del Comitato ‘No inceneritori ‘ di Terni
Non ci sarà mobilitazione del NO INC
in occasione del Consiglio Comunale a cui prenderà parte la Presidente Marini il prossimo mercoledì 11. Lo consideriamo infatti un appuntamento inutile per una serie di ragioni, con tratti farseschi per certi aspetti.

In prima battuta vale la pena ricordare,
come già denunciato a gennaio 2016,
che nei fatti la Regione Umbria ha già deciso che una parte dei rifiuti
urbani prodotti in Umbria verranno bruciati a Terni dall’inceneritore
di ACEA. Lo ha fatto non solo
votando a favore del decreto attuativo dell’articolo 35 dello Sblocca Italia,
quello proprio relativo ai rifiuti e che prevede, ma solo sulla carta,
un nuovo inceneritore per 130mila tonnellate di rifiuti; lo ha votato
dicendo che il ministero ha accettato l’ipotesi di produzione di CSS da mandare in Toscana.
Ma ha inoltre fatto la sua scelta trasmettendo al Ministero
dell’Ambiente, a settembre 2015, una tabella con la previsione di
trattamento dei rifiuti ipotizzando il raggiungimento del 68% di
raccolta differenziata a livello regionale.

Una manifestazione del Comitato ‘No inceneritori’
E qui, confermando che fu una finta trattativa quella con il
Ministero tanto decantata dalla Presidente Marini e dall’Assessore
Cecchini, si ipotizzano 58.322 tonnellate per anno di CSS e un
quantitativo tra 32.653 e 69.562 tonnellate per anno a incenerimento,
come indica la tabella ripresa proprio dal documento regionale. Tanto
combaciano perfettamente i numeri che ACEA, proprio nell’istanza ancora
in Conferenza dei Servizi in cui chiede di bruciare la frazione secca
residua dei rifiuti urbani (quella che esce dal trattamento
dell’indifferenziato da cui viene eliminata la parte umida), indica un
quantitativo di 30 mila tonnellate per anno. Almeno per cominciare,
diremmo noi.

L’inceneritore Aria-Acea di Terni
Istanza su cui la Regione non ha annunciato alcun parere negativo,
anzi in piena coerenza appunto con il documento di previsione appena
citato. Che ne pensa il Sindaco di Terni? Come giudica lo “scherzetto”
fatto dalla Regione?
A questo aggiungiamo che per l’ennesima volta il Consiglio Comunale
non sarà aperto alla partecipazione dei cittadini, ma sarà un monologo a
cui, ci domandiamo e domandiamo: perché dovremmo partecipare? Per fare
le foche da circo come durante il Consiglio Comunale sull’Ambiente
dell’anno scorso chiuso alla partecipazione un giorno prima?

Catiuscia Marini e Leopoldo Di Girolamo
Ci fosse almeno la possibilità di un intervento per chiedere conto
direttamente alla Presidente Marini delle decisioni prese e al Sindaco
Di Girolamo, in quanto Presidente della Provoncia ma soprattutto
dell’ATI 4 nonché azionista di maggioranza di ASM, se ha deciso cosa
fare.
Ha deciso ad esempio di puntare a livello impiantistico al massimo
recupero di materia investendo nel nuovo impianto di trattamento di ASM,
limitando così il conferimento in discarica? Ha deciso di esigere dai
gestori della raccolta ASM e Cosp Tecnoservice, non mirabolanti quanti
vuoti dati sulle percentuali di raccolta indifferenziata, quanto
piuttosto i dati dei ricavi sulla parte di rifiuti riciclati?
Perché si da il caso che l’unico modo esistente per sapere se una
differenziata funziona bene è vedere quanto si guadagna dalla vendita
del rifiuto differenziato e riciclato. Se depositerà in fase di
Valutazione di Impatto Ambientale parere contrario alla richiesta di
ACEA. E infine se ha deciso di consegnare definitivamente questo
territorio nelle mani di Roma per tramite di ACEA, svendendo ASM anziché
rilanciare una necessaria quanto possibile ed economicamente
sostenibile gestione pubblica.
Qualche domanda, che avremo comunque modo di fare a breve.
fonte: www.umbriaon.it