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Al via Plastics Recycling Awards Europe

Aperte le iscrizioni al concorso rivolto a prodotti e processi innovativi per il riciclo di materie plastiche promosso da Plastics Recyclers Europe (PRE).














L'associazione europea dei riciclatori di materie plastiche, Plastics Recyclers Europe (PRE), ha aperto le iscrizioni alla quarta edizione del Plastics Recycling Awards Europe, concorso rivolto a progettisti, trasformatori, fornitori di materiali rigenerati, produttori di articoli finiti e tecnologie di processo con l’obiettivo di promuovere l’innovazione di prodotto e di processo nel riciclo di materie plastiche.

Anche quest'anno sono previste sette categorie per l'assegnazione dei premi: Automotive, Electrical or Electronic Product; Building & Construction Product; Household & Leisure Product; Plastic Packaging Product; Product Technology Innovation; Recycling Machinery Innovation; Plastics Recycling Ambassador (quest'ultima rivolta a chi si è distinto per il suo ruolo di ambasciatore del settore).

I vincitori dell'edizione 2020 erano stati proclamati a dicembre dell'anno scorso (leggi articolo).

Il termine ultimo per sottoporre la candidatura è il 16 aprile 2021; i finalisti saranno annunciati il 16 giugno durante un evento online, mentre la proclamazione e la premiazione dei vincitori avverrà in una cerimonia che si terrà durante la mostra convegno Plastics Recycling Show Europe (PRSE) in programma ad Amsterdam il 4 e 5 novembre 2021.

Per informazioni e iscrizioni: Plastics Recycling Awards Europe 2021

fonte: www.polimerica.it


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Prendersi cura dell’ambiente: l’impegno dei giovani nei video vincitori del concorso #ARPAVIDEO 2020



Sono sei i video premiati al contest promosso da Arpav dedicato alle scuole secondarie di I e II grado. I brevi filmati girati dagli studenti promuovono la sensibilizzazione ai temi e agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu partendo da problematiche del territorio o dell’ambiente scolastico vissute dai ragazzi. I video raccontano il rispetto per l’ambiente e per le persone affrontando temi come la salute e il benessere per tutti, obiettivo 3 dell’Agenda Onu, la parità di genere, obiettivo 5, la necessità di garantire modelli di consumi sostenibili, obiettivo 12, tutti interconnessi tra di loro e con gli altri obiettivi globali che insieme concorrono a migliorare la vita sul pianeta entro il 2030 attraverso uno sforzo collettivo e trasversale
.

Al concorso hanno aderito 20 classi per un totale di 400 studenti di tutto il territorio veneto.

I ragazzi hanno dimostrato la capacità di comunicare con le immagini l’importanza di cambiare stili di vita e di prendersi cura dell’ambiente proponendo azioni concrete. I video, realizzati in parte durante l’emergenza sanitaria da covid-19 e nel periodo della didattica a distanza, testimoniano il periodo di isolamento vissuto dai ragazzi, che nonostante le difficoltà sono riusciti a portare a termine con impegno e creatività il progetto.

Il concorso #arpaVideo, promosso da Arpav in collaborazione con la Regione del Veneto e con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, si è concluso con la premiazione delle scuole vincitrici e la pubblicazione e diffusione dei video sul canale youtube dell’Agenzia.
Le scuole premiate:
Sezione Scuola Secondaria di I grado
1° premio Scuola A. Fogazzaro di Noventa Vicentina (VI) con il video Postapernonni

2° premio Scuola Francesco Venezze di Rovigo (RO) con il video Ali in pericolo…

3° premio Scuola Santa Giovanna D’Arco di Vittorio Veneto (TV) con il video Green week

Sezione Scuola Secondaria di II grado
1° premio Scuola ITE P. F. Calvi, di Belluno (BL) con il video We are green school

2° premio ISIS Florence Nightingale – Liceo delle scienze umane di Castelfranco Veneto (TV) con il video Si forma la terra, nasce la vita


3° premio Liceo delle Scienze Applicate Cardinal Cesare Baronio di Vicenza (VI)con il video Le parole hanno un peso


Le scuole prime classificate ricevono in premio 2000 € per l’acquisto di materiale e servizi didattici. Le seconde e terze classificate rispettivamente 800 € e 600 € quali contributi per escursioni in aree naturali e parchi o visite a musei naturalistici, etnografici, archeologici, civici o altre strutture museali del Veneto.

Regolamento e organizzazione del concorso

fonte: https://www.snpambiente.it/


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Rilegno contest: reinventare la cassetta di legno per i prodotti bio

Rilegno lancia un concorso di idee per ripensare la cassetta di legno quale nuovo imballaggio per i prodotti biologici all'insegna del motto "la natura trasporta la natura". E' possibile candidare i progetti fino al 2 marzo 2020.





L'economia circolare passa anche dai materiali che utilizziamo. Come possiamo usare il legno per realizzare nuove soluzioni progettuali per contenere e trasportare il biologico? Questa l'idea alla base del contest lanciato da Rilegno, il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno. 
La sfida è quella di reinventare la cassetta di legno per ideare un nuovo contenitore per i prodotti biologici, ripensando il rapporto tra oggetto fisico, beni di consumo in esso contenuti, relazione con la filiera commerciale (dalla logistica al punto vendita) e rapporto con il consumatore. 
La cassetta di legno, quella che vediamo al mercato piuttosto che nel negozio sotto casa, è un oggetto apparentemente comune, ma che racchiude un mondo di valori economici, culturali e sociali. Un imballaggio che è metafora fisica di un processo: riciclo, economia circolare, utilizzo delle materie prime naturali. Le cassette di legno rappresentano, infatti, un imballaggio sostenibile e green in grado di garantire una reale economia circolare.
In Italia se ne producono ogni anno circa 450milioni, destinate in gran parte al settore ortofrutticolo, perché il legno per sua natura è un materiale adatto al contatto alimentare: alcuni studi, promossi da Assoimballaggi e Rilegno, evidenziano come le cassette in legno risultano avere il più basso impatto ambientale dal punto di vista emissivo (gas ad effetto serra, eutrofizzazione, acidificazione, rilascio di smog fotochimico) e dell'ecotossicità.
A monte della filiera delle cassette in legno vi è la pioppicoltura che, oltre ad essere una fonte di approvvigionamento di legno, svolge importanti funzioni paesaggistiche e ambientali, mentre a fine vita le cassette entrano nel sistema di raccolta e riciclo degli imballaggi in legno gestito da Rilegno, diventando nuova materia prima. 
Il contest promosso da Rilegno è aperto a tutti, e in particolare rivolto a studenti e professionisti del design e dell'architettura, di età non inferiore ai 18 anni e con la possibilità di partecipare in gruppo. Sarà possibile candidare i progetti fino al 2 marzo 2020 attraverso il sito www.contest.rilegno.org. Una giuria di qualità selezionerà i lavori più interessanti in base all'originalità, ai valori simbolici del progetto, alla fattibilità tecnica ed economica e alla riproducibilità su scala industriale.
Al primo classificato andrà un riconoscimento in denaro pari a 10.000 Euro, premi anche al secondo e terzo classificato, così come ai progetti meglio comunicati su Instagram (#rilegnocontest). L'iniziativa si concluderà con la premiazione dei vincitori durante la Milano Design Week 2020. 

fonte: www.greencity.it

Un concorso per raccontare (e valorizzare) l’economia circolare

"Storie di economia circolare" torna per la seconda edizione alla ricerca di video, foto, podcast, testi e fumetti che meglio raccontino il cambiamento. Candidature aperte fino al 31 luglio 2019 e premi dai 4.500 ai 2.000 euro.















Un modello economico sostenibile è possibile: lo dimostrano le 210 esperienze reali, mappate da Ecodom, il principale consorzio di gestione dei Raee, e dal Cdca -Centro di documentazione sui conflitti ambientali- che per il secondo anno consecutivo promuovono il concorso “Storie di economia circolare” per valorizzare questi e altri progetti. Ogni esperienza è infatti una storia da raccontare per dire che realtà economiche e sociali che crescono senza sfruttare intensamente le risorse esauribili esistono e funzionano, e per dimostrare che “Sì, si può fare!”.
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La prima edizione del concorso Storie di economia circolare ©www.economiacircolare.com

Il concorso: premi dal video alla scrittura

Giornalisti, videomaker, reporter radiofonici, fotografi e disegnatori, sia professionisti che amatori, senza limiti d’età, sono invitati a realizzare opere che raccontino esperienze virtuose di sistemi economici sostenibili in Italia e a inviarle entro il 31 luglio 2019. A una prima selezione effettuata tramite un sistema di votazione online, seguirà la valutazione di una giuria tecnica e di un comitato scientifico.
La partecipazione al concorso è gratuita, mentre in palio ci sono 4.500 euro per la categoria video, 4.000 euro per la categoria foto, 2.500 euro per la categoria radio, 2.500 euro per la categoria fumetto e 2.000 euro per la categoria scrittura. E il video vincitore sarà proiettato durante la 31ma edizione del Trieste Film Festival, che si svolgerà dal 17 al 22 gennaio 2020, grazie a una partnership con la manifestazione.
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Alcuni dei vincitori della scorsa edizione ©www.economiacircolare.com
Si può concorrere per una sola categoria in gara raccontando una delle storie presenti sull’Atlante italiano dell’economia circolare, la piattaforma web interattiva che censisce e racconta esperienze di economia circolare in Italia, oppure una di propria conoscenza, basta che soddisfi almeno uno dei criteri di circolarità  e i principi etici irrinunciabili del codice etico, come l’utilizzo di materia prima seconda o il recupero di oggetti (qui il regolamento completo).

Economia circolare: chi, cosa e dove

Secondo quanto emerge dall’Atlante italiano dell’economia circolare, il protagonista del cambiamento è il settore tessile con il 15,2 per cento delle realtà mappate che recupera tessuti e capi usati, rigenera fibre tessili, organizza scambio di vestiti e trasforma materiali di scarto come cartone bucce di arance e pneumatici in abiti e accessori. Seguono il settore alimentare (11 per cento) e le attività di raccolta e gestione dei rifiuti (10,4 per cento).
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Una delle realtà di economia circolare raccontate nella prima edizione del concorso ©www.economiacircolare.com
Quasi un terzo (30,4 per cento) delle realtà sono no-profit, mentre l’1,4 per cento è rappresentato da enti di ricerca. La maggior parte delle aziende (37 per cento) realizza prodotti circolari, ovvero progettati per renderne più facile lo smontaggio e riciclo, il 32 per cento appartiene alla categoria servizi, il 15,2 per cento ha scelto un modello produttivo circolare in grado di riciclare i propri scarti per creare nuovi prodotti.
Le realtà mappate si trovano per la maggior parte nel centro Italia (37,6 per cento), seguito dal nord con il 35,7 per cento e dal 26,6 per cento del sud e isole. La regione più virtuosa è la Lombardia con il 19,5 per cento delle attività, seguita dal Lazio con il 15,7 per cento, dalla Toscana con l’11,4 per cento e dalla Campania con il 9 per cento. Fanalino di coda Umbria e Molise con solo due aziende inserite nell’Atlante e la Valle d’Aosta senza alcuna esperienza censita.
fonte: www.lifegate.it

Filmaker ma non solo. I ragazzi del concorso #arpaVideo fanno il carpooling e producono il sapone biologico per tutta la scuola















A suon di musica e di video, gli studenti delle scuole medie e superiori del Veneto hanno celebrato il 5 giugno scorso la Giornata mondiale dell’Ambiente al cinema Porto Astra di Padova. L’occasione è stata la premiazione del concorso #arpaVideo a cui hanno partecipato 800 studenti. Tra i premi in palio le pubblicazioni Arpav sul cinema e l’ambiente e le telecamere Gopro per fare video in movimento.
I ragazzi hanno dimostrato una grande attenzione ai temi ambientali e, oltre a realizzare I video, come previsto dal concorso, hanno sperimentato azioni quotidiane per migliorare l’ambiente ad esempio si sono esercitati con il carpooling, di cui hanno fatto un video tutorial, e hanno prodotto un sapone biologico. Le categorie in gara erano due: scuole secondarie di primo grado e di secondo grado. Si sono conquistati il primo posto per le scuole di primo grado, i ragazzi della scuola paritaria di Vittorio Veneto (TV) “San Giovanna d’Arco” che hanno realizzato un video sul carpooling intitolato “Car pooling tutorial”. Attività che hanno effettivamente svolto durante l’anno organizzandosi per andare a scuola a piedi o condividendo le auto. Invece al primo posto nella categoria delle scuole di secondo grado l’Istituto tecnico Don Bosco di Mogliano Veneto (TV) con il video “Ripuliamo il sapone”. Anche in questo caso è stata sperimentata in classe una vera e propria attività sostenibile iniziata con l’analisi chimica delle acque di un fiume e conclusa con la realizzazione del sapone ecologico “Astori” distribuito in tutta la scuola.


Gli altri premiati categoria scuole secondarie di primo grado:
2^ posto alla “Scuola G.B.Cima” di Conegliano, 3^ alla “Venezze” di Rovigo, 4^ alla “Grava” di Conegliano (TV).
Nella categoria secondarie di secondo grado:
2^posto a “IPS Garbin” di Schio (VI), 3^ “Liceo artistico Guggenheim” di Venezia, 4^ al “Liceo scientifico E.Fermi” di Padova.
La mattinata è stata piena di musica, in vero stile Beat a richiamare lo slogan lanciato dall’ONU per la giornata ambientale del 2019 #BeatAirPollution. Gli studenti del Liceo Fermi di Padova hanno eseguito dal vivo la canzone “Unica e tua” dedicata al pianeta terra che ha ricevuto la menzione speciale ARPAV. Altra musica padovana all’inizio dell’evento con alcuni brani di The Crystal Bricks, gruppo rock padovano che in questi giorni sta partecipando alle finali nazionali di Sanremo Rock.  
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e la Regione del Veneto.
I video premiati:

Carpooling tutorial
Ripuliamo il sapone
Unica e tua
fonte: http://www.snpambiente.it

Concorso per le scuole, un video per la Climate song




















Molte sono le iniziative di educazione ambientale che l’Agenzia ha avviato nel corso del tempo. Di recente, a seguito della partecipazione all’evento internazionale di Climathon, tenutosi a Torino ad ottobre 2018, Arpa Piemonte e l’Istituto Comprensivo Novi Ligure 3, nell’ambito del progetto Musica d’Ambiente, per sensibilizzare sul fenomeno dei cambiamenti climatici hanno composto e registrato la Climate song.
Arpa Piemonte con Città di Torino, Città di Casale Monferrato, Earth Day Italia, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte promuovono il concorso Un video per la Climate song  il concorso, promosso e sostenuto a livello nazionale dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur). Destinatari sono gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado chiamati a realizzare un videoclip di accompagnamento al brano musicale.
I videoclip (in formato “*Avi” oppure “*Mp4”) dovranno essere inviati all’indirizzo musicadambiente@arpa.piemonte.it entro venerdì 10 maggio. Ogni scuola può partecipare con un singolo video. Nel messaggio di invio dovranno essere indicati: nome di un docente di riferimento, mail, cellulare, nome istituto comprensivo, scuola e relativo indirizzo. 
Dovrà essere dichiarato che il video viene ceduto espressamente per il concorso e, se dovuto, allegata una nota valida ai fini della tutela della privacy di eventuali soggetti ripresi. 
La comunicazione del vincitore avverrà il 5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente. 
Saranno selezionati due lavori, uno per grado di scuola; il primo classificato diventerà video ufficiale della Climate song e verrà divulgato e promosso su tutti i siti istituzionali dei partner, nonché inviato unitamente al brano alle principali emittenti radiofoniche e proposto negli eventi istituzionali promossi dai partner. 
Per quanto possibile, verrà comunque data evidenza a tutti i lavori inviati.
fonte: http://www.snpambiente.it

Surfing Glass, una bottiglia virtuale lanciata nel mare di Internet per far scoprire tutte le qualità del vetro

Al via “Surfing Glass”, la 12ma edizione del Concorso per le scuole di Assovetro e CoReVe. I piccoli ecologisti dovranno postare in rete messaggi per fare emergere le proprietà dei contenitori in vetro, affrontando i temi della sicurezza alimentare, salute e riciclo





















Il vetro entra in rete. Una bottiglia “virtuale” lanciata nell’infinito mare di Internet con un messaggio sulle qualità del vetro sarà il tema di Surfing Glass, la dodicesima edizione del Concorso per le scuole organizzato da Assovetro (l’Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro) e da CoReVe (Consorzio Recupero Vetro).
Gli alunni dovranno elaborare contenuti in grado di esprimere perfettamente le straordinarie peculiarità dei contenitori in vetro: amici dell’ambiente, preziosi per la salute, campioni di economia circolare, riciclabili all’infinito e al 100%, e farli viaggiare sul web.
Il Concorso, che si svolge nell'ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto da Assovetro con il MIUR, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, è rivolto alle classi quarta e quinta della Scuola primaria ed ai tre gradi delle Scuole secondarie di primo grado statali e paritarie.
Il Concorso di quest’ anno - ha sottolineato Marco Ravasi, Presidente della sezione vetro cavo di Assovetro - vuole sfruttare al massimo tutte le potenzialità del web per diffondere e far conoscere le preziose proprietà del vetro, un materiale unico dal punto di vista della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale, tanto che l’81% degli italiani lo ritiene il packaging più sostenibile e il 65% il più sicuro per il cibo (Fonte: Rapporto Censis “Il valore sociale di prodotti e attività dell’industria vetraria in Italia”). Ogni bottiglia messa in rete potrà così raggiungere con il suo messaggio positivo un numero infinito di persone”.
Ma come lanciare nel mare di Internet le bottiglie virtuali? Le classi dovranno creare contenuti in grado di far emergere le proprietà dei contenitori in vetro per uso alimentare, concentrandosi sui temi della Sicurezza Alimentare - Salute e del Riciclo, all’interno di bottiglie virtuali che navigheranno online sul sito dedicato (www.surfinglass.it). Il messaggio postato potrà essere composto dal solo testo, dal testo più immagine o da brevi video.
Ma prima di iniziare la sfida su Internet ogni classe dovrà superare, sul sito del Concorso, la prova di un quiz, rispondendo ad una serie di domande sui contenitori in vetro e sulle loro caratteristiche, ottenendo, in caso di risposta esatta, l’assegnazione di un punteggio. Motivo di maggior merito nella valutazione dei messaggi sarà l’utilizzo della lingua inglese.
Per dare una maggiore diffusione ai contenuti realizzati, i ragazzi dovranno coinvolgere la propria famiglia (genitori, fratelli, parenti, amici ecc.) a condividere i messaggi della classe sui profili social degli adulti (Facebook, Instagram, Twitter).
Il vetro - ha osservato Franco Grisan, Presidente di CoReVe - è campione di economia circolare, ma ha bisogno non solo di supporters ma anche di buoni giocatori. Tutti credono, infatti, nel riciclo, ma ancora troppo pochi conferiscono tutto, sempre e correttamente, senza mettere insieme al vetro il sacchetto di plastica che conteneva le bottiglie e i vasetti, il bicchiere di cristallo che è caduto e si è rotto, o la tazzina di ceramica che si è scheggiata. Contiamo molto sulle nuove generazion: nuovi giocatori che possono migliorare il gioco.”
Le classi vincitrici saranno invitate a Roma a partecipare alla cerimonia di consegna dei premi nel prossimo mese di maggio.

I finalisti del concorso storie di economia circolare

Diversi progetti toscani tra i finalisti del concorso storie di economia circolare



















A marzo di quest'anno abbiamo parlato del concorso giornalistico storie di economia circolare, un contest di storie virtuose di economia circolare da raccontare con i diversi linguaggi: video, foto, radio, scrittura.
Dopo la chiusura delle votazioni on line, il concorso è entrato nella fase finale, a novembre si conosceranno i vincitori, che verranno premiati l'11 dicembre p.v.
Per ora sappiamo quali sono i progetti più votati, tra questi anche alcune esperienze nate nella nostra regione, come Una zuppa contro lo sprecoLa SPA dei lombrichi e Rifò.
Una zuppa contro lo spreco è un progetto che nasce a Firenze nel 2017 grazie a SenzaSpreco e dis.forme per sensibilizzare contro gli sprechi alimentari. Per questo gli organizzatori raccolgono gli alimenti invenduti, donati dagli esercizi commerciali dell’area interessata dall'iniziativa, definiscono insieme ai partecipanti il menù, cucinano le diverse pietanze ed allestiscono il pranzo, offrendolo  gratuitamente a tutti gli avventori.
La SPA dei lombrichi invece è un progetto nato a Migliarino in provincia di Pisa con lo scopo di trasformare un rifiuto speciale, come il letame dei cavalli, in un fertilizzante.
Grazie alla collaborazione dell’Università di Pisa, il team di Bioxplosion ha sviluppato un sistema meccanizzato che crea un ambiente ideale per la vita dei lombrichi, che svolgendo il lavoro di “spazzini della terra”, ingeriscono il letame, lo digeriscono, lo purificano e trasformano in vermicompost.
Rifò è un progetto impegnato a combattere la sovrapproduzione di rifiuti tessili, l'azienda pratese, infatti, si rifà alla tecnica tradizionale della rigenerazione: parte dal riciclo degli scarti di tessuti già prodotti, mette in produzione solo dietro ordinazione e s’impegna sul fronte dell’inquinamento non utilizzando coloranti in quanto seleziona per colore gli scarti di lana e cashmere da rigenerare.
fonte: http://www.arpat.toscana.it

Un concorso sulle Storie di Economia Circolare














Il Concorso Storie di Economia Circolare è rivolto a chiunque voglia mettersi in gioco per raccontare attraverso video, fotografia, audio e scritti una piccola grande storia di cambiamento nel mondo dell’economia del nostro Paese.
Una votazione online e successivamente una Giuria Tecnica di Qualità decreteranno per ciascuna categoria in concorso le opere vincitrici, che sappiano raccontare con linguaggi innovativi le esperienze di economia circolare operanti sul territorio italiano.
I vincitori riceveranno un premio in denaro e supporto per la promozione dei lavori selezionati su media di rilevanza nazionale.
Il concorso è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. L’iscrizione è gratuita e la scadenza per l’invio dei materiali è il 31 maggio 2018.
INFOLINE 
06.96030260
Lunedì – Venerdì
h. 10.00 – 17.00
fonte: http://www.envi.info






Vivere ecologico: concorso per il miglior video

Ispra e l’Agenzia europea per l’ambiente premiano i migliori video che sapranno esprimere un messaggio reale e articolato per la salvaguardia dell'ambiente. Ecco come presentare il proprio lavoro e cosa c'è in palio.




















Quello che mangiamo e compriamo, come ci muoviamo o riscaldiamo le nostre case, e molte altre grandi e piccole scelte hanno un impatto sull’ambiente e sulla nostra salute. Nel concorso video “I LIVE GREEN”, gli europei possono condividere le loro azioni verdi attraverso brevi video, votare per i migliori filmati e incoraggiare gli altri a fare ancora di più.
Il voto pubblico apre il 1° maggio 2018 e si chiude il 31 maggio 2018.
I vincitori verranno annunciati il 5 giugno 2018.




Come sei arrivato al lavoro o a scuola oggi? In auto, in bicicletta o con i mezzi pubblici? E l'elenco delle possibili domande alle quali dare risposta potrebbe essere lunghissimo.
Ogni giorno prendiamo decisioni che possono avere un impatto sull’ambiente. Alcune delle nostre decisioni quotidiane sono sforzi consapevoli per vivere in un ambiente più pulito e più sano. Il concorso video “I LIVE GREEN”, ideato dagli NRC for Communication di ISPRA e organizzato dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), invita tutti gli europei a mostrare la loro creatività e a condividere le loro azioni per aiutare l’ambiente. I migliori video riceveranno un premio in denaro.
“I LIVE GREEN” si concentra su quattro argomenti:
1. Cibo sostenibile
Il cibo nutriente è essenziale per una vita sana. Tuttavia, la produzione alimentare richiede risorse preziose, come terra e acqua. Ogni volta che sprechiamo cibo, sprechiamo anche queste risorse. Inoltre, pesticidi e fertilizzanti possono avere un impatto sul suolo e sulle falde acquifere. Come ridurre gli impatti ambientali del cibo sul piatto?
2. Aria pulita
Molte attività economiche dai trasporti all’agricoltura rilasciano inquinanti atmosferici. Tuttavia, le nostre abitudini quotidiane possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria e migliorare la nostra salute e la qualità della vita. Quali sono le scelte che fai per contribuire all’aria più pulita?
3. Acqua pulita
I nostri laghi, fiumi e mari sono sottoposti a numerose pressioni, tra cui il cambiamento climatico e l’inquinamento. In molte regioni in tutta Europa, utilizziamo le nostre riserve di acque sotterranee più velocemente di quanto possano essere reintegrate. Queste pressioni hanno impatti sulla natura e sulla nostra salute. Come possiamo aiutare a mantenere le risorse idriche pulite e libere dall’inquinamento?
4. Rifiuti minimi
Le cose che acquistiamo spesso hanno una durata limitata, ma ci sono modi per evitare che finiscano in discarica. Forse puoi mostrare agli altri un buon esempio di riutilizzo, riparazione o riciclaggio di qualcosa?
Le iscrizioni chiuderanno il 31 marzo 2018.
I premi
I vincitori di ciascuna categoria (cibo sostenibile, aria pulita, acqua pulita e rifiuti minimi) riceveranno un premio in denaro di 1000 euro. Il premio Public Choice, scelto tramite il voto online, è di 500 euro.

fonte: http://www.ilcambiamento.it













La World Press Photo Foundation ha, anche quest’anno, decretato i vincitori del suo contest fotografico: ecco gli scatti più belli selezionati nella categoria Natura.
80.408 scatti, 5.034 fotografi, 126 Paesi coinvolti: sono questi i numeri di questa sessantesima edizione del contest fotografico World Press Photo. Si tratta di uno dei premi più prestigiosi nel fotogiornalismo e nel racconto digitale, lanciato proprio per valorizzare il giornalismo visivo e la libertà di espressione.
Il concorso fotografico mira a raccogliere i contributi fotografici più belli del pianeta, organizzandoli in diverse categorie:
  • Questioni contemporanee, che raccoglie immagini singole o storie che illustrano problemi culturali, economici, ambientali, politici o sociali;
  • Vita quotidiana, che racchiude immagini singole o storie che documentano gli elementi ordinari o straordinari della vita quotidiana;
  • Notizie generali, che raccoglie immagini o storie su notizie e conseguenze che ne derivano;
  • Progetti a lungo termine, ossia progetti fotografici su un tema singolo condotti da un fotografo individuale o da un gruppo di due o più fotografi per almeno tre anni diversi;
  • Natura, che racchiude scatti che ritraggono paesaggi, flora e fauna;
  • Persone, che raccoglie immagini di personaggi e volti;
  • Sport, che racchiude immagini di sport individuali o di squadra;
  • Spot News, che raccoglie immagini che testimoniano momenti di notizie o eventi immediati.
I lavori pervenuti vengono sottoposti al giudizio di una giuria composta dai principali professionisti del fotogiornalismo. La giuria, completamente estranea alla fondazione, cambia ogni anno.
Osservando la gallery degli scatti vincitori non è difficile rimanere sorpresi: paesaggi, sguardi e colori, prospettive uniche e storie straordinarie hanno animato anche questa edizione del contest, regalando punti di osservazione davvero privilegiati.
Parlando dei progetti che hanno trionfato per la sezione Natura, al primo posto troviamo uno scatto dello spagnolo Francis Perez, fotografo subacqueo. Lo scatto ritrae una tartaruga Caretta Caretta intrappolata in una rete da pesca, nella cornice di Tenerife, Isole Canarie. Questa specie di tartaruga è costantemente minacciata dalla presenza di attrezzi da pesca abbandonati e dallo sviluppo costiero che sta modificando il suo habitat.
La foto è emblematica, così come il significato che grida: più rispetto per chi popola i nostri mari e massima salvaguardia delle specie in via di estinzione.

World Press Photo Contest 2017 © Francis Pérez, Spain – Caretta Caretta Trapped

Al secondo posto tra i progetti singoli troviamo Grande gatto nel mio cortile, uno scatto del fotografo naturista indiano Nayan Khanolkar. La foto ritrae un leopardo che cammina, di notte, attraverso la colonia di Aarey Milk, un insediamento residenziale adiacente al parco nazionale di Sanjay Gandhi, nel suburbano Mumbai.
I leopardi che vivono nel parco si avvicinano all’insediamento urbano in cerca di cibo, sollevando la questione del conflitto fra uomo e animale, che spesso viene catturato per scongiurare eventuali attacchi.

World Press Photo Contest © Nayan Khanolkar, India – Big Cat in My Backyard

Al terzo posto troviamo il fotografo Jaime Rojo, con uno scatto che ritrae una distesa di farfalle monarca intrappolate nella neve nel Santuario delle Farfalle di El Rosario a Michoacán, in Messico.
La zona, infatti, è stata colpita da una tempesta di neve molto violenta tra l’8 e il 9 marzo, ed è in questo periodo che Jaime ha immortalato la sua distesa di farfalle.
Le farfalle sono creature resilienti e possono sopravvivere diversi giorni a temperature inferiori allo zero finché rimangono asciutte. Dopo un generale declino delle popolazioni monarca, con numeri che scendono del 90 per cento dagli anni Novanta, si è registrato un recente aumento e il periodo invernale rappresenta un importante punto di svolta per la specie.

World Press Photo Contest © Jaime Rojo, Spain – Monarchs in the Snow

I premi della World Press Photo Foundation, però, non riguardano solamente gli scatti singoli: diamo un’occhiata più da vicino alle storie della sezione Natura che hanno vinto questa edizione del contest.
La storia al primo posto è quella di Brent Stirton, che ha documentato l’assassinio di un rinoceronte per il suo corno nella riserva di Hluhluwe Umfolozi Game, Sudafrica.
Il corno del rinoceronte, noto per le sue proprietà medicinali, è sempre più richiesto e la specie sta toccando più da vicino la minaccia dell’estinzione. Il sentimento locale sul fenomeno è contrastante: da una parte, c’è chi vorrebbe bandire la pratica e lanciare un divieto di commercializzazione internazionale, dall’altra ci sono i conservatori che credono in un commercio legale dei corni.

World Press Photo Contest © Brent Stirton, South Africa, Getty Images for 
National Geographic Magazine – Rhino Wars

Al secondo posto tra le storie vincitrici quella di Ami Vitale, che ritrae Ye Ye, un panda gigante di 16 anni. Il panda si trova in un recinto di formazione presso la riserva di Wolong, Sichuan, Cina.
Ad oggi i panda in Cina vengono considerati come una specie vulnerabile, ossia con un rischio di estinzione minore. Uno dei problemi dell’habitat naturale del panda, oltre alle minacce dei predatori, è la scarsità di bambù, di cui l’animale si ciba.
Grazie alla ripresa cinese dell’habitat animale, molti panda allevati in cattività vengono ora reintrodotti in natura.

World Press Photo Contest © Ami Vitale, USA, for National Geographic Magazine – 
Pandas Gone Wild

A guadagnarsi la medaglia di bronzo per la categoria storie troviamo Bence Maté, fotografo ungherese che ha ritratto dei cervi nella foresta di Gyulaj, parco nazionale di Duna-Dráva, Ungheria.
Gli animali sono stati fotografati all’interno del loro habitat naturale.

World Press Photo Contest © Bence Máté, Hungary – Now You See Me

fonte: http://nonsoloambiente.it