La variazione del Contributo Ambientale per gli imballaggi in alluminio non avrà effetti sulle procedure semplificate e forfettarie.
Il sistema CONAI-Consorzi di Filiera e i riciclatori indipendenti hanno contribuito a garantire nel 2016 l’avvio a riciclo del 67,1% dei rifiuti di imballaggio, per un totale di 8,4 milioni di tonnellate (+2,8% sul 2015). Un risultato ampiamente sopra gli attuali obiettivi europei.

fonte: www.ecodallecitta.it