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Riflessioni e misurazioni sullo sviluppo sostenibile















Su Ecoscienza 3/2021, la rivista di Arpae Emilia-Romagna, un approfondimento sulla misurazione della sostenibilità e gli indici integrati.

Il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 richiede azioni intersettoriali e strumenti utili alla valutazione integrata delle politiche nazionali, regionali, locali oltre che ...

Cinema, Arpae e Emilia-Romagna Film Commission aderiscono a Green Film

Un protocollo per riprese e produzioni rispettose del patrimonio ambientale.




Produzioni cinematografiche e televisive che rispettano e valorizzano il patrimonio ambientale che le ospita, certificate con il marchio Green Film.

Emilia-Romagna Film Commission e Arpae hanno aderito al protocollo che ha l’obiettivo di incoraggiare le produzioni a lavorare nel rispetto dell’ambiente ottimizzando i trasporti, adottando il risparmio energetico, rendendo disponibili gli alloggi delle troupe in strutture certificate, selezionando la ristorazione e la gestione dei rifiuti.

Ideato dalla Trentino Film Commission nel 2017, il protocollo Green Film è stato revisionato nel 2019 per garantire una più vasta applicabilità sulle produzioni nazionali e internazionali, Film Fund, Film Commission, broadcaster o altre realtà.
Il ruolo di Arpae

In Emilia-Romagna sarà Arpae il partner incaricato del ruolo di ente certificatore, che verificherà periodicamente l’applicazione dei criteri del protocollo durante tutta la produzione. L’Agenzia regionale prevenzione ambiente energia dell’Emilia-Romagna ha, infatti, tra i suoi compiti la promozione e il presidio della strategia per il consumo e le produzioni sostenibili, favorendo la conoscenza e l’attuazione degli strumenti volontari per migliorare le prestazioni ambientali delle imprese e la valutazione e la comunicazione degli impatti su organizzazioni e prodotti. Il Protocollo Green Film è un esempio di come tali strumenti possano svolgere un ruolo per stimolare una nuova cultura ambientale e la scelta di aderire al protocollo Green Film si inserisce nella nostra volontà di costituire con i settori produttivi un fronte comune contro l’emergenza climatica in atto.
Come funziona il disciplinare Green film

Il disciplinare di Green Film prevede diverse azioni positive per tutta la durata della lavorazione.

Prima dell’inizio della produzione i produttori dichiarano quali criteri di sostenibilità ambientale previsti dal disciplinare si impegnano a rispettare durante le riprese.

Prerequisiti obbligatori sono pianificare in anticipo l’applicazione dei criteri di sostenibilità da adottare, utilizzando informazioni semplici e concrete, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale senza rallentare il lavoro della troupe, e programmare la mobilità della produzione, per ottimizzare i trasporti e ridurne l’impatto ambientale ed economico.

Altri punti da verificare e attuare vanno dal risparmio energetico agli alloggi delle troupe in strutture certificate, dalla ristorazione alla gestione dei rifiuti, prediligendo il recupero e la raccolta differenziata.

Durante le riprese la produzione si impegna a rispettare quanto dichiarato e Arpae come ente certificatore verifica che tali criteri siano rispettati. Dopo le riprese l’Agenzia completa l’attività di verifica del rispetto della sostenibilità e, se ha esito positivo, la produzione riceve la certificazione di sostenibilità ambientale Green Film e gli eventuali premi stabiliti.

Maggiori informazioni sul protocollo Green Film possono essere richieste via mail all’indirizzo: greenfilm.emiliaromagna@arpae.it

Vai alla notizia sul portale Cinema dell’Emilia-Romagna

fonte: www.snpambiente.it


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Nascono “I Lunedati”

Nell’ambito del progetto “Leggere i dati e farne buon uso” una rubrica sui canali social con infografiche su ambiente e sostenibilità



Inaugurata lunedì 19 aprile “I Lunedati”, la rubrica che aprirà ogni settimana i profili social di Educazione alla Sostenibilità, presentando le infografiche realizzate e rese disponibili dai servizi informativi di Arpae in collaborazione con le diverse strutture dell’Agenzia. E, per l’occasione, alle pagine Facebook e Linkedin, si affiancherà anche il nuovo profilo Instagram di Educazione alla Sostenibilità.

Saranno proprio i canali social lo spazio privilegiato per veicolare periodicamente “I Lunedati”. Le infografiche, che potranno avere a corredo altri elementi come report, videopillole o contenuti di altro tipo, verranno messe a disposizione di scuole, organizzazioni professionali e civiche, imprese e, più in generale, di cittadinanza e comunità. La rubrica si rivolge infatti a tutti coloro che da un lato sono interessati ad accrescere la propria consapevolezza su possibilità e limiti dei nostri sistemi ambientali, sociali ed economici, e dall’altro possono contribuire attivamente alla costruzione dei possibili scenari sostenibili.

L’iniziativa rientra nel progetto “Leggere i dati e farne buon uso”, che mira a fornire conoscenze e strumenti per una migliore interpretazione, accurata sotto il profilo scientifico e più comprensibile mediante un linguaggio grafico-divulgativo, dell’ambiente, delle sue caratteristiche e della sua evoluzione. Laddove il ”buon uso” significa soprattutto l’adozione di nuovi comportamenti con metodi e strumenti educativi, formativi e partecipativi, e l’empowerment individuale e di e comunità per migliorare le politiche e prevenire i rischi ambientali.

Questa la pagina del progetto, aperto ai contributi e alla partecipazione concreta di addetti ai lavori (e non).
Qui le video pillole su infografiche e report.
Questi i collegamenti ai canali social del CTR Educazione alla Sostenibilità:


alla pagina Facebook
alla pagina Linkedin
al neonato profilo Instagram

fonte: www.snpambiente.it/


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Salute e ambiente, una summer school dell’Università di Bologna

Dal 14 al 18 giugno 2021, in collaborazione con Arpae e Rias.



L’esposizione ambientale a potenziali sostanze tossiche può avvenire ogni giorno attraverso l’aria, il suolo o l’acqua contaminata. La ricerca attuale si concentra sui rischi ambientali, riconducibili ad agenti chimici, biologici e fisici, nei luoghi di lavoro e nella catena alimentare. I metodi di indagine e la valutazione dei potenziali rischi per la salute hanno fatto sensibili passi avanti negli ultimi anni.

L’Università di Bologna (sede di Ravenna), in collaborazione con Arpae Emilia-Romagna e Rete Italiana Ambiente Salute organizza la summer school “Environmental Health” sul tema del rischio da esposizione ambientale a sostanze tossiche.

Il corso è rivolto agli studenti dei corsi di laurea e dei master con basi di biologia, scienze biomediche o ambientali, statistica interessati ad approfondire i temi di tossicologia, epidemiologia e salute ambientale.

Un percorso online di cinque giorni, dal 14 al 18 giugno 2021, nei quali gli studenti acquisiranno competenze sugli aspetti di ambiente e salute, strettamente interconnessi.

Il percorso approfondisce i diversi approcci in uso per la valutazione del rischio da esposizione, oltre a focus specifici dedicati alla tossicologia e all’epidemiologia ambientale. Previste lezioni e sessioni pratiche, di livello intermedio e avanzato.

Le iscrizioni devono essere presentate entro il 4 maggio 2021

Per avere maggiori informazioni form@fondazioneflaminia.it

Bando di ammissione

Programma

https://www.snpambiente.it/wp-content/uploads/2021/04/summer-school_program_.pdf

fonte: www.snpambiente.it


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Aria, al via il progetto Bigepi

Lo studio per la valutazione degli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini su tutto il territorio italiano.



L’inquinamento atmosferico può provocare sintomi e patologie di varia natura, influendo negativamente sulla salute delle persone, specialmente quelle più vulnerabili come bambini, anziani e persone affette da patologie croniche. La qualità dell’aria dovrebbe essere un bene non negoziabile, tanto che la costituzione italiana riconosce il diritto per tutti di vivere in un ambiente sano.

Nel 2018, l’Italia ha raggiunto però il triste primato europeo di morti premature dovute all’esposizione a ossidi di azoto e ozono (derivati in modo diretto o indiretto dalla combustione civile e industriale e dal traffico automobilistico) e il secondo posto nella classifica per le morti causate dall’esposizione al particolato atmosferico (l’insieme di particelle di varie dimensioni disperse nell’aria).

Anche bassi livelli di inquinamento, se prolungati negli anni, possono determinare danni importanti sulla nostra salute. Non esistono quindi limiti sotto i quali si può stare completamente sicuri. Per questo è importante monitorare l’aria, non soltanto dove l’inquinamento è particolarmente elevato, ma anche in zone di campagna o di periferia dove i danni possono vedersi dopo diversi anni di esposizione.

Il progetto BIGEPI sfrutterà i dati raccolti in un precedente progetto, INAIL-BEEP, che ha fornito mappe molto dettagliate della concentrazione di sostanze inquinanti presenti in atmosfera, dalla scala nazionale a quella urbana, suburbana e rurale.

Grazie a INAIL-BEEP sappiamo che le persone più esposte all’inquinamento atmosferico, specialmente bambini e anziani, si ammalano e muoiono di più per malattie cardiovascolari e respiratorie, sia nelle grandi città che nelle aree rurali. Si è inoltre evidenziato che anche temperature estreme, piogge intense e rumore, possono causare danni per la salute.

Il nuovo progetto BIGEPI approfondirà i legami tra gli aspetti ambientali e la salute, correlando i dati locali di mortalità, ricoveri in ospedale e malattie o sintomatologie respiratorie con la qualità dell’ambiente, sia sul breve che sul lungo periodo; indagherà inoltre eventuali legami tra esposizione agli inquinanti e mortalità per disturbi neurologici o neurocognitivi, come per esempio la malattia di Alzheimer o la demenza senile.

In particolare, grazie a BIGEPI saremo in grado di valutare gli effetti a breve termine dell’inquinamento atmosferico e delle temperature in tutti i comuni italiani, comprese le zone industriali e i siti di bonifica.

Per alcune città campione questi effetti saranno analizzati anche sul lungo termine, per capire come un’esposizione lieve ma prolungata all’inquinamento ambientale influisca sull’aspettativa di vita e sulla salute.

Per la città di Roma, infine, lo studio prenderà in considerazione anche l’esposizione a fattori inquinanti sui luoghi di lavoro, per la loro eventuale influenza, oltre che sulle problematiche già menzionate, anche sull’insorgenza di tumori, infarti, ictus, o patologie bronchiali di tipo cronico (bronchiti croniche o enfisema polmonare).

I risultati del progetto permetteranno di aumentare la consapevolezza dei cittadini su una tematica di così grande importanza, basandosi su evidenze ottenute grazie alla ricerca scientifica, e le amministrazioni locali potranno prendere decisioni consapevoli e basate su dati molto precisi per migliorare la qualità dell’aria in favore della salute pubblica, con una speciale attenzione per le persone più a rischio.


Mappa che mostra la concentrazione media di particolato atmosferico nel nostro paese per gli anni 2013-2015 (pubblicata da Stafoggia e collaboratori su Environmental International nel 2019). Le mappe di INAIL-BEEP forniscono informazioni con un dettaglio di 1 km2

Per approfondimenti: scarica la newsletter di avvio del progetto e visita il sito

Progetto reso possibile grazie al finanziamento di INAIL nell’ambito del Bando Ricerche in Collaborazione BRiC 2019.

fonte: www.snpambiente.it


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Ambiente e salute, online Ecoscienza 1/2021

Una visione strategica per il futuro è la chiave per politiche di prevenzione, sviluppo e promozione del benessere. Questo è l'argomento principale del nuovo numero della rivista Ecoscienza, Arpae Emilia-Romagna





Al centro del nuovo numero della rivista di Arpae Emilia-Romagna un ampio servizio di approfondimento sul progetto Rias e sui temi di ambiente e salute in Italia. Molto vari e prestigiosi i contributi. Tra questi si segnalano l’editoriale di Francesco Forastiere che analizza l’attuale situazione delineando le prospettive e le prossime sfide ambientali e l’articolo di Paolo Vineis sull’integrazione di politiche di prevenzione delle malattie e ambientali. In questo numero parliamo anche di buone pratiche di prevenzione contro le zanzare.

Altre novità nelle rubriche Legislazione news, Osservatorio ecoreati, Libri.

Vai alla presentazione del numero
Scarica Ecoscienza 1/2021 (pdf)
Vai alla homepage di Ecoscienza

fonte: www.snpambiente.it



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M’illumino di meno 2021

Venerdì 26 marzo è la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, lanciata nel 2005 da Caterpillar e Radio2.




In questa edizione, prevista per venerdì 26 marzo, il tema sarà il “Salto di Specie”, ovvero l’evoluzione ecologica del nostro modo di vivere, da mettere in pratica per uscire migliori dalla pandemia. Gli organizzatori invitano tutti a raccontare i propri Salti di Specie, piccoli e grandi che siano, nelle proprie vite, compilando il form di M’illumino di Meno e condividendo foto e video sulla pagina Facebook di Caterpillar.

In Veneto gli studenti dell’Istituto Canossiano di Treviso hanno realizzato video in cui mostrano con azioni concrete cosa si possa fare a casa per ridurre i consumi e risparmiare energia. Vai alla notizia sul sito di Arpa Veneto





In Emilia-Romagna i Comuni di Modena, Ravenna e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, grazie ai Centri di educazione alla sostenibilità (Ceas), hanno invitato studenti e cittadini a raccontare il proprio impegno e le azioni quotidiane a favore di una evoluzione ecologica.
Scopri di più sul sito di Arpae Emilia-Romagna.

fonte: www.snpambiente.it



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La prevenzione nel diritto per l’ambiente

L’evoluzione della normativa ambientale è un approfondimento nel numero 5/2020 della rivista Ecoscienza.












Gli scavi ci raccontano di una storia - Friuli Venezia Giulia - Siti inquinati - foto di Laura Schiozzi

La rivista Ecoscienza, edita da Arpae, per i suoi 10 anni, propone un approfondimento sulla normativa ambientale. Il diritto dell’ambiente è uno strumento fondamentale per la tutela ambientale. Deve tenere conto sia della regolazione che del controllo, con un orientamento che privilegi gli strumenti di prevenzione per evitare che gli illeciti vengano commessi.
Un focus particolare sulle numerose modifiche al testo unico dell’ambiente, Dlgs n. 152/2006 e la legge sugli ecoreati.

Leggi gli articoli
La prevenzione al centro del diritto per l’ambiente
Giuseppe Battarino, magistrato collaboratore della Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti e illeciti ambientali

La problematica evoluzione della normativa ambientale
Gianfranco Amendola, ex magistrato, docente di diritto penale ambientale, Università La Sapienza, Roma

Vai a Ecoscienza 5/2020
Vai a Ecoscienza homepage

fonte: https://www.snpambiente.it

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Economia circolare, quali prospettive

Un approfondimento sull’economia circolare nel numero 5/2020 della rivista Ecoscienza.



L’adozione e la diffusione dell’innovazione delle risorse sono aspetti fondamentali dei tre principi dell’economia circolare, i quali si basano sulla trasformazione degli scarti in materia prima, la fine dello spreco del prodotto e l’evitare la morte prematura del materiale.

Per perseguire questi principi sono necessari investimenti e la ridefinizione del concetto di responsabilità da parte di chi produce un bene estendendola anche alla fase di post-consumo.

Questa è una breve sintesi dell’approfondimento sull’economia circolare degli articoli scritti per i 10 anni di Ecoscienza. Nella sezione attualità, un focus su un recente studio del laboratorio Ref Ricerche che mostra come il contributo Conai non copra i maggiori oneri della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggi.

Leggi gli articoli
Quali prospettive per l’economia circolare?
Emanuele Bompan – Giornalista ambientale, geografo, autore di “Che cos’è l’economia circolare”, Edizioni Ambiente

Innovazione e transizione verso una nuova economia
Chiara Lodi, Massimiliano Mazzanti, Emy Zecca – Università di Ferrara, Cercis

Costi di gestione dei rifiuti, quale copertura?
Paolo Azzurro, Donato Berardi, Nicolò Valle – Ref Ricerche

Vai a Ecoscienza 5/2020
Vai a Ecoscienza homepage

fonte: www.snpambiente.it


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Le microplastiche nel fiume Po

 



La situazione per la presenza di plastica e microplastica nel fiume Po non è critica. Le azioni che hanno portato a questo risultato sono state l’incremento dei depuratori e della raccolta differenziata dei rifiuti.
Queste le conclusioni delle misure effettuate nell’ambito del progetto Manta river project. L’indagine è stata condotta dall’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, Ministero dell’Ambiente, Università La Sapienza di Roma, Arpae Struttura oceanografica Daphne e l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo).

I 4 punti di monitoraggio da cui sono stati prelevati i campioni di acqua corrispondono alle sezioni idrauliche di Isola Serafini (PC), Boretto (RE), Pontelagoscuro (FE) e Po di Goro-Delta (RO).

L’analisi ha definito la provenienza della plastica rinvenuta come segue:
25% materiale di imballaggio di origine industriale
11% sorgenti civili
64% scarichi di depuratori e agricoltura.

Approfondimenti




fonte: www.snpambiente.it

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L’educazione alla sostenibilità in Emilia-Romagna

 


Approvate e finanziate le prime azioni del programma regionale di informazione ed educazione alla sostenibilità (Infeas) 2020-2022 in Emilia-Romagna, coordinato dal centro tematico regionale educazione alla sostenibilità di Arpae e con la partecipazione della rete dei 38 centri di educazione regionali.

Il programma è fortemente integrato con l’Agenda 2030 ed è sostenuto, oltre che da risorse regionali, da mezzi statali grazie all’accordo di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e il Ministero dell’Ambiente.

Per saperne di più leggi la notizia sul sito di Arpae

quaderno-programma-2020-2022


fonte: www.snpambiente.it/

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Impatto e misurazione degli odori





Mercoledì 28 ottobre 2020, dalle ore 10 alle 13, si terrà il convegno online “Impatto e misurazione degli odori. Valutazione, monitoraggio e buone pratiche”.

Il disturbo olfattivo è uno dei più sentiti e rilevanti aspetti negativi di impatto ambientale: può interferire con lo stato di benessere e diventa spesso elemento di conflitto tra cittadini e attività produttive. L’assenza di parametri normativi definiti univocamente, insieme alla soggettività della percezione e alle difficili modalità per determinare gli odori nell’ambiente, rende problematica la caratterizzazione del disagio percepito e, di conseguenza, l’attività degli organi di vigilanza.

Il convegno intende fare il punto delle conoscenze sugli effetti sanitari legati alla molestia olfattiva e promuovere un confronto sugli aspetti tecnici legati al monitoraggio, anche attraverso esperienze di coinvolgimento dei cittadini.

Il webinar sarà accessibile online su piattaforma Zoom, previa iscrizione.
Iscrizione al convegno

Programma del convegno

fonte: www.snpambiente.it/


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Videoclip “Mare di plastica”

Un prodotto comunicativo sull'ecologia dedicato agli adolescenti e realizzato da un gruppo di ragazzi di Ravenna.











Si chiama “Mare di plastica” il rap a tema ambientale realizzato da un gruppo di ragazzi di Ravenna e prodotto dall’Associazione Tozzi Green Odv (ToGether) in collaborazione con il Centro Mousikè della città romagnola.

Testo interessante, melodia coinvolgente, video suggestivo, il rap è disponibile sui principali canali social, come Facebook, youtube, spotify.

“…e poi mastica mastica mastica
sono a mollo in un mare di plastica…”




fonte: www.snpambiente.it

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Valutazione del possibile rapporto tra l’inquinamento atmosferico e la diffusione del SARS-CoV-2

Arpa Marche e Arpae Emilia-Romagna hanno partecipato alla redazione del documento “Valutazione del possibile rapporto tra l’inquinamento atmosferico e la diffusione del SARS-CoV-2” pubblicato nel repository della rivista Epidemiologia & Prevenzione. Il contributo conferma l’impegno del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente nelle attività di ricerca e studio del complesso rapporto “ambiente-salute”.





















Un gruppo di lavoro al quale hanno partecipato anche Arpa Marche e Arpae Emilia-Romagna ha redatto un documento di attualità su un tema che suscita grande interesse e dibattito: il contributo “Valutazione del possibile rapporto tra l’inquinamento atmosferico e la diffusione del SARS-CoV-2” è stato pubblicato nel repository della rivista Epidemiologia & Prevenzione, che ospita “… rapporti di lavoro preliminari, non ancora sottoposti a revisione tra pari (peer review)” riguardanti l’epidemia COVID-19 (v. in calce documento integrale).

Nel panorama attuale, caratterizzato dall’esigenza di comprendere le modalità di propagazione del virus SARS-CoV-2, questo contributo offre una chiave di lettura rigorosamente basato sulle conoscenze disponibili e su una vasta bibliografia per comprendere il ruolo che il particolato aerodisperso e altri, molteplici, fattori ambientali potrebbero avere avuto sulla diffusione e severità della pandemia in corso, oltre ad approfondire la possibile interazione tra gli inquinanti atmosferici e le infezioni respiratorie, anche sulla base del meccanismo di azione del virus con l’ospite.

Obiettivo del lavoro è stato quello di fornire un solido contributo multidisciplinare alla conoscenza in relazione a quesiti specifici sul ruolo del particolato atmosferico provenienti da più soggetti, generati anche da recenti prese di posizione di diversi gruppi di ricerca. Non va dimenticato che le risposte a questi quesiti sono di fondamentale importanza anche per progettare la ripresa con azioni capaci di sostenere e valorizzare la resilienza dei territori e sempre più orientate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale dettati dall’Agenda Onu 2030.

Ciò che emerge dallo studio è l’individuazione di alcune aree di ricerca meritevoli di ulteriori approfondimenti, da indagare sempre attraverso un approccio multidisciplinare, che caratterizza l’attività delle due Agenzie ambientali sul tema “ambiente e salute”. Un’attività di collaborazione già collaudata, che ha fornito interessanti proposte di lavoro congiunto all’interno del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa), come il progetto “Zipper”, inserito nell’ambito del programma triennale delle attività di Sistema (Tavolo interagenziale TIC VII/7), che ha l’obiettivo di fornire al sistema Snpa uno strumento snello per la stima dell’esposizione della popolazione a determinanti ambientali e la valutazione dei conseguenti rischi per la salute.

Con il documento Valutazione del possibile rapporto tra l’inquinamento atmosferico e la diffusione del SARS-CoV-2, fortemente sostenuto dalle nostre direzioni, si conferma la volontà e la disponibilità del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente a impegnare risorse e attività di ricerca nello studio del complesso rapporto “ambiente-salute”, una volontà già formalizzata attraverso il protocollo di intesa Ispra-Snpa e Istituto superiore di sanità.

Giancarlo Marchetti, direttore generale Arpa Marche
Giuseppe Bortone, direttore generale Arpae Emilia-Romagna



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Lo studio è disponibile nel sito di Epidemiologia & Prevenzione, la rivista italiana di epidemiologia ambientale.


fonte: https://www.snpambiente.it/

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Contrastare il consumo di suolo, seminario a Bologna il 22 novembre

Il seminario "Contrastare il consumo di suolo, esperienze, norme e linee guida" è organizzato nell'ambito delle attività del progetto europeo Sos4Life. Interviene il Sistema nazionale di protezione dell'ambiente con Ispra e Arpae.





Il progetto europeo SOS4LIFE (www.sos4life.it), il cui principale obiettivo è verificare la possibilità di applicare a scala locale (comunale, in questo caso) l’indirizzo europeo del consumo netto di suolo zero, è coordinato dal Comune di Forlì e vede fra i partner la Regione Emilia-Romagna, i Comuni di Carpi (MO) e San Lazzaro di Savena (BO) oltre a Cnr Ibimet, Legambiente Emilia-Romagna, Ance Emilia-Romagna e Forlì mobilità integrata.

Il seminario “Contrastare il consumo di suolo, esperienze, norme e linee guida” del 22 novembre a Bologna – organizzato nell’ambito delle attività del progetto SOS4LIFE – costituirà anche un momento di confronto con alcuni stakeholders (Ispra, le Regioni Piemonte, Lombardia e Toscana, Arpae e Anci) sulle rispettive e più recenti esperienze in materia di contrasto al consumo di suolo e di rigenerazione urbana. Previsti alcuni interventi del Sistema di protezione dell’ambiente con Ispra e Arpae. Continua

fonte: http://www.snpambiente.it

Educazione alla sostenibilità in Emilia-Romagna, in video tre anni di attività

Infeas Emilia-Romagna 2017-2019: 10 aree di azione, 18 progetti realizzati, 159mila studenti coinvolti, 484 istituti scolastici, 6395 classi.


















Va in archivio a fine anno il programma regionale di educazione e informazione alla sostenibilità (Infeas) 2017/2019, lasciando in dote tre anni di attività intensa per accrescere la consapevolezza dell’importanza e del valore delle azioni per tutelare e valorizzare l’ambiente in cui viviamo, partendo appunto dall’educazione alla sostenibilità. Dieci le aree di azione, sviluppate con metodologie partecipative attraverso teams dedicati, analisi dei bisogni, project work, documentazione e valutazione.
Le 10 aree di azione sono state sviluppate attraverso la realizzazione di 18 progetti che hanno coinvolto 159mila studenti appartenenti a 6395 classi di 484 istituti scolastici. A supporto dei progetti sono state realizzate 4 campagne mediatichesviluppata 1 app per smartphone e 6 pubblicazioni a stampa. La Rete dell’educazione alla sostenibilità (Res) dell’Emilia-Romagna è coordinata da Arpae. Il bilancio delle attività è illustrato in video pubblicati sul canale YouTube Arpae. Leggi il resto
Guarda il video


SAVE THE DATE – 32° Congresso della Società lichenologica italiana

Dal 18 al 20 settembre 2019 a Bologna si svolgerà il congresso annuale della Società lichenologica italiana. Scadenza invio riassunti: 1 giugno 2019.
















Dal 18 al 20 settembre 2019 si terrà a Bologna, presso l´Orto Botanico, il congresso annuale della Società lichenologica italiana. Aprirà l´evento la Lectio Magistralis del professor Martin Grube di Graz, uno dei massimi esperti  internazionali sulla simbiosi lichenica. 

Le attività saranno articolate in tre sessioni
- Ecologia e biodiversità
- Biomonitoraggio
- Eco-fisiologia

Sarà dato ampio risalto a presentazioni in forma di poster. É previsto inoltre lo svolgimento di un ciclo di miniseminari introduttivi alla lichenologia.
Scadenza invio riassunti: 1 giugno 2019 
Per inviare un abstract occorre seguire le indicazioni riportate nel format  
Comunicazione accettazione contributi: 7 giugno 2019

fonte: https://www.arpae.it/